Avigliana
Piemonte

Avigliana è un comune del Piemonte, situato ad una ventina di chilometri a ovest dal capoluogo piemontese. Il comune è posto in un anfiteatro morenico compreso tra il Monte Pirchiriano, sul quale sorge la Sacra di San Michele, e la collina di Rivoli, nella parte terminale della Valle di Susa verso la pianura in un molteplice e complesso territorio conosciuto come Anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana. È il comune più popolato ed economicamente più importante di tutta la Val di Susa. Il suo territorio fa parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone. La città è posta a 383 m s.l.m. nella Val di Susa. Il comune viene attraversato dal fiume Dora Riparia, un affluente del Po, e possiede il Lago Grande e il Lago Piccolo che fanno parte del Parco naturale dei laghi di Avigliana. La città è un autentico gioiello medievale posto attorno alla cinta delle Alpi accanto alla mole della Sacra di San Michele. Avigliana ha avuto una posizione centrale nell'economia locale fin dai tempi remoti. Non a caso si narra che il nome stesso, Avigliana, derivi da un termine piemontese che significa ape (da cui anche lo stemma che, seppur modificato nel corso dei secoli, ha sempre mantenuto la simbologia del piccolo insetto) ad indicare l'operosità dei suoi abitanti. In epoca romana la sua posizione sulla via delle Gallie la favorì nei commerci e questa vocazione commerciale continuò con fasi alterne nei secoli con i contributi dati dall'agricoltura e dalla pesca nelle acque dei laghi. Il XIX secolo vide sorgere l'industria quando nel 1872 fu costruito il Dinamitificio Nobel (il più grande stabilimento europeo per queste produzioni negli anni quaranta del Novecento) che fra vari incidenti e i bombardamenti della seconda guerra mondiale continuò la produzione di esplosivi e polvere da sparo fino agli anni sessanta. Dopo la fine della guerra la fabbrica venne parzialmente riconvertita nella produzione di vernici. Attualmente sul territorio sono presenti alcune attività industriali in particolare nel campo della produzione di imbarcazioni per la nautica da diporto. Altra voce importante dell'economia è costituita dal turismo attirato dal borgo medioevale e dalla presenza dei bacini lacustri utilizzati come meta per le gite fuori porta.

ETIMOLOGIA
Il primo toponimo è offerto proprio dalla stessa Avigliana che deriva la sua origine dal romano Avilius con chiaro riferimento a coloni del nord Italia (principalmente della zona veneta) spostati a ridosso delle Alpi dopo la creazione della colonia di Augusta Taurinorum (Torino) e con la prima definizione giuridico-amministrativa di queste terre ai confini con il regno coziano in età imperiale. Sull'opposta riva del fiume, l'attuale sito di Drubiaglio deve il suo nome latino Ad Urbiacum. In questo luogo scavi eseguiti nel XIX secolo hanno da tempo portato all'identificazione del sito con la statio ad fines, ricordata negli intinerari di epoca romana: era infatti il luogo di esazione doganale della quadragesima Galliarum, tassa sulle merci in transito al confine tra l'Italia e la Gallia.

AREE VERDI
Tra le attrattive di origine naturale sono da segnalare i due piccoli laghi, detti Laghi di Avigliana, di origine morenica chiamati comunemente Lago Piccolo e Lago Grande. La zona paludosa attorno ai laghi è andata a costituire il parco naturale dei laghi di Avigliana fin dal 1980 ed ospita numerose specie di uccelli tra cui aironi cenerini, germani reali, gallinelle d'acqua.

