Nichelino
Piemonte

Nichelino è un comune della provincia di Torino in Piemonte. È il quinto comune della provincia per popolazione, e il nono della regione. Sita alle porte di Torino è una città tipicamente di pianura ed è bagnata dal torrente Sangone, affluente del Po.

ETIMOLOGIA
Una delle possibili origini del nome Nichelino è legata al significato del termine latino nihil locus - "luogo da nulla" o "terra del nulla"; il termine potrebbe essere legato al fatto che si trattava di terreni paludosi alla confluenza tra i fiumi Po e Sangone, e al tempo poco interessanti. Tale leggenda sembra però errata in quanto in un registro delle “sortes” del Comune di Moncalieri (di cui Nichelino faceva parte) risalente al 1278, esiste una mappa nella quale si riporta il territorio in quel periodo, che era stato diviso ai fini della tassazione in settanta zone, chiamate per l’appunto “sortes”. Il territorio alla destra del Sangone, corrispondente alla odierna Nichelino, recava la denominazione di “Donaya”; erano terre coperte in parte da boschi e in parte da campi coltivati. Le rendite non erano elevate, se paragonate a quelle di altre “sortes” (ad esempio quelle collinari coltivate a vigneto), tuttavia non erano neppure le più basse, il che porta ad escludere che il luogo fosse interamente coperto da paludi. Uno dei maggiori studiosi di toponomastica del Piemonte, Dante Olivieri, sostiene, ad esempio, che Nichelino (Nicolinum) “può essere lieve alterazione del nome personale Nicolino (diminutivo di Nicola)”. D’altra parte la denominazione di una località, derivante dal nome di una famiglia o di un abitante del posto, era un fenomeno abbastanza comune sino a non molto tempo fa. Almeno fino al 1835 il nome del comune era Nichellino. Non risultano conosciuti collegamenti tra il nome del paese e la moneta denominata nichelino.

DA VEDERE
Palazzina di caccia di Stupinigi, la maggior attrazione culturale e turistica è la Palazzina di caccia di Stupinigi, costruita da Filippo Juvarra per conto dei Savoia e dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Castello di Nichelino, conosciuto anche come Palazzo Occelli, fu costruito su fondazioni già esistenti nel 1565. Fa parte del complesso la Madonna delle Grazie, una cappella consacrata. Fu la prima chiesa di Nichelino del XIII secolo. Nei suoi significativi volumi trovano posto l'ex sala carrozze, una piscina, il patio ed un parco secolare di 35.000 m2.
Nuova sede della Società Ippica Torinese di Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d'Isola, Raineri. Realizzata tra il 1959 e il 1960 dalla Zoppoli & Pulcher.

TEATRI
Teatro Superga

AREE VERDI
Il parco più grande della città è l'ex parco dell'antico Castello di Miraflores (andato distrutto) detto Parco Boschetto, una delle più grandi aree verdi della cintura sud di Torino. Sino al 2007 era di proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano e successivamente è entrato a far parte del patrimonio della città di Nichelino. Insieme al Parco Sangone ed al Parco Colonnetti di Torino, forma una area verde contigua di oltre 600.000 m².

