Altamura
è un comune in provincia di Bari. È
conosciuto per la produzione di un tipico tipo di
pane, fatto di semola rimacinata di grano duro, che
ha ricevuto il marchio DOP e viene commercializzato
in numerose parti d'Italia e anche all'estero. Famosa
in Puglia anche per la sua pregevole cattedrale federiciana,
sintesi riuscita di numerosi stili e stratificazioni
succedutesi nel tempo. Altamura è nota anche
per la più grossa dolina delle Murge: Il Pulo
di Altamura. Tale dolina si apre a circa 477m s.l.m.;
ha un diametro di 550m ed una profondità di
92m. È famosa in campo internazionale per il
ritrovamento, nella grotta di Lamalunga,
del cranio e di altri resti ossei di un ominide vissuto
200-300 mila anni fa (Vacca, 1999). La cavità,
scoperta nell'ottobre 1993 dal C.A.R.S. (Centro Altamurano
Ricerche Speleologiche), è a circa 450 m s.l.m.
e si trova a 1,2 Km dalla Masseria Lamalunga in direzione
SE. A circa cinque chilometri da Altamura, in località
Pontrelli in una cava, sulla strada per Santeramo
in Colle è presente un sito paleontologico
di importanza mondiale per la presenza di migliaia
di impronte di dinosauri, la formazione della roccia
su cui sono impresse le impronte risalirebbe al Cretacico
Superiore cioè a circa ottanta milioni di anni
fa.
ETIMOLOGIA
Chiamato in passato Alta Augusta. Il nome attuale
si riferisce alle alte mura che circondavano il centro
nel XIII secolo.
MANIFESTAZIONI
Cavalcata della Madonna del Buon Cammino (domenica
successiva al 15 agosto)
LA
CATTEDRALE
Il fondatore del Duomo di Altamura, nel 1232, fu Federico
II di Svevia imperatore del sacro Romano Impero che
fece realizzare la chiesa dedicandola alla Maria Assunta
e la pose sotto il regio patronato suo e dei suoi
discendenti. Il modello originario è quello
che possiamo ammirare in molte cattedrali romaniche
pugliesi e che trova uno degli esempi più famosi
nella Basilica di San Nicola a Bari, ma qui viene
realizzato con il nitido linguaggio del gotico federiciano
che prevede forme cristalline e decori raffinati di
ascendenza orientale come quelli che caratterizzano
la bifora in facciata. L'orientamento che oggi caratterizza
la cattedrale è invertito rispetto a quello
originario, non si può affermare se questo
cambiamento drastico sia stato effettuato all'epoca
di Roberto d'Angiò (prima metà del XIV)
o durante i lavori di ampliamento tra il 1521 e il
1547. All'epoca del sovrano angioino risale la realizzazione
del portale settentrionale che oggi si apre in piazza
duomo, mentre la realizzazione di una seconda torre
campanaria, l'area dell'altare e dell'attuale sacrestia
furono aggiunte nella prima metà del 1500,
a conclusione di questi lavori l'arciprete Salazar
fece aggiungere in facciata gli stemmi di Carlo V
d'Asburgo, del governatore Pietro da Toledo insieme
al suo. Opere settecentesche sono invece la loggetta
tra i due campanili con le statue della Vergine tra
i SS. Pietro e Paolo, le terminazioni delle torri
campanarie e il rivestimento interno in marmo. Una
leggenda racconta che Federico II nascose in uno dei
pilastri della cattedrale un tesoro, il quale servirebbe
per la ricostruzione della Cattedrale nel caso in
cui dovesse verificarsi la distruzione della stessa.
IL
PANE DI ALTAMURA
Con le sue classiche forme skuanète (alto)
e basso, il pane di Altamura ha avuto nel 2005 la
denominazione di origine protetta (D.O.P.[2]) dall'allora
ministro dell'agricoltura Alemanno. Il pane di Altamura
si ottiene mescolando la semola rimacinata di grano
duro con acqua e lievito naturale, ottenuto facendo
fermentare una piccola quantità di pasta di
pane preparata in precedenza; il tutto si lascia riposare
per qualche ora e, rispettando le tradizioni, viene
cotto nei forni a legna all'alba per essere presente
sui banconi già alle prime ore del mattino.
Il pane di Altamura è ufficialmente il primo
prodotto in Europa a fregiarsi del marchio DOP nella
categoria merceologica Panetteria e prodotti da forno.
È prodotto solo all'interno della zona d'origine
con grano raccolto esclusivamente dai dintorni. Ogni
forma è garantita dal Consorzio di Tutela.