MUSEI
Per un secolo ha segnato la vita di Avigliana, ed ora è diventato un museo. Il dinamitificio Nobel è stato il primo impianto realizzato in Italia per la fabbricazione della dinamite, trasformato nel dopoguerra in una fabbrica di vernici. A fondare il dinamitificio fu Alfred Nobel, imprenditore svedese, inventore della dinamite, che approfittò dell'abolizione, nel 1869, del monopolio statale sulla fabbricazione degli esplosivi.
Nobel arriva in Italia anche sull'onda di difficoltà col governo francese, al quale aveva offerto la produzione della balistite, brevettata da lui stesso in Inghilterra nel 1888, la cui fabbricazione è giudicata troppo pericolosa.

MANIFESTAZIONI
Oltre al settimanale mercato di Avigliana, che si svolge ogni giovedì (con alcune eccezioni) in piazza del Popolo (ex Pra d'la Fera), nel mese di giugno si svolge il celebre Palio storico dei Borghi di Avigliana nella terza domenica del mese. A novembre si svolgono la fiera agricola, il primo sabato del mese, e la fiera commerciale la prima domenica del mese.

SANTUARIO DELLA MADONNA DEI LAGHI
Il Santuario della Madonna dei Laghi è un luogo di culto mariano. Prende il nome dal fatto di essere costruito sul bordo di uno dei due laghi di Avigliana. I lavori per la costruzione dell'edificio possono farsi risalire al novembre 1622 quando, per volere del duca di Savoia Carlo Emanuele I, vennero incaricati della costruzione del santuario Bartolomeo e Bino Lumaga, seguendo un progetto di Nicola Ramelli, allora architetto ducale. La cupola risale al 1638, opera di Antonio Rolla. Casa Savoia era molto legata al luogo poiché, secondo la tradizione, Bona di Borbone, sposa di Amedeo VI, il "Conte Verde", avrebbe sostato in preghiera innanzi all'immagine della Madonna, ancora conservata all'interno del santuario, chiedendo di poter avere un erede maschio: ciò si verificò, e il Conte Verde poté trasmettere la sua discendenza al figlio Amedeo VII di Savoia, il "Conte Rosso". Non a caso, quindi, la casa regnante si interessava alla città di Avigliana, non solo luogo natale di Amedeo VII, ma anche borgo estremamente importante per l'economia della contea e del ducato: lo testimonia il fatto che, quando Federico Barbarossa distrusse la città nel 1173, i Savoia la fecero risorgere, riedificando il castello, oggi in rovina, che venne distrutto solo da Nicolas Catinat nel 1692, durante i turbolenti anni della Guerra della Grande Alleanza. Nonostante sia diverso l'architetto, le maestranze che lavorarono alla Madonna dei Laghi sono le stesse che operarono anche al Monte dei Cappuccini di Torino, per cui non poche sono le somiglianze tra i due edifici religiosi, specie nell'architettura esterna. Introduce alla chiesa un piccolo pronao sorretto da due colonne, con capitelli in stile corinzio. L'interno, finemente decorato, è in gran parte frutto della generosità di Casa Savoia che, come già osservato, si adoperò molto per il luogo. I dipinti, in particolare, furono preziosissime offerte della Real Casa, che lasciava qui dei grandi capolavori dell'arte barocca. A cominciare da una copia della Madonna dei Pellegrini di Michelangelo Merisi, che si può datare nei primissimi anni successivi alla realizzazione dell'originale (1604), poiché il cardinale Maurizio di Savoia risiedeva, in quel periodo, a Roma. Di grande importanza sono anche la grande tela che raffigura San Michele nell'atto di sconfiggere Lucifero, realizzata da Antonio Maria Viani, e il San Maurizio di Guido Reni, entrambi donati dal cardinale sabaudo.

