Nizza Monferrato
Piemonte

Nizza Monferrato è un comune della provincia di Asti. Fa parte delle Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Nizza Monferrato si trova nell' alto Monferrato, nel sud della provincia di Asti, a 30 km dal capoluogo. Sorge in una zona ricca di vigneti, ed è attraversata dal torrente Belbo.

ETIMOLOGIA
È detta popolarmente anche Nizza della Paglia (cioè "situata dove c'è molta paglia", vale a dire in campagna). Il motivo è che un tempo, quando i domini dei Savoia comprendevano anche parte della Provenza, era necessario distinguerla dalla più grande Nizza Marittima, o Nissa dël Mar in piemontese.

CHIESE
Chiesa di San Siro
Chiesa di San Giovanni
Chiesa di Sant'Ippolito.

MUSEI
Museo delle contadinerie e delle stampe sul vino "Bersano".

GASTRONOMIA
Nizza Monferrato è rinomata per:

"Barbera d'Asti Superiore NIZZA", la cui produzione è ristretta a 18 comuni limitrofi con vincoli disciplinari.
"Cardo Gobbo" ortaggio invernale, povero di calorie, è ideale con la bagna cauda; prende il nome dalla curvatura che gli viene fatta assumere con una particolare lavorazione di sotterramento. Il cardo gobbo di Nizza è sotto il presidio Slow Food.
"La belecàuda", in dialetto nicese sta a indicare la farinata di ceci cotta nel forno a legna. È una specialità di origine genovese che però si è diffusa sia nelle coste di tutto il mar ligure che nell'entroterra: la diffusione nel Nicese è dovuta ai notevoli flussi commerciali che legavano questa zona al mare.
Nizza Monferrato è presente al Festival delle sagre astigiane con la belecàuda e le paste di meliga.

MANIFESTAZIONI
Corsa delle botti, a giugno, la prima domenica
Monferrato in Tavola, a giugno, il primo week end
Mercatino dell'antiquariato, la terza domenica del mese
Fiera di San Carlo ai primi di novembre
Fiera del Santo Cristo, in aprile
Barbera in festa, a maggio
Cantine aperte al pubblico, la domenica dopo la vendemmia
Palio di Nizza Monferrato, verso la fine di settembre
Nizza Monferrato è uno dei comuni della provincia partecipante al Palio di Asti, che si svolge la terza domenica di settembre nel capoluogo provinciale. Il Rettore è Verri Pier Paolo. Il comune vinse l'edizione del 1986 con il fantino Leonardo Viti (Canapino) sul cavallo Elf (Varigino); il Rettore era Verri Bruno.

