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Piossasco
è un comune della provincia di Torino, in Piemonte.
Adagiato ai piedi del rilievo alpino, che s'incunea
nella pianura torinese, a 20 km dal capoluogo, ha per
confini i torrenti Chisola e Sangone. Oltre a questi
due fiumi, nel comune scorre il Sangonetto, canale artificiale
per il cui sfruttamento ci furono contrasti tra il comune
di Piossasco e quello di Trana. Il monte sovrastante
Piossasco è chiamato monte San Giorgio (837 metri),
diventato parco provinciale l'8 novembre 2004, e sulla
cui sommità si può raggiungere la chiesetta
romanica dell'XI secolo.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome di persona Plautius, con l'aggiunta
del suffisso ligure -ascus.
DA
VEDERE
Parco Provinciale del Monte San Giorgio
Piazza e chiesa di San Vito (XI secolo)
Chiesa di San Francesco (XVII secolo)
Centro culturale "Il Mulino"
RIEPILOGO
EDIFICI RELIGIOSI
Cappella di San Valeriano
Parrocchiale di San Vito
Parrocchiale di San Francesco
Cappella di San Giorgio (in località monte
San Giorgio)
Cappella di Santa Elisabetta
Cappella del Nome di Gesù
IL
PARCO NATURALE DEL MONTE SAN GIORGIO
Il Parco naturale di interesse provinciale del Monte
San Giorgio è un'area naturale protetta del
Piemonte, situata in comune di Piossasco (TO). Istituito
dalla Provincia di Torino è entrato con la
lr 32 del 8-11-2004 nel sistema delle aree protette
della Regione Piemonte. Il parco tutela 377 ettari
totalmente ricadenti in comune di Piossasco e collocati
ad una quota che va dai 300 agli 837 m della cima
dell'omonima montagna. Le rocce che costituiscono
il monte San Giorgio fanno parte del Massiccio Ultrabasico
di Lanzo sono, una formazione di origine profonda.
A tale formazione, che emerge alla superficie con
un ampio arco aperto sulla pianura torinese, appartengono
anche il monte Musinè e i rilievi che hanno
ospitato l'amiantifera di Balangero. Le rocce prevalenti,
le peridotiti, sono molto ricche di magnesio e questo
influenza anche la natura dei suoli che si formano
dalla loro degradazione e quindi il tipo di vegetazione
presente nella zona. La vegetazione arborea comprende,
oltre alle conifere messe a dimora con i rimboschimenti
del secolo scorso, le latifoglie tipiche della bassa
montagna piemontese. Molto particolare è la
presenza dell'olivo nelle aree meglio esposte, che
testimonia il microclima caldo e asciutto dell'area.
In totale nel parco sono state contate 434 diverse
specie vegetali. Nella zona meridionale del parco
si trova una delle poche stazioni rimaste in Piemonte
di una rara specie vegetale, Paeonia officinalis.
Il suo fiore, stilizzato, costituisce il logo del
parco. Oltre alla peonia officinale sono presenti
altre rarità botaniche quali Cheilanthes marantae,
una felce xerotermofila, Pulsatilla halleri, che il
Pignatti considera rarissima, e una delle pochissime
stazioni segnalate in Piemonte di Lonicera etrusca.
I mammiferi presenti sono quelli tipica della zona
con la vistosa presenza del cinghiali. L'ornitofauna
è più specifica e comprende specie poco
diffuse altrove quali l'occhiocotto (Sylvia melanocephala)
o il biancone (Circaetus gallicus). Interessanti anche
gli insetti, tra i quali spicca una ricca e differenziata
presenza di Carabidi.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nel territorio di Piossasco si può riscontrare
un clima particolarmente favorevole, grazie al quale,
sin dall'età del ferro, è stato possibile
lo sviluppo di insediamenti umani. Nel complesso morfologico
del monte San Giorgio, della Montagnassa e del monte
della Croce sono state individuate fasi di cultura
materiale risalenti all'età del ferro e delle
incisioni rupestri collocabili tra l'età del
ferro e del bronzo. Non sono molte invece, le informazioni
sul periodo pre-romano e romano. Alcuni studiosi di
toponomastica fondano l'ipotesi di una presenza dei
liguri in Piemonte sulla quantità di toponimi
in -asco. In base a questa considerazione anche per
Piossasco si potrebbe riscontrare un'eventuale origine
ligure. Non ci sono testimonianze sulla successiva
dominazione celtica. Il Piemonte venne conquistato
dai romani solo in un secondo momento, grazie ad Augusto,
il quale dispose nelle campagne che circondano Torino
alcuni villaggi, popolati dai veterani, in modo tale
da accrescerne l'affidabilità dal punto di
vista militare e politico. Nonostante si riscontrino
numerosi ritrovamenti dell'epoca, non è possibile
collegarli a degli insediamenti ben precisi. Piossasco
ha un'importante storia medioevale come testimoniano
i suoi tre castelli, i resti delle mura del ricetto
ed il borgo di San Vito con la chiesa omonima. Dei
tre castelli medioevali è attualmente perfettamente
conservato solo il più recente, tardo napoleonico,
castello dei Nove Merli, nome probabilmente originato
da un'alleanza di nobili (i merli appunto) nata per
difendere il territorio; questo nome è tuttora
presente nel simbolo della cittadina (vedere lo stemma).
Degli altri due castelli, uno fu bombardato e distrutto
durante l'avanzata francese ed in particolare durante
il violento scontro della battaglia della marsaglia
(4 ottobre 1693), l'altro fu abbandonato prima di
essere completato. Per molti decenni centro prevalentemente
agricolo conosce uno sviluppo esponenziale negli anni
settanta-ottanta con l'apertura del grande polo industriale
della FIAT di Rivalta.
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Popolazione
18.279 (M 8.971, F 9.308)
Densità per Kmq: 457,1
Superficie: 39,99 Kmq
CAP
10045
Prefisso Telefonico 011
Codice Istat 001194
Codice Catastale G691
Denominazione
Abitanti piossaschesi
Santo Patrono Madonna del Carmine
Festa Patronale seconda domenica di luglio
Il
Comune di Piossasco fa parte di:
Associazione Città del Bio
Rete dei Comuni Solidali: Comuni della Terra per
il Mondo (Recosol)
Località
e Frazioni di Piossasco
frazioni: Garola, Tetti Scaglia, Duis, Abate,
Brentatori, Colomba, Lupi, Barboschi, Villaggio
Nuovo, Giorda, Maritani, Mompalà, Tetti
Olli, Campetto, Rivetta, Generala, Prese, Ciampetto,
Gaj, Merlino;
cascinali: Borgi, Stranea, Palazzina, Airale,
Farnesa, Morella, Pavona, Albere Nuove, Priveri,
Braida, Braidetta, San Bernardino, Ciamperia,
Teresina, Rondello, Pautassa, Chiantore, Levrino
Comuni
Confinanti
A est: Rivalta di Torino; a nord: Sangano, Trana;
a nord e est: Bruino; a sud: Volvera; a sud e
ovest: Cumiana
Il
comune è gemellato con
Cran-Gevrier (Alta Savoia, Francia), dal 1991. |
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