ALTRA
GASTRONOMIA
Cialda
fredda e Pane cotto
Tra i piatti tipici preparati con il pane bisogna
ricordare la cialledd (italianizzato in cialda) preparata
con pane di Altamura raffermo al quale vengono aggiunti
pomodori,cipolla, uno spicchio di aglio, cime di rape
(in alternativa patate e uova) e olive precedentemente
bolliti, con l'aggiunta, a crudo, di un filo d'olio
extra-vergine di oliva e u pén cuètt
(pan cotto) preparato facendo bollire direttamente
in acqua salata il pane con verdure di stagione: il
tutto viene spolverato con formaggio (meglio se pecorino
murgiano).
Padre
Peppe
È il più importante, famoso, diffuso
e commerciato liquore altamurano. Di colore marrone
scuro, che ricorda quasi il caffè, ha un sapore
e un profumo molto intensi, ma ovviamente ciò
dipende dalla preparazione e dagli ingredienti. Secondo
la tradizione il Padre Peppe si prepara immergendo
i frutti verdi dell'albero delle noci dei primi giorni
di giugno in alcol, con l'aggiunta di erbe, spezie
e aromi vari tra i quali caffè, chiodi di garofano,
cannella e noce moscata. Il tempo di macerazione può
variare dai 6 mesi (per i prodotti fatti per consumo
personale) ai 4 anni (nel rispetto della tradizione).
All'olfatto meno esperto è possibile riconoscere
solo una parte di tutti questi profumi, tra i quali
spicca la cannella. Si abbina molto bene con la pasticceria
secca a base di mandorle tradizionale altamurana.
I
lambasciùn
I lambasciùn (Leopoldia comosa) sono dei bulbi
di una pianta selvatica delle Murge, simili alla cipolla,
dal sapore aspro e intenso, utilizzati come contorno
per arrosti di carne. Sono degustati anche fritti,
cotti sotto la cenere, lessati e conditi.
U
cutturidd e la pecora alla r'zzaul
Sono due importanti prodotti tipici del territorio
di Altamura, entrambi a base di carne di ovino. U
cutturidd è un lesso di agnello ed erbe selvatiche,
come il finocchietto selvatico, e piselli. La pècr
alla r'zzaul è carne di pecora con aromi e
verdure selvatiche murgiane cotta molto lentamente
in anfore di terracotta e in forno a legna.
PERSONAGGI FAMOSI
Saverio Mercadante (1795 - 1870), compositore, fu
direttore del Conservatorio di Napoli.
ORIGINI
E CENNI STORICI
L'area su cui sorge l'attuale Altamura fu abitata
già nell'Età del Bronzo, come testimoniano
l'insediamento La Croce e la necropoli. In epoca antica
la città era conosciuta come Altilia, da Alter
Ilium, ovvero l'"altra Troia". La leggenda
narra infatti che, mentre Enea proseguiva verso il
Lazio, Antello, suo amico, si fermò su un colle
della Murgia e vi fondò una città. Esiste
però un'altra leggenda che attribuisce la fondazione
ad Althea, regina dei Mirmidoni. La regione vanta
qualcosa come una cinquantina di tumuli. Tra il VI
e il III secolo a.C venne eretta una imponente cinta
muraria (le mura megalitiche), che è tuttora
visibile per alcuni tratti. Dal secolo successivo
la città conobbe un sostanziale declino, probabilmente
dovuto anche alla distruzione da parte di un cataplasma.
Fu solo nel Medioevo che la città riacquistò
una certa importanza, e ciò grazie all'imperatore
Federico II di Svevia, il quale rifondò la
città, la ripopolò e la chiamò
Altamura, utilizzando un toponimo preesistente, dovuto
alla presenza delle mura megalitiche. Ordinò
la costruzione della grande Cattedrale (1232), destinata
a divenire uno dei più venerati santuari in
terra di Puglia. Nel 1248, sotto la pressione di Federico,
Papa Innocenzo IV dichiarò Altamura fuori dalla
giurisdizione del vescovo di Bari, rendendo la Cattedrale
di fatto una "chiesa palatina", equivalente
a una cappella di palazzo. Il territorio di Altamura
fu feudo di varie famiglie nobiliari, in particolare
degli Orsini del Balzo e dei Farnese (1538-1734),
questi ultimi committenti della costruzione di numerosi
palazzi e chiese. Nel 1748 Carlo VII di Napoli vi
fondò una università. Nel 1799 la città
si ribellò contro il governo borbonico: la
rivolta, conosciuta come la Rivoluzione di Altamura,
fu alla fine repressa due giorni più tardi
e la città saccheggiata dalle truppe di Fabrizio
Ruffo. In epoca napoleonica invece l'università
fu definitivamente chiusa (1811). Durante il Risorgimento
(XIX secolo), Altamura fu sede di un'insurrezione,
e dopo l'unificazione, il capoluogo provvisorio della
Puglia.