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Alberobello
Puglia

Alberobello è un comune in provincia di Bari. Celebre per le sue caratteristiche abitazioni, chiamate trulli, dichiarati patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1996.

ORIGINI E CENNI STORICI
Le origini della cittadina risalgono alla seconda metà del XVI secolo, quando, piccolo feudo sotto il dominio degli Acquaviva, conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che resero la selva (così denominata) fertile. I conti autorizzarono i coloni a costruire le abitazioni a secco, in modo da poter essere dirute in caso d'ispezione regia, poiché la nascita di un agglomerato urbano esigeva il pagamento del tributo secondo la prammatica de baronibus; con l'astuta proposta si evitava il balzello. Correva l'anno 1797 e un gruppo di coraggiosi alberobellesi, stanco della precaria condizione, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone che ascoltò e promise. Il 27 maggio 1797 il re emanò un decreto con il quale il piccolo villaggio divenne libero.

I TRULLI
La storia di questi edifici molto particolari è legata ad un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di edificare a secco, senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie, di facile demolizione. Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida. I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi. Essi erano realizzati dalla maestranza assunta per la costruzione del trullo e ne identificavano l'artigiano. In base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose. Per quanto riguarda i simboli dipinti sopra i tetti dei trulli spesso assumono un significato religioso; talvolta possono rappresentare segni dello zodiaco. Pinnacolo e simbolo dipinto insieme formavano una sorta di identificativo civico, in quanto per lungo tempo Alberobello ha visto negarsi un riconoscimento ufficiale da parte dei conti di Conversano.

Il trullo sovrano
Il trullo più grande del paese è chiamato Trullo Sovrano. Fatto costruire dalla famiglia Perta nella metà del Settecento, questo edificio a due piani è adibito a museo ed è possibile visitarne l'interno, arredato secondo il gusto d'epoca, ricostruito tramite le testimonianze dei più anziani abitanti alberobellesi. Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita manifestazioni quali spettacoli teatrali, concerti di piccole orchestre o formazioni Jazz, serate di cultura e poesia.

RIVALITA' CON LOCOROTONDO
La rivalità con Locorotondo naque, probabilmente, pochi anni dopo la fondazione di Alberobello (XVI secolo circa). Come già detto prima, i primi abitanti di Alberobello si stabilirono nella Selva di Fasano; quindi così facendo i primi alberobellesi si guadagnarono il nome, da parte dei locorotondesi, di selvesi. Il nome indicava non solo le origini nella selva, ma anche l'ignoranza dei contadini che l'abitavano. I selvesi, stanchi del continuo schernimento da parte dei locorotondesi, iniziarono a chiamarli (per ragioni non ben definite) palumbi (palùmb, in dialetto; in italiano colombi). Fino al primo dopoguerra la rivalità tra i due paesini era ancora aspra; ultimamente gli abitanti dei due borghi sembrano aver iniziato una tregua, anche se persiste la antica rivalità.

CHIESA DI SANT'ANTONIO
Sulla sommità del rione Monti si trova la chiesa di Sant'Antonio, anch'essa a mò di trullo. Fu edificata tra il 1926 e il 1927 su un terreno donato da una cittadina di Alberobello ai sacerdoti Guanelliani. La cupola è a forma di trullo e si integra perfettamente con gli edifici circostanti. La chiesa è a croce greca. La cupola è alta 21 metri. La chiesa ha subito un completo restauro nel 2004 che l'ha riportata agli antichi splendori.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 10.859 (M 5.275, F 5.584)
Densità per Kmq: 269,2

CAP 70011
Prefisso Telefonico 080
Codice Istat 072003
Codice Catastale A149

Numero Famiglie 3.891
Numero Abitazioni 5.276
Denominazione Abitanti alberobellesi
Santo Patrono SS. Cosma e Damiano
Festa Patronale 27 settembre.

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CONSERVATORIO DI MUSICA NINO ROTA - MONOPOLI - BA
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BARI