Fano
Marche

Fano è un comune della provincia di Pesaro e Urbino. Famosa per il suo carnevale, il più antico d'Italia, è la terza città per popolazione nella regione Marche dopo Ancona e Pesaro. Fano è al centro di un importante nodo stradale per lo svincolo di vie di grande comunicazione nazionali ed internazionali: è attraversata in senso longitudinale dalla strada Statale 16 Adriatica che collega Padova ad Otranto e dalla Autostrada A14 "Adriatica" che collega Bologna a Taranto. Sempre longitudinalmente è stazione ferroviaria lungo il collegamento Milano – Lecce. In senso trasversale, fin dall'antichità la città di Fano è stata collegata a Roma attraverso una delle più celebri strade consolari; la via Flaminia, oggi affiancata dalla superstrada Fano – Grosseto, detta "dei Due Mari", che metterà in comunicazione la costa Adriatica con quella del Mar Tirreno. Per quanto riguarda i collegamenti aerei, la città dispone di un aeroporto turistico e si trova a 51 chilometri dall'aeroporto internazionale "Raffaello Sanzio" di Ancona-Falconara, e a 49 chilometri da quello internazionale di Rimini, mentre per i collegamenti marittimi con le altre nazioni del Mar Mediterraneo fa riferimento al porto di Ancona distante circa 50 Km. Anche a Fano è presente un importante porto turistico e peschereccio dell'Adriatico.

ETIMOLOGIA
Fanum Fortunae era sicuramente, in epoca romana, un importante centro sacro, infatti la città mostra nel suo nome (Fanum) un chiaro riferimento ad un area sacra o tempio dedicato al culto della dea Fortuna.

MANIFESTAZIONI
Carnevale dell'Adriatico (domenica e martedì di carnevale)
Sagra dei Garagoi (località Marotta, prima domenica di aprile).

DA VEDERE
L'arco d'Augusto, da sempre simbolo della città di Fano, fu in epoca romana la principale porta d'accesso alla Colonia Julia Fanestris, dedotta dall'imperatore Augusto Fanum Fortunae (tempio dedicato alla Dea Fortuna). È presumibile che nella Fanum Fortunae esistessero almeno altre due porte: una posta a sud e l'altra, prossima al mare, all'estremità est del decumano massimo. Costruito sul punto in cui la via Flaminia s'innesta nel decumano massimo della città.

LE MURA
Volute dall'imperatore Augusto nel grandioso progetto di monumentalizzazione della città e completate nel 9 d.C., le mura si conservano ancora oggi per circa i due terzi del circuito originario. La cinta si dirige a nord-ovest dalla porta di Augusto fino a raggiungere la quattrocentesca Rocca Malatestiana. La cortina muraria e realizzata in conci di pietra arenaria disposti a filari orizzontali (opus vittatum) con un riempimento interno di malta e scaglie di lavorazione ed e intervallata a spazi regolari da otto torri cilindriche, in origine dodici.

PORTA DELLA MANDRIA
Circa a metà delle mura romane si apre una porta minore di accesso alla città detta porta della Mandria dato che nel passato vi pascolavano le greggi. Aveva la funzione di consentire alla Flaminia di uscire dalla città per dirigersi a nord e raggiungere Pisaurum.

CARDO E DECUMANO
Nella pianta attuale della città di Fano e ancora evidente: il decumanus maximus (attuale via Arco d'Augusto), prosecuzione urbana della strada consolare Flaminia, ed il cardus maximus ad esso perpendicolare, rintracciabile in parte tra l'attuale Corso Matteotti e la parallela via Nolfi. All'incontro di questi assi stradali si troverebbe il foro. Ai due assi stradali principali si affiancano, a distanze regolari, decumani e cardini minori.

FLAMINIA
Fu voluta dal Console Flaminio, da cui prende il nome, e resa stabile attorno al 223 a.C. Congiunge Roma a Rimini e probabilmente segue per lunghi tratti antiche strade protostoriche umbre. Solo i punti del tragitto più "difficili" venivano lastricati, mentre gli altri erano brecciati. A Fano la Flaminia entrava in città dall'Arco di Augusto e giunta in centro ripartiva per Rimini uscendo dalla Porta della Mandria (dietro il monumento ai caduti).

FRAZIONI

TORRETTE DI FANO
Torrette di Fano è una frazione di Fano: conta poche centinaia di abitanti ma in estate la popolazione aumenta grazie all'arrivo di numerosi turisti, i quali sono attratti dal mare e dalle spiagge sabbiose della frazione. Il nome Torrette, deriva da un albergo risalente al periodo della Belle époque costituito da una struttura delimitata da due torricini, tuttora presente lungo la Statale Adriatica. Il centro di Torrette si sviluppa per la maggior parte a mare della strada nazionale Adriatica, anche se è previsto uno sviluppo urbanistico a monte della suddetta strada, attorno alla nuova chiesa di quartiere.

CARRARA DI FANO
Carrara di Fano è una frazione di Fano, che sorge lungo la via consolare Flaminia. Le orgini di questa frazione risalgono agli inizi del XX secolo, quando gli abitanti di San Cesareo, paesino che sorge nella collina che sovrasta Carrara di Fano, iniziano a trasferirsi a valle e a "colonizzare" una zona strategicamente più ottimale data l'adiacenza ad una vecchia e importante via di comunicazione come la Flaminia.