DA VEDERE INOLTRE ...
Sul paese dominano le rovine del castello, distrutto nel XVII secolo, al quale si può accedere con un breve percorso dalla piazza Conte Rosso. Il castello viene menzionato per la prima volta tra il 1058 e il 1061 in occasione della cronaca che illustra la costruzione del monastero di San Michele della Chiusa. A margine della narrazione che portarono alla fondazione tra il 983 ed il 987 del monastero micaelico del monte Pirchiriano, il cronista descrive che il marchese Arduino V risiedeva abitualmente nel castello di Avigliana che con certezza dovette svolgere una essenziale funzione strategica per il Marchesi durante la metà del XI secolo. Sala teatrale dentro il Centro Polifunzionale "La Fabrica" dedicato a Eugenio Fassino.
Casa del Beato Umberto;
Casa di Porta Ferrata;
Casa Senore;
Villa Cantamerlo;
Porta Ferronia;
Torre Circolare della Cinta Muraria;
Torre dell'Orologio, ospitò il primo orologio pubblico del Piemonte ed il secondo in Italia;
Pozzo di piazza Conte Rosso, situato nel centro della piazza, è risalente al XIV secolo e in buone condizioni di conservazione.
Certosa di San Francesco al Monte;
Chiesa di San Giovanni, sita in piazza Conte Rosso, dove all'interno sono presenti numerose opere di Defendente Ferrari. La chiesa è stata più volte rimaneggiata ed è caratterizzata da un pregevole campanile del XIV secolo;
Chiesa di Santa Maria Maggiore;
Chiesa di San Pietro di architettura romanico gotica.

ENOGASTRONOMIA
Tra i principali prodotti del comune si possono citare le trote del Lago di San Bartolomeo (chiamato comunemente Lago Piccolo) e il miele di montagna. Avigliana ha ospitato il 15 e il 16 settembre 2007 la prima Sagra del Miele nella città, per riscoprire e riproporre una delle principali attività agricole che riveste una notevole importanza nell'economia agricola montana.

