San
Salvatore Monferrato è un comune della provincia
di Alessandria. Situato 12 km a nord del capoluogo,
sulle colline che separano le zone pianeggianti
del casalese e dell'alessandrino.
DA
VEDERE
Al XV secolo appartiene la Torre Paleologa(alta
circa 24 metri) che domina la città. Venne
costruita nel 1413 da Teodoro II Paleologo che in
quel periodo governava il Monferrato. La Chiesa
parrocchiale di San Martino, edificata nel quindicesimo
secolo, presenta un interno barocco, ricchissimo
di fregi e stucchi e di quadri di Guglielmo Caccia
(il Moncalvo) e della sua scuola. Particolarmente
pregevoli gli altari e la cappella del Crocifisso,
protagonista del rito seicentesco dell'entierro.
La chiesa di San Siro ha al suo interno l'adorazione
dei pastori grande tela del Moncalvo. La chiesa
della Beata Vergine Assunta conserva al suo interno
l'intero apparato decorativo rococò. La chiesa
della SS. Trinità, a croce latina, con altare
barocco e una curiosa via crucis affrescata coi
blasoni dei membri dell'omonima confraternita. La
chiesa di Sant'Antonio conserva il quadro del Moncalvo
"San Michele che abbatte il demonio".
Non distante dal centro abitato è il Santuario
della Madonna del Pozzo, risalente al XVIII secolo
ed eretto in ricordo di un'apparizione mariana del
1616; il santuario ospitò per molti anni
padre Ambrogio Fumagalliª noto monaco pittore.
San Salvatore è ricca di palazzi nobiliari
del XVII-XVIII secolo, tra i quali ossiamo citare:
Palazzo Cavalli di S. Germano, ora sede del Municipio,
Palazzo Carmagnola, Palazzo Oseo di Terno,ora sede
della Biblioteca, Palazzo Bobba, Palazzo Calcamuggi
di Montalero, Villa Lingua Gazzoli,quartier generale
di stato maggiore durante la seconda guerra d'indipendenza,
Palazzo Cavalli (già Merli Miglietti di Castelletto),
opera di un pregevole architetto di formazione juvarriana,
presenta un curioso apparato di affreschi, Palazzo
Ollearo, Palazzo Franzini-Tibaldè. Il Campanone
è con la Torre l'altro simbolo della città.
Un bell'esempio di architettura "piacentiniana"
è la Colonia Solare G. Barco. Il cimitero
comunale ospita numerose cappelle di interesse storico
e artistico, tra cui il mausoleo di Paolo Provera
detto "Tantasà", curioso esempio
di outsider art. Fra gli altri luoghi di interesse
a San Salvatore Monferrato figura Villa Genova.
È dotata di giardino di circa diecimila metri
quadrati, viali e sentieri punteggiati da coltivazioni
di rododendri e azalee, piccoli arbusti e alberi
secolari. Fa parte del sistema dei "Castelli
Aperti" del Basso Piemonte. Nella Biblioteca
Comunale è depositato il Fondo Villa, preziosa
raccolta libraria soprattutto di interesse ligure,
ricca di rarità e di preziose prime edizioni.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Di origini probabilmente romane, nota come Villa
ad Vites e dal 1048 castrum Sancti Salvatoris. Guglielmo
V del Monferrato la ottenne dal Barbarossa nel 1164.
Dal XIV secolo al 1708 (quando passò sotto
i Savoia), fece parte a fasi alterne del ducato
di Milano o del marchesato del Monferrato (Paleologo
e Gonzaga). Durante la prima guerra d'indipendenza,
nell'aprile del 1859, fu sede del quartier generale
di Vittorio Emanuele II. Umberto I, Re d'Italia,
il 30 dicembre 1894 ha conferito a San Salvatore
Monferrato il titolo di "città".
Comune agricolo, collegato prevalentemente alla
cultura del vino, produzione messa in crisi alla
fine dell'Ottocento dal flagello della fillossera,
ha legato la sua crescita economica allo sviluppo
di industrie manifatturiere (calzaturifici, abbigliamento
sportivo, mobili) e al successo del distretto dell'oro
che fa capo alla confinante Valenza, attirando,
negli anni del boom economico, un vigoroso flusso
migratorio, soprattutto dai comuni di Agerola e
Leonforte. Il paesaggio di San Salvatore è
quello del basso Monferrato, colline e filari di
viti a perdita d'occhio. Queste vedute sono state
spesso riprodotte e idealizzate da artisti, come
il sansalvatorese Antonio Panelli e l'alessandrino
Franco Sassi (Alessandria 1912 - 1993) pittore,
disegnatore e incisore, che dedicò a San
Salvatore acquerelli di piccola dimensione e di
grande effetto. "Vedute di Valparolo",
"Colline", " la Torre" e altre
opere, realizzate negli anni '40 - '50.