Carrara di Fano è l'ultima frazione verso l'entroterra e conta alcune centinaia di anime, diventata famosa soprattutto per le disavventure legate alla cava dismessa di Solazzi diventata, ad insaputa degli abitanti, discarica abusiva, la quale dal 2002 è stata investita da una inchiesta giudiziaria condotta dal NOE di Ancona denominata "Arcobaleno".

Tempo addietro ospitava la festa dell'oca organizzata dalla parrocchia di San Cesareo che, nella più tipica tradizione italiana e romagnola, offriva balli e piadina.

Famosa a livello europeo è la squadra di boccia alla lunga del bar arcobaleno che partecipa a tornei in tutta Europa. Ospita il torneo di calcio a otto "Memorial Walter Omiccioli" che costituisce un punto di riferimento tra i tornei calcistici nella zona fanese. ORIGINI E CENNI STORICI
Di antica origine umbra divenne poi possedimento romano, era conosciuta come Fanum Fortunae, nome che rimanda al "Tempio della Fortuna", probabilmente eretto a testimonianza della battaglia del Metauro: era l'anno 207 a.C. e le legioni romane sbaragliarono l'esercito del generale cartaginese Asdrubale, uccidendone il condottiero che, varcate le Alpi con gli elefanti, intendeva ricongiungersi al fratello Annibale. La città di Fano conobbe un notevole sviluppo durante il dominio romano grazie alla sua posizione strategica sulla via che congiungeva la valle del Tevere alla Gallia Cisalpina. Nel 49 a.C. Caio Giulio Cesare la conquista assieme a Pesaro dando così inizio alla Guerra Civile. Ma solo Cesare Ottaviano Augusto dota l'insediamento di mura di cinta (ancora parzialmente visibili) elevando l'insediamento allo stato di colonia: Colonia Julia Fanestris. Nei suoi pressi si svolse la battaglia di Fano (271 d.C.), che segnò la fine del tentativo degli Alemanni di raggiungere Roma. A causa però alla sua posizione nei collegamenti tra nord e sud Italia venne distrutta dai Goti nel 538 e ricostruita dall'esercito bizantino di Belisario e Narsete. Successivamente entrò a far parte della Pentapoli marittima (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona) di cui era a capo. Subì l'occupazione dei Longobardi e dei Franchi fino a quando Ottone III non la donò a papa Silvestro II. Nel XIII secolo Fano si costituì comune, nel secolo successivo fu per un breve periodo sotto il dominio estense dopo di che fu dilaniata dalla lotta intestina tra due famiglie: i del Cassero e i da Carignano. Alla fine del XII secolo la città passò sotto il dominio Malatesta di Rimini, grazie ad un complotto ordito da quest'ultimi contro le due famiglie rivali. La famiglia Malatesta rimase al potere nella città fino al 1463, quando Sigismondo Malatesta dovette lasciare Fano al duca di Urbino Federico da Montefeltro dopo un lungo assedio. La popolazione della città si rifiutò di entrare a far parte del ducato di Urbino e perciò divenne vicariato ecclesiastico. Durante l'occupazione napoleonica dello Stato Pontificio fu saccheggiata e gravemente bombardata dall'esercito del Bonaparte. Partecipò attivamente ai moti risorgimentali con la creazione di governi provvisori. Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) subì numerosi bombardamenti navali austriaci ed anche nella seconda guerra mondiale (1940-1945) trovandosi sulla linea Gotica subì numerose incursioni aeree alleate miranti alla distruzione dei suoi ponti ferroviari e stradali e, da parte dell'esercito tedesco in ritirata, la distruzione di tutti i suoi campanili, della torre civica, del mastio della rocca malatestiana e del suo porto peschereccio, ritenuti dal nemico infrastrutture sensibili da non lasciare nelle mani degli alleati.
DATI RIEPILOGATIVI

CAP 61032
Prefisso Telefonico 0721
Codice Istat 041013
Codice Catastale D488

Numero Famiglie 22.210
Numero Abitazioni 28.164
Denominazione Abitanti fanesi
Santo Patrono San Paterniano
Festa Patronale 10 luglio

Il Comune di Fano è:
Città Termale (Terme di Carignano Srl)
Località balneare segnalata con tre vele nella Guida Blu di Legambiente
Bandiera Blu delle Spiagge 2007 (Fano Centro - Sassonia, Torrette e Marotta)
Il Comune di Fano fa parte di:
Associazione Nazionale Città dell'Olio

Comuni Confinanti
Cartoceto, Mombaroccio, Mondolfo, Pesaro, Piagge, San Costanzo

Musei nel Comune di Fano
Museo Civico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano

Castelli e Fortificazioni
Rocca Malatestiana (quattrocentesca)

Ville e Palazzi
Palazzo Martinozzi
Palazzo Montevecchio
Palazzo Malatestiano
Palazzo della Ragione, noto anche come Palazzo del Podestà

Monumenti fanesi
Arco di Augusto (2 d.C.)
Fontane a Fano
Fontana della Fortuna (in piazza XX Settembre)

Chiese e altri edifici religiosi fanesi
Santuario Beata Vergine della Colonna
Eremo di Monte Giove
Chiesa di Santa Maria Nuova (medievale)
Chiesa di San Pietro in Valle, in via Nolfi
Chiesa di San Paterniano, in piazza Sansovino
Chiesa di San Francesco

Teatri
Teatro della Fortuna

Stadi di Calcio
Stadio Comunale Raffaele Mancini.

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AABB - ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI URBINO (PU)
NONNO FIORDO - AZIENDA AGRARIA BIOLOGICA - MONTE SANTA MARIA TIBERINA (PG)
VIVIGAS - MARCHE