Pesaro
è una città dell'Italia centrale, capoluogo,
insieme alla città di Urbino, della Provincia
di Pesaro e Urbino. Pesaro è un importante
centro turistico grazie alle spiagge ed ai monumenti.
La città ha un comprensorio urbano che si estende
al di là dei confini comunali e ingloba diversi
altri comuni quali Sant'Angelo in Lizzola, Montelabbate
e Colbordolo. L'area industriale della città
è caratterizzata da un forte sviluppo e, attualmente,
occupa quasi tutta la valle del fiume Foglia. Pesaro
è la seconda città per popolazione della
regione Marche, dopo il capoluogo Ancona. In tutto
il comprensorio urbano, la popolazione ammonta a circa
150.000 abitanti, con previsioni di forte crescita
urbanistica. Pesaro è affacciata sul Mare Adriatico
e possiede una spiaggia sabbiosa. Prossime all'abitato
vi sono alcune colline, fra cui il colle Ardizio,
che separa il comune di Pesaro dal comune di Fano,
e il San Bartolo, a settentrione, che dà il
proprio nome al Parco naturale regionale del Monte
San Bartolo. Le ultime propaggini dei vicini Appennini
la proteggono, in parte, dai venti provenienti da
ovest e nord-ovest. A partire dal 2005 la città
è stata premiata con la Bandiera Blu. Nell'
entroterra, sulla valle del fiume Foglia, è
presente una distesa pianeggiante ridotta, che a sua
volta si restringe in prossimità dell'appennino,
formando la Valle del Foglia. Pesaro è la città
natale del compositore Gioachino Rossini, di cui è
visitabile la casa-museo Rossini ed al quale sono
intitolati un frequentatissimo conservatorio e l'omonimo
teatro; inoltre, dal 1980, vi si svolge tutte le estati
il Rossini Opera Festival che richiama appassionati
della lirica da tutto il mondo. Dal 1965 si svolge
annualmente a Pesaro la Mostra del Nuovo Cinema, uno
dei più importanti festival cinematografici
italiani e tra le principali manifestazioni internazionali
dedicate al cinema sperimentale e di ricerca. Nel
2008 una comunità Rom proveniente dalla Romania
si è rifugiata nella città di Pesaro.
La comunità, seguita da organizzazioni per
i diritti umani, ha testimoniato davanti alla Commissione
europea la condizione di segregazione e persecuzione
in cui vivono i Rom in Italia. La TV di stato ungherese
e alcuni noti autori di documentari etnici hanno filmato
in alcune occasioni i Rom di Pesaro, quali rappresentanti
di un'etnia perseguitata a causa delle sue antiche
tradizioni anche in Romania e in altri Stati membri
dell'Ue. Portavoce della comunità era Nico
Grancea, incaricato dalle Istituzioni europee di monitorare
la condizione del popolo Rom in Italia. Nico Grancea
è tuttora membro del Gruppo EveryOne. In alcune
famiglie Rom rifugiatesi a Pesaro vivono i figli e
i nipoti dei pochi 'zingari' sopravvissuti allo Zigeunerlager
di Auschwitz-Birkenau. Fra di esse, la famiglia mista
ebrea-'zingara' Ciuraru, alcuni dei cui martiri sono
ricordati dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme. Il
Comune di Pesaro si impegnò, nell'estate 2008,
ad attuare un piano di inclusione sociale, con concessione
di alloggi da riattare (dietro regolare pagamento
di canone di affitto) e inserimento al lavoro. Purtroppo
tale piano è stato disatteso e, nonostante
la comunità rappresenti davanti all'Unione
europea, la testimonianza dell'emarginazione e della
persecuzione del popolo Rom in Italia, il 25 febbraio
2009 polizia locale e polizia di Stato, dietro denuncia
di occupazione abusiva di stabile, hanno allontanato
i suoi membri, effettuando un tentativo di togliere
ai genitori la potestà dei loro bambini. Le
madri Rom, con un'azione di grande coraggio, sono
fuggite verso la Romania, da dove hanno presentato
denuncia alla Corte Internazionale dell'Aja, alla
Commissione europea e al Comitato anti-discriminazione
delle Nazioni Unite per l'incredibile sequenza di
abusi subiti. Un film dedicato alla drammatica vicenda
della comunità Rom di Pesaro è in lavorazione
per una produzione ungherese-italia
DA
VEDERE
Il Palazzo Ducale, ora sede della Prefettura, fu fatto
erigere da Alessandro Sforza nella seconda metà
del XV secolo. La facciata è costituita da
un portico di sei arcate rette da pesanti pilastri
a bozze e di un piano superiore con cinque finestre
coronate di stemmi, festoni e putti. Il fianco destro
(l'unico fianco visibile), ha l'arco terminale del
portico gotico e, al piano superiore, due grandi finestre,
simili a quelle frontali ma prive di coronamento.
