Stazzano
Piemonte

Stazzano è un comune della provincia di Alessandria situato sulla destra dello Scrivia, di fronte a Serravalle Scrivia. Stazzano si trova alla confluenza del Borbera nello Scrivia, presso le ultime propagaggini del'Appennino Ligure che nel territorio comunale culminano nel Colle Albarasca (601 m) e finiscono con il Monte Spineto (468 m) sede di un famoso santuario mariano, poco prima della pianura novese.

ETIMOLOGIA
Il toponimo trae probabilmente origine dalla gens Statia o da Statio (fermata, luogo di sosta), che nel territorio, non lontano dalla romana Libarna, doveva tenere possedimenti, si trova tra valle Scrivia e val Borbera.

CENNI STORICI
Nel X secolo è citato tra le proprietà dell'abbazia di Precipiano di Vignole Borbera. Nel 1157 passa sotto il dominio temporale dei vescovi di Tortona. Assediato dai pavesi, alleati del Barbarossa, fu ricostruito e confermato dallo stesso Barbarossa in possesso della città di Tortona. Il borgo restò quindi nell'orbita tortonese, con alterne vicende, che lo videro anche in mano ai genovesi e ai Visconti di Milano. Nel 1784 fu ceduto a Vittorio Amedeo III di Savoia, seguendo le sorti degli stati sabaudi.

IL CASTELLO DI STAZZANO
Il castello di Stazzano, costruito in epoca medievale e parte del patrimonio dei vescovi di Tortona, nel 1505 venne allargato da monsignor de' Zanzii nel 1505, requisito durante la parentesi napoleonica, venne poi trasformato in seminario diocesano (1849-1869), visto che quello di Tortona era stato temporaneamente requisito dallo stato e adibito a caserma per le truppe impegnate contro l'Austria, dal 1994 è residenza per anziani. A fianco sorge il Santuario del Sacro Cuore, dell'architetto Giulio Leale. La chiesa a tre navate, separate da colonne di granito, presenta volte a cassettoni in stucco.

IL SANTUARIO DI MONTE SPINETO
Il Santuario di Monte Spineto sorge sulla sommità del Monte Spineto (459 m), si racconta che di soldati del Barbarossa nel 1155 avrebbero saccheggiato Stazzano, incendiando pure il castello costringendo gli abitanti a fuggire a Monte Spineto, poco dopo vi fu innalzata una cappella per la protezione ricevuta, che andò presto in rovina. All'inizio del XVIII secolo truppe francesi minacciarono nuovamente Stazzano e la popolazione si rifugiò sull'altura pregando attorno a una croce, poi attorno a un biancospino cresciuto fuori stagione ci furono degli eventi miracolosi. Così nel 1633 incominciò l'edificazione del santuario voluto dal vescovo di Tortona Paolo Arese (1620-1640) che decretò che l'altare maggiore sorse nel punto dove era cresciuto il biancospino, il monte da allora fu chiamato monte Spineto, l'attuale santuario è a tre navate, con tre altari, la facciata è ottocentesca, tra 1839 e 1840 il Santuario subì lavori nel presbiterio, nel 1853 fu costruito il campanile in pietra a vista, nel 1866 vennero costruite le navate laterali e venne decorata la facciata, inquadrata da lesene e sormontata dal monogramma mariano. All'interno ci sono affreschi e stucchi a generi fitomorfi che inquadrano le lunette con i Misteri del Rosario e il tondo del presbitero del Miracolo della Colomba dipinto dal pittore alessandrino Clemente Atzori, nel 1875 fu eretto l'altare maggiore che accoglie la statua della Madonna con Bambino del 1629, inoltre ci sono alcune tele seicentesche e settecentesche e molti ex voto (ora trasferiti in una stanza accanto alla sacrestia), oltre ad una stampella utilizzata da don Orione (ora Santificato) per raggiungere il santuario. Nel 1929 venne inaugurato l'ospizio. Il Santuario fu ristrutturato durante gli anni '60 ed è stato sottoposto ad ulteriori restauri ed ammodernamenti recentemente.

MUSEI
Museo Civico di Storia Naturale

MANIFESTAZIONI
Fiera di primavera, a maggio.
Carnevale animato da gruppi folkloristici e carri allegorici.
Fiera di fine estate nella frazione Vargo. Inizio settembre.
Festa di San Giorgio, il 23 aprile. Santo Patrono del paese.
settembre Stazzanese. Manifestazioni varie organizzate dalle associazioni del paese.

L'OMU DU SASSU
La tradizione orale narra che all'inizio del Novecento, tra le rocce tufacee sulla strada che porta all'Albergo Vecchio, viveva un uomo che tutti chiamavano "l'omu du sassu". Si dice che quest'uomo vivesse in una caverna scavata nel tufo, lavorasse eseguendo servizi manuali come tagliare legna e spaccare pietre e che, nonostante fosse magro e denutrito, disponesse di una misteriosa forza straordinaria che gli permetteva di portare ogni giorno, a Novi Ligure, a piedi, un quintale di legna tagliata. Pare anche che chiunque osasse ostacolare il suo cammino venisse, da lui, rudemente malmenato.

LA STREGA CIUGHEINA
Si dice che in paese visse una strega chiamata Ciugheina, la cui stregoneria era maligna e consisteva in provocare la morte delle persone. Si narra che non potendo avere figli, per vendetta contro il fato, uccise anche dei bambini ponendovi la mano sulla testa e pronunciando alle madri la formula: "come me, anche tu non avrai la gioia di crescere questo bambino". Ai novant´anni, con la salute in stato grave, benché moribonda, non le riusciva di spirare. Era condannata infatti a pagare per le sue malefatte soffrendo senza trovare pace. Una notte bussó alla chiesa in cerca di perdono, i vecchi del paese dopo averla udita e perdonata dissero che era necessario scoperchiare il tetto della sua casa perché perisse. Una volta scoperchiato la stregá riuscì a morire.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 2.455 (M 1.200, F 1.255)
Densità per Kmq: 137,7
Superficie: 17,83 Kmq

CAP 15060
Prefisso Telefonico 0143
Codice Istat 006167
Codice Catastale I941

Denominazione Abitanti stazzanesi
Santo Patrono San Giorgio
Festa Patronale 23 aprile

Il Comune di Stazzano fa parte di:
Comunità Montana Val Borbera e Valle Spinti
Regione Agraria n. 7 - Medie Valli dello Scrivia e dell'Orba

Località e Frazioni di Stazzano
Vargo, Albarasca

Comuni Confinanti
Borghetto di Borbera, Cassano Spinola, Sardigliano, Serravalle Scrivia, Vignole Borbera.

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Conseervatorio Vivaldi Alessandria
ENAIP PIEMONTE