Barolo
Piemonte

Barolo è un comune della provincia di Cuneo.

DA VEDERE: CASTELLO DEI MARCHESI FALLETTI
L'affascinante e imponente struttura racconta mille di storia carica di suggestioni e curiosità. All'interno delle stupende sale sono visitabili la Biblioteca Storica ordinata da Silvio Pellico e il Museo delle Contadinerie. Di frequente vengono allestite importanti mostre d'arte. Nelle antiche cantine ha sede la prestigiosa Enoteca Regionale del Barolo. Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli Castelli Doc. La rete dei castelli include i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello. È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte. La storia del castello Falletti si ritiene avere inizio, vista l'assenza di documenti storici sulla sua nascita, nel decimo secolo, quando Berengario I consentì al feudatario locale l'erezione di una difesa efficace contro le frequentissime scorrerie degli Ungari e dei Saraceni. Di quella struttura originaria rimane ben poco: il mastio, ancora oggi visibile, fa parte di essa. La prima testimonianza scritta risale al '200 in un atto di cessione di proprietà da parte dei signori di Marcenasco in favore del comune di Alba che, pochi anni dopo, lo cedette ai Falletti che lo ristrutturarono significativamente e ne fecero dimora stabile di un ramo del casato. Nel 1544, invece, fu fatto saccheggiare dal governatore francese della vicina Cherasco nel corso delle lunghe guerre dell'epoca. Toccò successivamente a Giacomo e Manfredo riparare i consistenti guasti, apportando ulteriori modifiche migliorative. Il nuovo, frutto dei rimaneggiamenti cinquecenteschi, rimase sostanzialmente immutato fino al 1864, anno della morte di Juliette Colbert, ultima marchesa Falletti. Nel frattempo il castello era già diventato residenza di campagna a causa del trasferimento della dimora principale dei Falletti, avvenuto nel 1814, al Palazzo Barolo di Torino.. Tra i suoi illustri ospiti durante l'ultima epoca dei Falletti spicca senza dubbio Silvio Pellico, presentato alla marchesa da Cesare Balbo dopo la decennale prigionia dello Spielberg, divenuto poi negli anni intimo amico, fidato consigliere nonché amministratore della biblioteca Falletti. Il Pellico e la Marchesa erano soliti trascorrere insieme lunghe giornate tra castello Falletti e il castello della Volta, dediti alla lettura e alla conversazione. Alla morte della Colbert, il castello Falletti passò all'Opera Pia Barolo che, con pesanti lavori di ristrutturazione che ne alterarono profondamente la struttura, lo trasformò nel Collegio Barolo. Ruolo del Collegio, attivo fino al 1958, era di dare una possibilità di studiare a ragazzi economicamente in difficoltà. Nel 1970 fu acquistato dal Comune di Barolo, grazie soprattutto a una pubblica sottoscrizione cui furono in molti a contribuire generosamente. Le sue cantine, pure pregevolmente restaurate, ospitano l'Enoteca Regionale del Barolo, mentre il secondo piano è dedicato al Museo Etnografico-Enologico e, quando presenti, esposizioni artistiche e fotografiche. La visita al Castello Falletti si concentra al primo piano, il cosiddetto piano nobile: la prima sala che si incontra risalendo lo scalone è il Salone delle quattro stagioni, ampio e luminoso ambiente con arredi fine stile impero che deve il proprio nome a quattro pitture che sormontano altrettante porte e dedicate ciascuna a una stagione dell'anno. Da questo locale si accede alla Sala degli stemmi, il cui soffitto è decorato con gli emblemi sia dei Falletti che delle famiglie con cui questi si sono imparentati: da citare, oltre al monumentale camino e alla sua cinquecentesca decorazione in stucco, il fatto che questa sala ospita da diversi anni le sedute del consiglio comunale. La stanza della Marchesa è pure interessante per la presenza di uno dei pochi letti in stile impero visibili in Italia. La presenza di Silvio Pellico è testimoniata dalla sua stanza, i cui muri sembrano tappezzati in stoffa ma sono in realtà abilmente pitturati per simularne l'effetto, e dalla Biblioteca, che il Pellico custodiva scrupolosamente e che contiene circa tremila testi di epoca compresa tra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo.

ORIGINI E CENNI STORICI
Non ci sono notizie precise sulla nascita di Barolo, benché la zona fosse abitata in epoca preistorica da tribù celto-liguri, il primo insediamento effettivo sul territorio è di origine barbarica e risalente all'alto medioevo. Durante il dominio Longobardo dipendeva da Gastaldo di Diano, passo poi sotto la Contea di Alba e successivamente sotto la Marca di Torino. Il nucleo originario del castello fu eretto in quel periodo da Berengario I, come difesa dalle scorrerie Saracene. Nel 1250 la famiglia Falletti, acquisì tutti i possedimenti di Barolo dal Comune di Alba. I Falletti erano una potente famiglia di banchieri, esponenti della nuova borghesia, i quali segnarono il destino di Barolo e delle zone circostanti. Intorno al 1300 arrivarono a controllare fino a una cinquantina di feudi piemontesi. Nel 1486 Barolo entrò a far parte dello Stato Monferrino, passando poi nel 1631 ai Savoia con il trattato di Cherasco. Barolo divenne poi Marchesato nel 1730, il primo Marchese fu Gerolamo IV. Dopo Gerolamo IV ci furono soltanto altri due Marchesi: Ottavio Alessandro Falletti e Carlo Tancredi, alla morte di quest'ultimo governò sua moglie la Marchesa Juliette Colbert, la quale si distinse per la sua brillantezza e per le sua azioni a favore dei più deboli. Alla sua morte nel 1864 tra le sua volontà vi fu la costituzione dell'Opera Pia Barolo alla quale lasciò l'intero patrimonio di famiglia.

MUSEI
il Museo Etnografico ed Enologico del Barolo

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 713 (M 330, F 383)
Densità per Kmq: 127,5
Superficie: 5,59 Kmq

CAP 12060
Prefisso Telefonico 0173
Codice Istat 004013
Codice Catastale A671

Denominazione Abitanti barolesi
Santo Patrono San Luigi dei Francesi
Festa Patronale 25 agosto

Il Comune di Barolo fa parte di:
Unione Comuni Colline di Langa e del Barolo
Regione Agraria n. 11 - Colline della Bassa Langa di Alba
Associazione Nazionale Città del Vino

Località e Frazioni di Barolo
Vergne

Comuni Confinanti
Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba, Narzole, Novello.

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MANDRILE e MELIS - Fossano (CN)
DISTILLERIA SAN CARLO - CELLE ENOMONDO - ASTI - AT