Carpignano
Salentino è un comune del Salento in provincia
di Lecce. Comprende la frazione di Serrano. Dista
circa 25 km dal capoluogo in direzione sud-est e 10
km dalla costa adriatica della penisola salentina.
La località marittima più vicina è
Torre Sant'Andrea, afferente al comune di Melendugno,
mentre Otranto è a circa 15 km. Malgrado l'estensione
dell'abitato sia ridotta, il feudo originario è
fra i più vasti della provincia (comprende
la località di Santa Marina, diverse "masserie"
locali, e una vasta zona nominata "Pasulu").
Carpignano Salentino fa parte, dal 2003, del Consorzio
dei Comuni della Grecìa Salentina, area di
influenza greca del Salento caratterizzata dalla presenza
di una lingua ellenofona. Tuttavia il comune, similmente
a Cutrofiano, non ha mai parlato il griko (il dialetto
che caratterizza la Grecìa) nella sua storia
recente, come invece è accaduto per i nove
comuni originari della Grecìa Salentina.
ETIMOLOGIA
Secondo una diffusa ma poco plausibile interpretazione
il nome del paese deriverebbe da quello del centurione
romano Carpinius, sul modello di altri toponimi salentini
ricondotti al nome di condottieri romani rutenuti
loro fondatori. In realtà gli studiosi propendono
per la tesi di una derivazione messapica della radice
karp ("pietra", "roccia"), per
cui Carpignano significherebbe "luogo posto su
un'altura".
EDIFICI
STORICI E RELIGIOSI
Il comune ospita una piccola chiesa parrocchiale ed
un santuario (finito di costruire nel 1575). Nel cuore
del paese è situata una cripta bizantina risalente
al X secolo d. C., che ospita degli affreschi. Gli
affreschi più antichi -firmati e datati- sono
del 959 e sono stati eseguiti dal pittore Teofilatto.
Si tratta di un Cristo in trono, Pantocratore, con
accanto la scena dell'annunciazione della madonna.
Un secondo gruppo risale al 1020 ed è stato
eseguito dal Pittore Eustazio. Molti altri affreschi
ella cripta, risalenti fondamentalmente a prima della
metà dell'XI secolo. La cripta è dedicata
a Santa Cristina (la decominazione con l'aggiunta
di S. Marina è un errore che si continua a
trasmettere).
Poco
distante dal santuario, è presente un menhir
di età rupestre (il comune ne ospita un altro).
Di recente sono stati effettuati degli scavi che hanno
messo in luce la provenienza messapica del comune.
Un'altra opera architettonica molto diffusa nella
penisola salentina è la colombaia (palumbaru),
ampia struttura cilindrica dotata di cellette interne
che ospitavano dei volatili (soprattutto colombe).
Nel paese ce ne sono due, una delle quali, vicina
al santuario (zona cacorzu) è la più
grande del Salento, risalente al 1400.
MANIFESTAZIONI
Ogni anno, in coincidenza del primo fine settimana
di settembre, si tiene la "Festa te lu mieru"
(Festa del vino), una delle sagre più famose
e frequentate dell'estate salentina.
Come
ogni altro centro del Salento, Carpignano Salentino
allestisce ogni anno una "sagra popolare"
fra le più note (la "festa te lu mieru",
festa del vino), i primi venerdì, sabato e
domenica di settembre. Originariamente la festa, ormai
alla sua trentesima edizione, era una presentazione
reciproca e popolare dei vini novelli. La sua fama
è soprattutto legata alla distribuzione gratuita
di vino, evento che attira appassionati e curiosi
da tutta la provincia e oltre.
Risale
probabilmente a prima del Mille la sagra del maiale
("sagra te lu porcu meu"), legata alla fiera
che si celebra il 1° novembre di ogni anno.