Recentemente restaurata (gennaio 2006) è la
Basilica Cattedrale, eretta su resti di un edificio
tardo-romano in età romanica. La facciata,
in stile romanico-gotico è incompiuta: ha un
semplice portale ogivale sovrastato da una fascia
di archetti. Assai interessante il patrimonio musivo,
anch'esso recentemente riportato all'originale splendore
Già adibita a carcere, la poderosa Rocca Costanza
è in attesa di nuova destinazione. Opera quattrocentesca
a pianta quadrata, rafforzata da torrioni cilindrici,
è cinta da un ampio fossato
A pochi metri dal Palazzo Ducale sorge la piccola
casa natale di Gioachino Rossini, fiancheggiata da
due tipiche botteghe del settecento. All'interno della
casa è stato realizzato un museo, Casa Rossini,
dedicato al compositore, consistente in una raccolta
di manifesti, stampe, ritratti. All'interno del museo
è conservata anche la sua spinetta
La Villa Imperiale, sul colle San Bartolo, edificata
nel XV secolo ed ampliata nel secolo successivo. Le
sale sono decorate da autori di notevole rilievo quali:
il Bronzino, Francesco Menzocchi, Raffaellino del
Colle.
Campana civica
Fontana del Porto "La Foglietta",
Fontana del Trebbio "Fonte Rossa",
Fontana dell'obelisco,
Fontana di Piazza del Popolo,
Ettore Ximenes, Monumento a Giuseppe Garibaldi (1891)
Ettore Ferrari, Monumento a Terenzio Mamiani (1896)
Monumento ai caduti della resistenza,
Porta Rimini - Mura roveresche,
Portale della casa di Pandolfo Collenuccio,
Portale della Chiesa del SS. Sacramento.
MUSEI
i musei civici, in piazzale Toschi-Mosca, comprendono
la Pinacoteca e il Museo delle ceramiche. La Pinacoteca
conserva anche la splendida Pala di Pesaro del Giambellino.
Interessanti il museo e la biblioteca Oliveriani,
che custodiscono preziose raccolte comprendendi, il
primo alcuni rarissimi pezzi archeologici, la seconda
- tra le più importanti delle Marche, libri,
manoscritti ed incunaboli di inestimabile valore.
Altri musei sono:
Casa Rossini
Museo del mare Washington Patrignani
Museo Morbidelli
Museo scientifico L. Guidi
Anfiteatro Borromeo
Oratorio del nome di Dio
Tempietto rossiniano
Museo delle testimonianze di vita rurale nella bassa
valle del Foglia
Registro storico Benelli
GASTRONOMIA
La provincia collinare e il mare che mitiga la temperatura
fanno di Pesaro un luogo ideale per la coltivazione
e la crescita di prodotti di grande qualità.
L'olio di oliva di Cartoceto, il formaggio di fossa,
il tartufo di Acqualagna e il Sangiovese dei colli
pesaresi sono alcune delle bontà che questa
terra offre.
