ECONOMIA
In territorio trinese sorgono due impianti per la
produzione di energia elettrica.
Il primo (la centrale elettronucleare Enrico Fermi),
costruito negli anni sessanta, si trova sulla sponda
sinistra del Po e fu per lunghi anni una delle più
avanzate installazioni del suo genere al mondo, tanto
da annoverare alcuni record mondiali. L'impianto fu
fermato a seguito dei referendum abrogativi del 1987
ed è attualmente in fase di smantellamento.
Il secondo impianto (la centrale termoelettrica Galileo
Ferraris) fu inaugurato nel 1998 e si trova presso
la frazione Leri Cavour. Si compone di quattro turbine
alimentate a gas metano e due turbine a vapore ed
eroga una potenza complessiva di circa 700 MW.
Dal 2008, a brevissima distanza dalla centrale Galileo
Ferraris ma situata nel territorio comunale di Livorno
Ferraris, è attivo un terzo impianto di produzione
di energia elettrica a ciclo combinato di proprietà
del gruppo tedesco E.ON.
CHIESA DI SAN MICHELE IN INSULA
Chiesa romanica che si erge fuori dall’abitato
di Trino, in un sito che ancora mantiene l'antica
denominazione di Insula in quanto era circondato da
due rami del Po; conserva all'interno di affreschi
del XII secolo.
PARROCCHIALE DI SAN BARTOLOMEO
La chiesa parrocchiale dedicata a San Bartolomeo,
patrono della città, venne ricostruita integralmente
negli anni 1634-1642; la facciata, in stile classicheggiante,
è il risultato dei rifacimenti intervenuti
nel 1839. Tra le opere conservate al suo interno si
segnalano una tavola di Gerolamo Giovenone, una tela
di Pier Francesco Guala e gli affreschi al soffitto
nella navata centrale di Luigi Morgari.
CHIESA DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA
È nota anche come chiesa di San Domenico. La
chiesa, a tre navate, in stile gotico faceva parte
del complesso del convento dei frati domenicani (che
oggi ospita la biblioteca civica e l’archivio
storico comunale Vi sono venerate reliquie della Beata
Maddalena Panattieri.
CHIESA DI SAN LORENZO
La chiesa, edificata nel XVIII secolo, in stile barocco,
presenta una bella facciata in cotto. All'interno,
dietro all'altare, è posta una pregevole tela
di Pier Francesco Guala. La seconda cappella a destra
contiene la tomba della Beata Arcangela Girlani nata
a Trino nel 1460.
ABBAZIA DI SANTA MARIA DI LUCEDIO
A Lucedio, frazione del comune di Trino, sorge l'abbazia
di Santa Maria fondata nel primo quarto del XII secolo
ad opera di alcuni monaci cistercensi su terreni donati
loro dal marchese Ranieri I del Monferrato e diventata
nei secoli successivi una delle più prestigiose
abbazie del Piemonte, per la rilevanza del patrimonio
di terre coltivate e come centro di spiritualità.
ORIGINI E CENNI STORICI
Il primo insediamento è di probabile origine
celtica. Il toponimo originario, "Rigomagus",
significa infatti "mercato del re" in tale
lingua. Dal II secolo a.C. Rigomagus fu sede di una
mansio romana (una stazione di posta, citata nell'Itinerarium
Burdigalense) di una certa importanza, strategicamente
posizionata in prossimità del guado sul fiume
Po, ed all'incrocio tra le vie militari che univano
la Civitas Taurini (Torino) con Ticinum (Pavia) ed
in seguito Augusta Praetoria (Aosta) con la Civitas
Asta (Asti). Nei secoli passati, la città fu
più volte al centro di importanti manovre militari
e politiche; nel XVII secolo fu anche elevata a Provincia
sotto i Savoia. La città fu colpita duramente
dall'alluvione del 1994, e più ancora da quella
del 2000.