Molare
Piemonte

Molare è un comune della provincia di Alessandria. Il clima di Molare è molto simile al clima appenninico anche se rientra nella fascia padana; gli inverni sono freddi e nevosi con accumuli nevosi che si aggirano ai 50cm, ma poco ventosi, spesso le temperature massime sono le temperature minime della riviera ligure, già dall'autunno si hanno minime che assumono valori negativi per le inversioni termiche da irraggiamento; le estati sono abbastanza afose (ma comunque meno che ad esempio in città come Alessandria, Acqui Terme ecc...) ma è facile toccare i 30 °C.

MANIFESTAZIONI
Sagra del Polentone: da decenni la più importante festa del paese. Si celebra ufficialmente dalla prima metà del Novecento. Le sue radici si fondono nella tradizione popolare che narra di un piatto di polenta calda offerta da una famiglia nobile molarese ai pellegrini infreddoliti e affamati, bloccati in paese da un'eccezionale nevicata il giorno delle Ceneri. Attualmente si svolge in agosto.
La Campionissima: dal 2006 si tiene una cicloturistica riservata a biciclette d'epoca e ciclisti in abiti storici. L'evento, dedicato al molarese Antonio Negrini, si svolge ogni anno nel mese di maggio e prevede due giorni di ciclismo rievocativo con diversi eventi collaterali tra cui: mostra di bici e cimeli d'epoca, mercatino e pasta party finale.
Polentiadi: Si svolgono al campo sportivo durante la settimana del polentone e prevedono una serie di giochi in cui si sfidano squadre rappresentanti rioni del paese e squadre di paesi limitrofi.
Molare in vendemmia: Pigiatura in piazza e Merenda rustica. A cura della Pro loco. La seconda domenica di settembre.
Gioco del lancio dello stoccafisso

DA VEDERE
Pieve di Campale: probabilmente pre-romanica e posizionata all'interno del Cimitero.
Castello Gajoli Boidi: prima costruzione nel XIII secolo da parte dei Malaspina poi modificato ed ampliato nel XIX secolo.
Palazzo Tornielli: ha facciata neoclassica, ampio scalone e balconate e si affaccia sul centro storico distrutto nel 1625; committente fu, nel 1834, il conte Celestino Tornielli; l'edificazione fu portata a termine dal figlio Giovanni. Fa parte del sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.

ORIGINI E CENNI STORICI
Un primo centro abitato nella località Ceriato è attestato già da tempi antichissimi. Queste tribù di origine ligure, gli Stazielli, vennero sottomessi ai Romani dal II secolo a.C. Lo stesso toponimo di "Ceriato" deriverebbe da Cerere, dea delle messi. Questo insediamento venne distrutto dai Longobardi attorno al VII secolo d.C. Dopo il periodo carolingio, in cui i territori erano suddivisi tra conti e marchesi, si stanziarono nel luogo gli Aleramici, che costruirono un primo castello (Castrum de Molariis, XIII secolo). Dopo i Marchesi del Bosco (che contro l'espansione genovese si erano alleati con i Malaspina di Cremolino) e gli stessi Malaspina (dal 1331 fino al 1467), governarono sul borgo ormai cinto di mura i Paleologi. Il Quattrocento nel Monferrato fu segnato da guerre, carestie e pestilenze, così morirono due terzi della popolazione. Dal 1530 al 1700 circa questo territorio venne governato dai Gonzaga di Mantova. Tuttavia il borgo soffriva ancora della sua contesa tra Spagnoli, Genovesi, Austriaci, Francesi, e Piemontesi, e c'erano continui passaggi di proprietà, liti, faide e nefande occupazioni. Nel 1706 Molare venne annesso al dominio sabaudo e per qualche decennio attraversò un tranquillo e prosperoso periodo di pace. Devastata da Francesi e Genovesi nel 1774, per tutta la seconda metà del Settecento attraversò continue carestie. Napoleone regnò sulla cittadina per quasi un ventennio, fino al 1815, quando i Savoia si ripresero il Piemonte. Da qui fino alla seconda guerra mondiale, Molare attraverserà una fase di pace e di crescita. Si iniziò a costruire fuori delle mura, venne realizzata la strada di collegamento Ovada-Acqui Terme, che passava per il paese ed il ponte sull'Orba (1857). I Gaioli edificarono il castello medievaleggiante come loro residenza, mentre la città si espanse nella piana di Ceriato, raggiungendo i 1900 abitanti nel 1860. Nel 1893 venne finita la ferrovia Acqui Terme-Genova. I nobili (come i Gaioli ed i Moscheni), si trasferirono nelle grandi città (Genova e Torino), causando una crisi anarchica dei mezzadri che venne interrotta nel 1907 con l'istituzione di un commissionariamento straordinario, che aveva in progetto la costruzione di una diga sull'Orba, rallentata dallo scoppio della Grande Guerra. Nel secondo conflitto mondiale i boschi attorno alla città fornirono rifugio per i Partigiani, mentre negli anni Settanta e Ottanta il boom economico causò esempi di speculazione edilizia, abbandono delle campagne ed emigrazione della popolazione verso le grandi città. Oggi ha comunque un consistente sviluppo demografico, grazie anche ai nuovi arrivi in cerca di una migliore qualità della vita. Il 13 agosto 1935 la sella Bric Zerbino (una delle due dighe che contenevano il lago di Ortiglieto) in seguito a forti piogge e a una paleofrana cedette scaricando a valle l'acqua dell'invaso. Furono colpiti i paesi di Molare (la zona del fiume e dei ponti stradali e ferroviari) e Ovada (soprattutto Piazza Castello) e le vittime furono 111 (stima).

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 2.263 (M 1.082, F 1.181)
Densità per Kmq: 69,1
Superficie: 32,77 Kmq

CAP 15074
Prefisso Telefonico 0143
Codice Istat 006095
Codice Catastale F281

Denominazione Abitanti molaresi
Santo Patrono San Bernardo
Festa Patronale 20 agosto

Il Comune di Molare fa parte di:
Comunità Montana Alta Valle Orba, Erro e Bormida di Spigno
Regione Agraria n. 8 - Colline dell'Alto Bormida

Località e Frazioni di Molare
Battagliosi-Albareto, Madonna delle Rocche-Terio, San luca, Olbicella

Comuni Confinanti
Cassinelle, Cremolino, Ovada, Ponzone, Rossiglione (GE), Tiglieto (GE).

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Conseervatorio Vivaldi Alessandria
ENAIP PIEMONTE