ETIMOLOGIA,
ORIGINI E CENNI STORICI
Pesaro (o meglio Pisaurum dal nome latino del fiume
Foglia Pisaurus), fu fondata dai Romani nel 184 a.C.
come colonia sulla terra dei Piceni, il popolo che
viveva sul territorio marchigiano durante l'età
del ferro. Il più antico insediamento dell'area
di Pesaro è infatti il villaggio piceno di
Novilara, posto sul Colle Ardizio. Questo abitato
piceno è interessante perché è
uno dei più antichi e perché insieme
a Numana ed Ancona era tra i pochi posti nei pressi
del mare. Lo scalo portuale di Novilara utilizzava
la foce di un torrente. Nel IV secolo a.C., nel corso
delle invasione celtica della penisola italiana, i
Galli Senoni occuparono i territori settentrionali
dei Piceni, e dunque anche la zona di Pesaro. Quando
i Romani fondarono la colonia di Pisaurum, la parte
settentrionale delle Marche, denominata dai romani
ager Gallicus, era infatti abitata da una popolazione
frammista di Piceni e Celti. Fu successivamente colonizzata
nuovamente durante il secondo triumvirato da Ottaviano
e Marco Antonio, diventando durante l'Impero, città-fortezza
e centro economico posto sulla via Flaminia. Distrutta
da Vitige nel 539 d.C., venne ricostruita da Belisario
e occupata dal 545 al 553 dai Goti. Dopo la caduta
di Roma, Pesaro, con Rimini, Fano, Senigallia e Ancona,
divenne una delle città della Pentapoli, sotto
le strette dipendenze dell'Esarcato bizantino di Ravenna.
Ma poco dopo nel 752 fu presa dai Longobardi che la
tennero finché Pipino il Breve, re dei Franchi,
non la donò nel 774 allo Stato della Chiesa
dando inizio al plurisecolare dominio papale sulla
città. Tal dominio però fu solamente
nominale, poiché la città era governata
sin dall'età carolingia dal rappresentante
dell'Impero. Nella prima metà del XII secolo,
il fiorente Comune seguì le sorti delle parti
imperiali durante le imprese italiane di Federico
I del Sacro Romano Impero. Venne poi introdotto il
governo podestarile nel 1182, ma già alla fine
del secolo era soggetta come tutta la Marca anconitana
al potere feudale di Marquardo, vicario imperiale
che venne però sconfitto dall'esercito papale.
Nel XIII secolo, ristabilito il Comune, passò
per volere del papa Innocenzo III sotto il dominio
degli Estensi, dal 1210 al 1216. Per lungo tempo ghibellina,
durante il regno di Federico II del Sacro Romano Impero,
si ribellò all'Impero e aderì alla lega
delle città guelfe della Marca che si trovavano
in guerra nel 1259 con re Enzo. Nello stesso anno,
Pesaro fu costretta all'obbedienza da Manfredi di
Sicilia, ma alla sua morte nel 1266, tornò
alla Chiesa. Nel Rinascimento la città adriatica,
vide una successione di signorie: i Malatesta (1285-1445),
gli Sforza (1445-1512) il cui dominio fu interrotto
da Cesare Borgia dal 1500 al 1503 ed in seguito consegnata
da papa Giulio II ai Della Rovere (1513-1631) con
i quali era imparentato. Il periodo di maggior fervore
culturale fu durante il dominio dei Della Rovere,
che avevano scelto Pesaro come sede centrale del loro
Ducato. Nei primi anni del loro governo in città
sorgevano ovunque cantieri di nuovi palazzi pubblici
e privati, e venne iniziata la costruzione di una
nuova e più sicura cinta muraria, utile a difendersi
anche da repentini attacchi provenienti dal mare.
Alla morte di Francesco Maria II Della Rovere nel
1631, il Ducato tornò sotto dominio papale
che fece Pesaro sede cardinalizia. A quei tempi, la
città era molto piu piccola, la costa arrivava
all'attuale "piazzale Primo Maggio". Nel
1799, durante l'occupazione napoleonica, contadini
e sanfedisti presero d'assalto la città e la
rocca strappandola per qualche mese alla guarnigione.
L'11 settembre 1860, fu occupata dal generale Enrico
Cialdini e annessa allo Stato italiano.