CENNI STORICI
Nel 1559, il duca di Savoia concesse il territorio di Nichelino, in feudo, alla Famiglia degli Ussel (Occelli), erigendolo - successivamente - a Contea (1564).
Il 22 giugno 1694 re Vittorio Amedeo II di Savoia dichiarò Nicolino (Nichelino) e zone limitrofe, territorio unico e staccato da Moncalieri.
Nasceva così il "Feudo di Nichelino", assegnato - per diecimila ducati d'argento - al conte Niccolò Manfredi Occelli, con diritto all'uso di armi, sigilli e relativo titolo nobiliare (Conti di Nichelino).
La Regia Patente stabiliva confini (dal torrente Sangone alla strada che conduce a Vinovo e dalla medesima strada sino a Stupinigi, Candiolo e Vinovo) e territorio (le Borgate Palazzo e Nichelino, le grandi cascine S. Quirico, Buffa, Vernea, Palazzetto, Colombetto e Pallavicina).
Si concludeva, in questo modo, una guerra intestina - per il dominio sul territorio - fra la famiglia Occelli e gli Umoglio (conti della Vernea e di Pramollo).
Grazie al denaro perciò gli Occelli risolsero a loro favore la disputa, ottenendo il feudo, il titolo e l'esercizio di alcuni diritti fondamentali (amministrazione, giustizia, tributi, etc.).
Nichelino contava, all'epoca, quasi 400 abitanti, legati profondamente alla religione, dediti soprattutto all'agricoltura (le acque del Sangone rendevano particolarmente fertili i terreni) e con qualche attività classica delle comunità (macellaio, oste, fabbro, ecc.). Rilevanza aveva anche la gelsicoltura, legata alla tipica tradizione piemontese della produzione di seta.
La situazione politico-militare era piuttosto incandescente: il trattato tra Italia, Francia e Spagna non aveva affatto riportato la calma nell'area piemontese.
Nel 1706 Torino fu assediata dai francesi; Nichelino inviò perciò in aiuto ai Savoia uomini e mezzi; il territorio fu invaso dal nemico, gli abitanti abbandonarono le case ed implorarono l'aiuto di San Matteo per respingere l'assedio (21 settembre 1706).
Placatisi i venti di guerra, gli Occelli - in cambio della fedeltà mostrata - ottennero il diritto di nominare i Sindaci.
Niccolò Manfredi Occelli morì nel 1742; suo figlio Giacomo Luigi si disinteressò del territorio nichelinese e spostò la residenza di famiglia sulla collina moncalierese.
Fu proprio nella seconda metà del Settecento, con gli "Ordinati" (le delibere di oggi), che Nichelino subì la prima vera trasformazione: furono organizzate le pattuglie di vigilanza sull'ordine pubblico (fece scalpore l'arresto del noto bandito Brando), venne edificata una nuova chiesa, fu regolata la distribuzione dell'acqua e si istituì un servizio di assistenza per i meno abbienti.
Alla fine del Settecento, fallito l'armistizio di Cherasco (1796), Nichelino - come tutto il resto del Piemonte - finì nelle mani dei francesi.
La nuova situazione determinò la costituzione della Guardia Nazionale, l'adozione del sistema metrico decimale e del calendario repubblicano, l'abolizione degli ordini religiosi.
Con il ritorno del re (1814) e la conseguente abrogazione delle leggi francesi, Nichelino vide - nel 1824 - l'insediamento della prima stazione dei Carabinieri[7]. L'Ottocento fu un secolo fondamentale per la storia d'Italia ed anche Nichelino risentì profondamente dei notevoli mutamenti politici, sociali ed economici. Proprio in quegli anni vennero edificate due scuole, la nuova chiesa parrocchiale e la nuova Casa Comunale (progettata da Amedeo Peyron). Vennero migliorate le vie di comunicazione stradale, fu costruita la stazione ferroviaria ed il 27 luglio 1854 transitò il primo treno. A quell'epoca si contavano quasi 1700 abitanti.
Nichelino vide la sua popolazione crescere in modo abbastanza lineare fino alla seconda metà del XX secolo. Fu infatti con la massiccia immigrazione dalle regioni meridionali d'Italia che la popolazione balzò dai circa 15.000 abitanti del 1961 ai quasi 45.000 del 1971.
Con l'inizio del nuovo millennio si raggiunse il curioso primato di avere residenti nati in tutte le province italiane.
Recentemente Nichelino ha potuto fregiarsi del titolo di "Città" e nell'ultimo decennio è stata la città della cintura torinese con il maggior incremento demografico.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 48.946 (M 23.943, F 25.003)
Densità per Kmq: 2.371,4
Superficie: 20,64 Kmq

CAP 10042
Prefisso Telefonico 011
Codice Istat 001164
Codice Catastale F889

Denominazione Abitanti nichelinesi
Santo Patrono San Matteo
Festa Patronale 21 settembre

Il Comune di Nichelino fa parte di:
Parco Fluviale del Po (tratto Torinese)
Parco di Stupinigi

Comuni Confinanti
Beinasco, Candiolo, Moncalieri, Orbassano, Torino, Vinovo.

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