ORIGINI E CENNI STORICI
Le prime testimonianze di presenza umana nella zona risalgono al neolitico, epoca alla quale appartengono tracce di un centro palafitticolo rinvenute alla fine del XIX secolo nelle paludi nei pressi dei laghi. All'età della pietra e del bronzo risalgono alcune asce ed numerose coppelle utilizzate dai druidi celti per cerimonie sacrificali. Al 595 a.C. si fa risalire la formazione di un centro abitato per opera di Belloveso, un condottiero celtico. In epoca romana la cittadina risulta al confine con il fra l'ager taurinensis e il regno di Cozio quindi è la sede adatta per riscuotere la quadragesima galliarum, il dazio sulle merci provenienti dalle Gallie. Sempre nel periodo romano (312) Avigliana assiste al passaggio delle legioni di Costantino provenienti dalle Gallie ed allo scontro con quelle di Massenzio nella piana di Rivoli. Al 574 risalgono le prime opere di fortificazione sul monte Pezzulano sul quale sorge tuttora il castello eretto per opera di Clefi, re dei Longobardi. Secondo alcune fonti lo scontro fra le truppe di Pipino il Breve, re dei Franchi, e Astolfo, re dei Longobardi, del 750 avviene nei pressi della città. Negli anni successivi la storia di Avigliana dipende strettamente dalle vicende dell'Abbazia della Novalesa fondata dai monaci Benedettini che costruiscono nel paese un ospedale destinato ai pellegrini provenienti dalla Francia dopo l'attraversamento delle Alpi. L'arrivo dei Saraceni porta alla distruzione durante le loro incursioni cominciate nell'VIII secolo di numerose opere benedettine. Le scorribande continuano fino alla metà del X secolo quando, raggiunto il culmine con la cattura dell'abate di Cluny al Gran San Bernardo, Arduino il Glabrione riceve l'incarico di allontanare i Saraceni. Sconfitti i nemici, si deve affrontare la ricostruzione della Val di Susa e del castello di Avigliana. Una notevole importanza per il paese la riveste la figura della marchesa Adelaide, moglie di Oddone conte di Moriana Savoia. A lei si deve la costruzione nella metà dell'XI secolo del cosiddetto Borgo Nuovo nato per unire il castello con il preesistente Borgo Vecchio posto più in basso. Nel 1136 nasce il Beato Umberto mentre nel 1139 il castello può annoverare tra i suoi ospiti Amedeo III di Savoia il quale contribuisce alla sua fortificazione. La città di Avigliana non diviene feudo in quanto considerata proprietà diretta dei conti. Nel 1187 Enrico VI cinge d'assedio Avigliana e la conquista provocando gravi danni sia al castello che alla città ma dopo breve tempo muoiono sia Federico Barbarossa, padre di Enrico VI, che Umberto III, contendenti al trono. Tommaso I, successore di Umberto III, approfitta della nuova politica di Enrico VI per riconciliarsi con l'impero ed ottenere i propri diritti su Avigliana per poi ricostruire il castello. Avigliana nel 1350 viene dichiarata piazza franca da Amedeo VI detto il Conte Verde che inoltre esegue lavori di fortificazione del castello e delle sue mura, nel 1360 nasce da Amedeo VI e Bona di Borbone Amedeo VII detto il Conte Rosso che ripercorrerà le orme del padre divenendo una delle principali personalità di casa Savoia. Il castello diviene prigione di Filippo II di Savoia-Acaia il 4 ottobre 1367 per ordine di Amedeo VI in seguito alle accuse di tradimento. Poco dopo arriva unanime la condanna a morte che viene eseguita il 21 novembre successivo facendolo annegare nelle gelide acque invernali dei laghi adiacenti. Una leggenda narra che lo spirito di Filippo II vaga ancora sulle acque dei laghi. Un altro assedio affligge il castello nel 1536 per opera del maresciallo francese Montmorency, e le sue mura poco possono contro le cannonate. L'intera guarnigione costituita da 500 fanti viene uccisa mentre il suo comandante cerca di trattare la resa; egli stesso verrà impiccato poco dopo. Ancora un attacco dei francesi il 17 agosto 1630 al quale si oppone una guarnigione di 500 uomini comandata dal colonnello Emanuelli; la città è però già stata messa in ginocchio dalla peste e l'esercito piemontese è impegnato nella difesa di Torino e Savigliano ed arriva la resa il 27 agosto. Nel 1659, dopo esser sempre stata considerata diretta dipendenza dei conti, Avigliana diventa un feudo assegnato a Carlo Emanuele Provana di Beinette, intanto la guerra contro i francesi continua con qualche breve tregua e il 28 maggio 1690 il generale Catinat bombarda il castello lasciando quanto è ancora visibile oggi.
Nel 1702 il feudo cambia assegnatario passando nelle mani dei Carron di San Tommaso e continuano razzie e distruzioni: opera dei francesi, che si stanno preparando all'assedio di Torino, nel 1706, e delle truppe del principe Eugenio all'inseguimento dei francesi in fuga, il 19 settembre 1707. Altre visite importanti sono: il 25 ottobre 1773 quella della regina Maria Teresa di Savoia, in viaggio verso la Francia per sposare il conte d'Artois, futuro Carlo X, e nel 1859 quella delle truppe inviate da Napoleone III in aiuto dei Piemontesi contro l'Austria. Alfred Bernhard Nobel oltre a costruire uno dei più grandi stabilimenti di produzione di dinamite in Italia qui ad Avigliana, istituì il premio che rese immortale il suo nome per stimolare con la premiazione la ricerca nei campi che illuminano e aiutano l'Uomo a vivere degnamente.

DATI RIEPILOGATIVI

in lavorazione

.
LICEO VITTORIA - ISTITUTO VITTORIA - VITTORIA INTERNATIONAL SCHOOL - TORINO - TO
LICEO D'ARTE E SPETTACOLO TEATRO NUOVO TORINO - TO
Engim Piemonte - Torino - Formazione Professionale - Torino - TO
ISTITUTI RIUNITI SALOTTO E FIORITO - RIVOLI - TO
CASA DI CURA E RIPOSO SAN LUCA - Pecetto Torinese - TO