Vignole
Borbera è un comune della provincia di Alessandria,
si trova in val Borbera, situato nella piana alluvionale
del Borbera, presso la sua confluenza nello Scrivia
in località Precipiano. Si trova alle pendici
di Monte Spineto (468 m) dove si trova il seicentesco
santuario nel comune di Stazzano. Il paese dista
dal capoluogo 35 km e 48 km e da Genova. Il comune
fa parte della Comunità Montana Valle Borbera
e Valle Spinti. Dal punto di vista legislativo il
comune di Vignole Borbera ricade nella Classificazione
climatica. Dal punto di vista legislativo il comune
di Vignole Borbera ricade nella classificazione
climatica "E", quindi il limite massimo
consentito per l'accensione dei riscaldamenti è
di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile.
Ha una nevosità abbastanza elevata, circa
70/80 cm annui.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino Vineola nel senso di "piccolo
appezzamento di terreno coltivato a vigna",
il determinante indica il torrente Borbera dove
si trova il paese.
MANIFESTAZIONI
Polenta in piazza a febbraio
Trofeo Val Borbera l'8 marzo
Fiera di Primavera il 25 aprile
Raduno camper a maggio
La Valle in...canto a giugno
Festa della Croce Rossa Italiana a luglio
Giro dei Mocchi a luglio
Sagra dello Stoccafisso a luglio e ad agosto
Festa patronale di San Lorenzo il 10 agosto
Fiera di San Lorenzo l'11 agosto
Castagnata ad ottobre
Vin brulè e cioccolata calda il 25 dicembre
IL
CASTELLO
Vicino alla parrocchiale di San Lorenzo si trova
il cosiddetto "castello" di Vignole, il
suo aspetto originario è leggibile nonostante
i numerosi rimaneggiamenti, la fortificazione era
posta a protezione della via che porta da Vignole
a località Mulino, guadata dal Borbera e
che portava a monte Spineto e raggiungeva Libarna,
si presenta tuttora con una torre quadrata di pietre
a vista, come tutta la costruzione, aveva il doppio
compito di residenza e di fortificazione, infatti
aveva una loggia, la muratura è in bozzette
lavorate che datano il "castello" al XVI-XVII
secolo quando Vignole era sotto i feudatari del
Ducato di Milano dei Lonati, che controllavano anche
il vicino paese di Borghetto di Borbera.
ABBAZIA
BENEDETTINA
L'abbazia benedettina di San Pietro di Precipiano,
che si trovava alla confluenza del torrente Borbera
nel torrente Scrivia, venne voluta da un abate di
Bobbio forse tra il 616 e il 636; secondo un'altra
tradizione la fondazione è da fissare al
722 ad opera del re longobardo Liutprando (712-744)
come potrebbe confermare la scritta "LIUTPRAND
REX LONGORBADORUM" presente nell'abbazia fino
all'inizio dell'Ottocento; si trova menzione dell'abbazia
per la prima volta in un documento del 983. Nel
dicembre 1125 l'arcivescovo di Milano Olrico da
Corte sottoponeva l'abbazia di Precipiano e il monastero
di San Pietro di Savignone alla giurisdizione temporale
del vescovo di Lodi. Nel 1157 passò sotto
la giurisdizione del vescovo di Tortona, anche se
continuò per un certo periodo a pagare un
censo al vescovo di Lodi. Durante le operazioni
militari contro Tortona venne occupata da Pavia,
ma nel 1176 per ordine dell'imperatore Federico
I Barbarossa nell'ambito alla reintegrazione dei
beni confiscati a Tortona venne restituita agli
abati.
Nel 1196 papa Celestino III riceveva l'abbazia di
Precipiano sotto protezione della Sede Apostolica,
confermandone i possedimenti:
- la chiesa di San Lorenzo Martire durante l'inverno
2003-2004
- la chiesa di Santa Maria di Montaldo
- la chiesa di Sant'Andrea di Rigoroso (Arquata
Scrivia)
- il monastero San Pietro di Savignone
- la cappella di San Michele di Savignone
- la cappella di San Salvatore di Savignone
- la cappella di San Giacomo del Ponte di Savignone
- la chiesa di San Bartolomeo di Vallecalda (Savignone)
- la chiesa di Santa Maria di Vaccarezza (Savignone)
- la chiesa di Santo Stefano di Regedabio (ora Casella)
- la chiesa di San Giorgio di Sarissola (Busalla)
- la chiesa di San Martino di Parissone a Vallegge
(Crocefieschi)
- la chiesa di Sant'Andrea di Caserza (Valbrevenna)
- la chiesa di San Salvatore di Pratolungo (Gavi)
- la chiesa di Sant'Eusebio di Varinella (Arquata
Scrivia)
- la chiesa di San Pantaleone di Gazzo
- la chiesa di San Martino di Gazzo
- la chiesa di Santa Maria di Vicaglione
- la chiesa di Sant'Ambrogio di Graiolato
- la chiesa di San Pietro di Gambarana
- la chiesa di San Paolo di Sartirana.