ORIGINI E CENNI STORICI
Si ritiene che Nizza Monferrato sia stata fondata nel 1225 d.c. ad opera di abitanti della zona dopo la distruzione di alcuni castelli da parte degli alessandrini. La città sorse attorno all'abbazia di San Giovanni in Lanero. Dieci anni più tardi venne eretta a comune e nel 1264 si unì al Marchesato del Monferrato.
Nella sua storia Nizza venne assediata più volte, a partire dal 1268 da parte delle truppe di Carlo I d'Angiò alle quali resistette per quaranta giorni. La città passò di mano più volte; fu prima sotto il controllo degli Aleramici, poi dei Paleologi e successivamente nel 1391 fu devastata dalle milizie del conte d'Armagnac. La città passò poi sotto il controllo dei Gonzaga, desiderosi di impadronirsi delle sue risorse. Dopo un periodo molto fiorente la città dovette nel 1613 respingere l'attacco del duca Carlo Emanuele I di Savoia, venne poi ripetutamente attaccata dai francesi e dagli spagnoli nel 1625, nel 1628, nel 1629.
Nel 1630 venne messa in ginocchio da carestie e pestilenze e fu nuovamente attaccata da francesi e spagnoli nel 1637 d.c.. Dieci anni più tardi la città venne rasa al suolo e le sue mura abbattute dagli aragonesi. La seconda metà del XVII secolo fu ancora un periodo rovinoso per la città, in quanto il duca Ferdinando Carlo Gonzaga per pagare i debiti portati dalla penosa amministrazione del ducato spogliò completamente Nizza di qualsiasi cosa di valore e di tutte le risorse della zona.
La fine di questi periodi turbolenti giunse con il definitivo passaggio della città nelle mani dei Savoia e nella sua nomina a città ducale nel 1703. L'economia fatta a pezzi dal precedente periodo di guerre iniziò a rifiorire verso la fine del XVIII secolo, con l'incremento della produzione di seta, da sempre prodotto tipico. Il vento rivoluzionario giunto nel 1799 non attecchì nella città, dove al grido di "Viva il re, viva i Savoia" i controrivoluzionari cacciarono via a randellate gli insorti dei paesi vicini.
Dopo che, con il Congresso di Vienna, la monarchia Sabauda venne ripristinata la città poté riprendere il suo sviluppo, anche grazie alla nomina a sindaco del cav. Pio Corsi di Bonsasco. Il cavaliere fece illuminare la città con lampade a olio, fece ripristinare la rete stradale urbana, fece creare il primo sistema fognario e incentivò il commercio. Grazie alla sua attenta amministrazione Pio Corsi riuscì a riportare la città al benessere di un tempo.
Un grande estimatore della città di Nizza, del suo contado e dei suoi paesaggi, è stato il pittore alessandrino Franco Sassi (Alessandria 1912 - 1993). Quest'artista è una figura poliedrica (pittore, disegnatore, incisore, grafico pubblicitario). Grande amico di Arturo Bersano è stato da sempre il creatore delle etichette dei suoi vini, dando vita ad una vera e propria "maniera" di vestire la bottiglia. Dipinge paesaggi nicesi, famoso il suo bianco/nero "la casa nel Monferrato o cascina a Vinchio". In Piemonte, crea veri e propri piccoli capolavori di grafica pubblicitaria anche per case enologiche quale quella dei Gancia, di Enrico Serafino, la Giuseppe Parodi Spumanti di Canelli, la Guasti Clemente Vini di Nizza, la Barbero Giorgio e Figli di Canale e altri. Quest'Artista è stato veramente un valorizzatore delle nostre zone.
Nizza è stata capitale della Repubblica partigiana dell'Alto Monferrato nel 1944.
Nell'autunno del 1968 la città venne interamente sommersa da una grossa piena del torrente Belbo, e del torrente Nizza, cosa che miracolosamente non avvenne nel novembre 1994.

DA VEDERE
Palazzo comunale e torre civica
Il Palazzo comunale con la sua torre civica è il simbolo di Nizza MonferratoIl Palazzo Comunale è un imponente edificio, datato intorno al XIV - XV secolo, che, fin dalle origini, ha assolto la funzione di luogo di riunione dei vertici governativi del territorio. Il corpo dell'edificio è a due piani, ciascuno dei quali possiede quattro finestre, con ornamento superiore costituito da una lunetta ad arco. Al di sotto, un larghissimo porticato interno, evidenziato dalla presenza incisiva di quattro archi, sostenuti da quattro grossi pilastri. Tra le due finestre centrali del primo piano, unite da un'austera balconata in ferro battuto, si staglia lo stemma della città, modellato in argilla. L'intero complesso ha una facciata in mattone naturale. La più importante attrazione è però, l'antica torre campanaria del Municipio, conosciuta dai nicesi come "el Campanon" ("il Campanone").

