CASTELLO ADORNO
L'abitato di Silvano d'Orba è dominato dal
castello Adorno (1492), costruzione dall'aspetto
militare medievale, con quattro torri massicce a
pianta quadrata e coronamento di merlature sporgenti,
ancora oggi di proprietà privata (Ing. Giuseppe
Morchio). Poco lontano i ruderi di un torrione è
tutto ciò che resta di un altro castello
distrutto nel 1446, ma già citato in documenti
del 1182 e appartenuto ai marchesi del Bosco e poi
agli alessandrini.
PARROCCHIALE DI SAN PIETRO
La chiesa parrocchiale di San Pietro (ai piedi del
castello) originaria del XV secolo, ma rimaneggiata
nel XVII, divenne chiesa parrocchiale per volontà
degli stessi Adorno; Notevoli l'altare maggiore
e la balaustra del presbiterio in marmo fine a vari
colori e la cappella di San Giuseppe, con la statua
del santo in stucco.
SAN SEBASTIANO
La chiesa-oratorio di San Sebastiano ospinta un
dipinto secentesco, l'Apparizione della Vergine
e della Trinità ai santi Cosma e Damiano
di Giovanni Andrea Casella (1660).
I TORRAZZI
Non lontano dall'Orba, su un terrazzamento fluviale
sorgono i Torrazzi, ruderi di due torri, probabili
resti di un sistema fortificato più ampio
esteso sull'area dell'attuale cimitero. Il comune
oltre al centro storico ha molte frazioni sparse
per il vasto territorio come La Pieve e I Bacchetti
note per la produzione artigianale di vini di qualità
e alcune come la Valle Cochi e il Casale Volpreto,
site in posizioni strategiche dominate dalle colline
e i boschi alle loro spalle.
MANIFESTAZIONI
A Silvano d'Orba ha sede anche un'importante rassegna
nazionale ed internazionale, Ai Bravi Burattinai
d'Italia, che comprende due cicli di spettacoli:
una manifestazione estiva con spettacoli e premiazioni
dei burattinai italiani ed una fase autunnale dove
agli spettacoli si affiancano seminari di studio
per diffondere l'arte del teatro dei burattini.
Durante l'estate, sono molte le sagre che animano
il piccolo borgo, tra le quali la Festa Dra Puleinta,
Sportivamente Insieme, Ferragosto Silvanese e Festival
de l'Unità. Nel 2000 ha interrotto l'attività
la famosa Festa dei Bacchetti, che si svolgeva nell'omonima
frazione e che richiamava gente anche da Liguria,
Lombardia ed Emilia-Romagna.
ECONOMIA
È conosciuto, fra l'altro, per le due antiche
distillerie che vi hanno sede e che producono grappa
con il cosiddetto metodo discontinuo dell'alambicco
a bagnomaria alla piemontese. Dal novembre 2004,
con l'istituzione da parte dell'Amministrazione
Comunale, della De. C.O. (Denominazione Comunale
di Origine) la grappa locale, il comune vanta la
definizione di Borgo della Grappa. Produzioni locali
sono, oltre alla grappa di alta qualità,
anche diversi tipi di vino bianco e rosso; massiccia
è anche la presenza di aziende alimentari
e di materie plastiche.
ORIGINI E CENNI STORICI
Le rovine ancora presenti innazi all'ingresso dell'attuale
cimitero, testimoniano che il paese di Silvano d'Orba
è stato fondato in epoca romana. Si pensa
quindi che tali rovine, dette "Torrazze",
siano parte integrante del castrum della mitica
città di Rondinaria (detta anche "città
dell'oro"), fondata proprio alla confluenza
del Piota e dell'Orba, ed in cui gli schiavi romani
risalivano le rive dei due corsi d'acqua alla ricerca
dell'oro presente nelle loro sabbie. Ricordiamo
che Rondinaria è contemplata nella Tavola
Peutingeriana. Già feudo dei Marchesi del
Bosco, nel XII secolo passò sotto il dominio
di Alessandria, quindi della Repubblica di Genova.
Successivamente fu possesso dei Marchesi del Monferrato
e fu feudo degli Adorno. Estintasi la linea maschile,
il feudo passò, attraverso la moglie ai marchesi
Botta, nobili pavesi, che aggiunsero, per questa
eredità, al loro nome quello degli Adorno
diventando così Botta Adorno. Nel 1708 con
l'annessione del Monferrato al Ducato di Savoia
entrò a far parte dei territori di questa
casata.
FRAZIONI
Bacchetti, Bessica, Bolla, Bordini, Caraffa, Castagnola,
Guastarina, Milanesi, Pagliaccia, Pagliara, Passada,
Pianterasso, Pieve, Prieto, Ravino, Setteventi,
Valle Cochi, Villa,Volpreto, Merli.