Nel 1125 venne saccheggiata dai genovesi, poi entrò
in un periodo imprecisato nell'orbita dei Rati Opizzoni
di Castel Ratti (Borghetto di Borbera), che fra
il 1302 e il 1396 ricoprirono sia la carica di abate
che sia quella di castellano di Precipiano. Nel
1427 venne unita all'abbazia benedettina della Cervara
(Santa Margherita Ligure), dalla quale fu separata
nel 1521 quando divenne dipendente dell'olivetana
abbazia di San Vittore di Milano. Nel 1477 fu visitata
dal podestà di Tortona Leonardo Astolfo.
Agli inizi dell'Ottocento il canonico Bottazzi ci
informa che esisteva quasi intatta una sala sotterranea
dell'edificio originale da lui stesso definita «perfetta
struttura longobarda» con pianta a croce latina,
navata unica e abside emisferico, che era adibita
a cantina. I resti dell'abbazia furono distrutti
nel 1815, tranne la torre centrale. Nel 1916 intorno
alla torre fu costruita Villa Cauvin e il suo parco.
Tuttora è immersa nel parco di Villa Cauvin,
di proprietà privata, non essendo quindi
visitabile. È l'edificio più vecchio
di tutta la val Borbera ancora esistente. Villa
Ernesto Cauvin è di proprietà della
famiglia Cauvin di Genova che ha come membri illustri
Ernesto Cauvin, presidente del Genoa dal 1951 al
1953 e Vittorio Cauvin, vicepresidente della medesima
squadra dal 1912 al 1914. Vignole Borbera è
stato il primo paese d'Italia ad avere un sindaco
inglese donna, Susan Lesley Thomas, nata a Woking
(Surrey) il 27 gennaio 1956, sindaco del paese dal
14 giugno 2004 al 30 agosto 2008.
CHIESA
DI SAN LORENZO MARTIRE
La chiesa di San Lorenzo Martire risale alla seconda
metà del XVIII secolo, venne iniziata nel
1786 a seguito dell'ampliamento e alla ristrutturazione
dell'oratorio di San Giacomo, parrocchia dal 1735.
Nel 1792 passò al clero secolare con l'antico
titolo di San Lorenzo affiancato a quello di San
Giacomo. È assai spaziosa con una facciata
tardobarocca e un campanile coronato a forma di
bulbo al modo delle chiese ortodosse russe, la fonte
battesimale proviene forse da Precipiano che è
datato 1735, l'altare dedicato alla Madonna del
Rosario è del diciottesimo secolo, nella
nicchia c'è una statua della Vergine di inizio
Novecento, l'altare destro è dedicato a San
Giuseppe ed è ornato da una statua di San
Giuseppe ottocentesca, sui due lati ci sono le statue
in legno dipinto di San Giacomo a sinistra e di
Sant'Agata a destra del tardo XVIII secolo, inoltre
vi è una pala d'altare conservata in sacrestia.
Si tratta di un dipinto che raffigura la Madonna
col Bambino contornata dai Santi Giacomo e Lorenzo
e in basso dalle Sante Maddalena e Agata con angeli
reggenti.
CHIESA
DI NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE
La chiesa di Nostra Signora delle Grazie chiamata
comunemente chiesa del Chioccale, si trova appunto
in località Chioccale, vicino a forse dove
sorgeva la vecchia chiesa di San Lorenzo di Pompeiana,
di cui si ha la prima notizia nel 1307, che fu demolita
nel 1576 su ordine del visitatore apostolico. La
chiesa si trova nei pressi della Strada Provinciale
140, fu costruita nel 1836 come ex voto alla Madonna
per la fine di un'epidemia di colera, è a
croce greca con cupola centrale, è di ridotte
dimensioni. Ha una facciata semplice con un cornicione
con la statua di Sant'Espedito in cemento sulla
sommità commissionata negli anni '20, il
portale è sormontato da un'epigrafe messa
nel 1899, nella lunetta c'è una piccola scultura
raffigurante San Giuseppe con il Bambino, l'interno
ha due altari uno dedicato a Santa Teresa di Lisieux
e uno a Sant'Antonio da Padova, l'altare maggiore
è sormontato da un tronetto in pietra con
l'icona marmorea della Madonna Col Bambino del 1886
sulla base.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Forse centro fondato dai romani come agro della
vicina Libarna col nome di Vineola, le informazioni
sicure però si hanno solo dal 1000 in avanti
da quando divenne territorio appartenente all'abbazia
benedettina di San Pietro di Precipiano, fondata
dal re longobardo Liutprando, durante la traslazione
del corpo di Sant'Agostino, fece parte della curia
di genovese di Gavi. Borgo fortificato, fu anche
libero comune nel XIV secolo. Entrato nell'orbita
del ducato di Milano, nel 1405 insieme a Varinella
di Arquata Scrivia fu infeudato da Filippo Maria
Visconti alla famiglia Lonati. Nel 1692, Bernardo
Luigi Lonati ottenne da Carlo III di Spagna l'erezione
del feudo in marchesato. Passò poi ai Savoia
(con Tortona) nel 1752 e ne seguì le sorti.
Nel 1797 entrò a far parte con Borghetto
di Borbera della Repubblica Ligure, dal 1805 entrò
a far parte dell'Impero Francese e dal 1815 fece
parte della Provincia di Novi nella Liguria da cui
venne staccato con il Decreto Rattazzi nel 1859.