Palazzo de Benedetti
Di fronte al palazzo comunale, si trova un'altra storica e prestigiosa costruzione: Palazzo De Benedetti, appartenente al XVIII secolo. Si presenta come una residenza con un piano ammezzato ed altri tre effettivi, la cui facciata principale è suddivisa in tre fasce orizzontali. In quella inferiore spicca un portone in legno lavorato, mentre ciascuna delle quattro porzioni laterali ad esso (due per lato), distinte con lesene montanti, a bande orizzontali, ospita una porta ed una finestra del semipiano in alto A livello del primo cornicione si allunga un bel balcone con parapetto in marmo traforato, e ciò apre la vista alla seconda fascia centrale, con- tenente due piani, con rispettivi balconi minori. La sezione superiore è scandita, invece, da 11 finestrelle ad arco. Recentemente, al corpo centrale dell'edificio è stata aggiunta la parte destra, ricostruita secondo le originarie linee architettoniche. Il palazzo ha quindi riacquistato la sua forma armonica.

Palazzo Crova
In via Pio Corsi, si raggiunge Palazzo Crova. Racchiuso fra strette vie, esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII secolo, comprende un bell'edificio, opera dell'architetto Robilant e un giardino racchiuso in alte cinte murarie. Nell'interno, alcuni locali (in quello che viene ora denominato "piano nobile"), presentano decori, stucchi e affreschi, con scalinate in pietra fornite di ringhiere decorate a collegare i tre piani. In un altro locale al piano terreno si sono conservati i soffitti in legno a cassettoni. All'esterno, sul lato Nord del fabbricato, si possono notare curiosi fregi con raffigurazioni vegetali ed antropomorfe, di ispirazione ben più arcaica, a separare fra loro i piani, ed a contornare le finestre. Il fronte Est costituisce la vera facciata, suddivisa in una fascia inferiore di portici con dieci pilastri, ed in una superiore, nella quale si alternano finestre incorniciate da lesene di stile affine al corinzio, e sovrastate da timpani e lunette. La discendenza dei Baroni Crova di Vaglio, gli originari titolari della costruzione, è rimasta viva fino ai primi decenni di questo secolo. Il Palazzo è sede della biblioteca civica, dell'Enoteca Regionale, della Condotta Slow Food delle Colline Nicesi, del Presidio del Cardo Gobbo di Nizza e dell'Associazione "Produttori del Nizza - Barbera d'Asti.

Foro Boario
Il Foro Boario è situato all'interno della spaziosa Piazza Garibaldi, detta "la cima di Nizza". È qui, nella sezione sud di tale storica piazza, che si staglia il Foro Boario, intitolato a Pio Corsi, costruito sul finire dell'1800. Appare come una gigantesca ala completamente in muratura, scoperta, nella quale si susseguono, per tutta la lunghezza, numerosi archi a tutto sesto, che le conferiscono un andamento serio e scandito. Il complesso è ricoperto da una volta a capriata, strutturata su travi spioventi e monaci in legno, oggi rinforzati da inserti metallici. Il Foro rappresenta il simbolo del commercio e delle manifestazioni folcloristiche ed enogastronomiche che in esso si svolgono. Nel 2008 viene completata la ristrutturazione dell'edificio, che viene chiuso all'accesso delle automobili e viene dotato di uffici, servizi igienici, nuova pavimentazione, riscaldamento, luci e di grandi vetrate che chiudono la struttura, diventando così luogo ideale per manifestazioni, convegni, congressi e mostre. E' sede dell'Ufficio Informazioni Turistiche.

La Via Maestra
Via Carlo Alberto, meglio nota come Via Maestra, collega Piazza Garibaldi con Piazza XX Settembre, attraverso i suoi antichi portici (asse portante di Nizza Monferrato), con archi a tutto sesto e ribassati, al di sotto dei quali si trovano ancora antichi tondini metallici di rinforzo. Alcune abitazioni, dai pregevoli balconi in ferro battuto, risalgono al Settecento e all'Ottocento. Sotto, trovano posto i negozi più caratteristici di Nizza.

DATI RIEPILOGATIVI
in lavorazione
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Centro Servizi "Ugo Foscolo" Liceo Europeo sas - ASTI (AT)