Pianezza
è un comune della Provincia di Torino. Il territorio
comunale di Pianezza si colloca ad ovest di Torino,
e si estende sulla riva sinistra del basso corso del
fiume Dora Riparia. Il centro abitato è composto
dal centro storico con il borgo, tre zone residenziali
più esterne e un'ampia zona coltivata. Durante
gli scavi della nuova variante della S.S.24 sono stati
rinvenuti diversi reperti d'origine romana, in particolare
un piccolo villaggio. Malgrado ciò i lavori
sono proseguiti, distruggendo l'area archeologica.
Quest'evenienza confermerebbe l'eventualità
di un'origine romana della città di Pianezza,
di cui purtroppo non si hanno notizie. In città
è presente una Statua dedicata ai caduti pianezzesi
della Grande Guerra Statua dedicata ai caduti.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino planitia da planities, ossia pianura.
Probabilmente per la sua conformazione geografica.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa della Madonna della Stella
Santuario di San Pancrazio
Pieve di San Pietro
Chiesa della Confraternita di San Rocco
Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa della Confraternita del Santissimo Nome di
Gesù
Cappella votiva di San Sebastiano
CLIMA
Il clima sul territorio pianezzese è temperato
sub-continentale, caratterizzato da inverni freddi,
prevalentemente soleggiati con nevicate abbastanza
abbondanti; rara presenza di nebbia, malgrado la posizione
sulla Pianura. Estati calde, con presenza di brezza
proveniente dalla Valle di Susa, poco distante.
CENNI
STORICI
Il territorio su cui sorge Pianezza è stato
abitato in epoca pre-romana da popolazioni celto-liguri:
prima dalla tibù ligure dei Taurini, in seguito
sono sorti diversi villaggi romani. Pianezza conserva
diverse tracce di presenza romana, quando fu forse
un centor di raccolta di prodotti agricoli a servizio
della nascente Torino, ove transitavano le legioni
romane dirette sulla via delle Gallie e del sale (verso
laLiguria). Mano a mano che l'Impero si è esteso,
spostando i confini a Nord lungo il Reno ed il Danubio
ha perso d'importanza, assieme a tutta la zona. Diventando
anche centro di diffusione del cristianesimo verso
le vallate alpine ancora pagane e non completamente
romanizzate. Essendo posta sul sistema di strade che
univa la Gallia Cisalpina alla Gallia Narbonense si
ritiene che vi possano aver transitato personaggi
quali: Annibale, Giulio Cesare, Carlo Magno, Napoleone,Papi,
predicatori, diplomatici,pellegrin. Malgrado ciò,
la città non si è mai sviluppata completamente
rimanendo sempre un piccolo borgo rurale. Probabilmente
è proprio ai piedi del Musinè che si
combatté la battaglia fra il cristianoCostantino
ed il pagano Massenzio durante la guerra civile, per
cui potrebbe anche essersi svolta sul territorio pianezzese.
Dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente non si
hanno informazioni su Pianezza, fino al 985 anno in
cui Sismondo donò all'Abbazia di Novalesa un
campo in "Loco Planicio". Da quanto risulta
era comunque un piccolo borgo. È dopo l'anno
Mille che Pianezza diventa abbastanza nota, diventando
punto di forza del potere vescovile. Dopo l'anno Mille,
Pianezza fu punto di forza del potere vescovile con
la popolazione raccolta attorno allaPieve, al castello
e al borgo fortificato. Nel 1159 Federico Barbarossa
si occupò di Pianezza, stabilendo che il Castello,
la Pieve e il Villaggio appartenessero ai Vescovi
di Torino. In seguito non mancarono assedi, incendi
e saccheggi, per via del passaggio di lanzichenecchi
e mercenari vari, diretti verso la più grande
Milano. Occupata dai Savoia ed infeudata ai Provana
conobbe un periodo di splendore artistico rivestendo
di affreschi non solo la Pieve ma anche le cappelle
minori; di cui resta una sporadica traccia. Dopo Emanuele
Filiberto le proprietà terriere si concentrarono
nelle mani di funzionari, borghesi di città,
favoriti di Corte; furono forse i feudatari Simiana
a trasformare il castello da fortezza a residenza
nobiliare. In poco più di un secolo si rinnovò
l'edilizia cittadina, si edificarono quattro chiese
barocche, si costruirono palazzi e ville. La Prima
rivoluzione industriale, alla fine del Seicento, insediò
sulla Dora un filatoio di seta; ed iniziò un
processo di ammodernamento dell'antico borgo rurale,
con la ciottolazione delle principali vie della città,
senza suscitare particolari modifiche nella Pianezza
rinascimentale. La seconda, a metà del XX secolo,
portò industrie, attività terziarie
e un consistente aumento della popolazione, espandendo
l'area centrale con nuove zone residenziali e con
l'asfaltatura delle maggiori strade della città.
Nell'ultimo periodo la popolazione pianezzese è
tornata ad aumentare, per via dell'emigrazione di
parecchi torinesi dalla città ai dintorni.
Infatti, lungo Via Piave è stato sviluppato
un nuovo quartiere residenziale, in più sono
aumentate le attività del settore terziario
con un consistente aumento dei traffici commerciali
nella zona economica pianezzese. Pianezza sorge nella
pianura padana approssimativamente delimitata dai
fiumi Stura di Lanzo, Dora Riparia e Rio Fellone.
La città è anche bagnata dal Lago Fontanej[1],
molto vicino al comune limitrofe di San Gillio. Pianezza
è particolarmente caratterizzata dall'altitudine
che, toccando i 325 metri sul livello del mare, la
porta ad essere in una zona quasi collinare. Dalla
città si possono sempre ammirare le Alpi, in
particolare il Musinè con la sua vetta.