Vimercate
è un comune della provincia di Monza e della
Brianza in Lombardia. È al centro del territorio
chiamato Vimercatese. Si trova nella pianura Padana,
al limite delle colline della Brianza, a nord est
di Milano, da cui dista 23 km. Dista inoltre: da Monza
8 km, da Bergamo 25 km, da Lecco 27 km. È bagnata
dal torrente Molgora che attraversa il suo territorio
da nord a sud. Vimercate è Medaglia d'argento
al Merito Civile con la seguente motivazione: «Centro
strategico della resistenza della Brianza orientale
partecipò coraggiosamente all'insurrezione
contro l'oppressore nazifascista. La popolazione,
aiutata da gruppi di partigiani, tra cui donne e giovani,
si contrappose ad ogni forma di prevaricazione e di
violenza, sopportando la perdita di numerose vite
umane. Nobile esempio di abnegazione e spirito patriottico.
1943/1945» (Vimercate, 24 aprile 2009).
ETIMOLOGIA
Il nome deriva dal latino Vicus Mercati ("borgo
del mercato"). Il luogo è in effetti sempre
stato centro di scambi commerciali e tuttora ospita
un frequentato mercato settimanale al dettaglio. Il
nome fu influenzato anche dal latino villa e fu chiamato
per un certo periodo Vilmercate.
MANIFESTAZIONI
Sagra di Sant'Antonio abate,si svolge nel mese di
gennaio ed ha il suo culmine il 17 con il tradizionale
falò, nel letto del torrente Molgora.
Fiera di Santo Stefano, patrono della città,
Il 3 agosto.
"Sagra della patata", a metà settembre
degli anni pari, nella frazione di Oreno. Vi si svolge
un corteo storico e una partita a dama con personaggi
in costumi duecenteschi
DA
VEDERE
Convento
di San Francesco (Casa Banfi)
La fondazione del convento di Vimercate si deve ai
Francescani del vicino monastero di Oreno nella seconda
metà del XI secolo. Gli edifici subirono poi
nel tempo diverse trasformazioni ed ampliamenti, tra
cui la dotazione, ad opera di '''Francesco Sforza'''
durante il suo soggiorno vimercatese nel 1450, di
una nuova cappella nella chiesa, dedicata a San Giovanni.
Soppresso dalla Repubblica Cisalpina nel 1798, il
convento venne in seguito acquistato dalla famiglia
Banfi ( Giuseppe Banfi, Podestà di Vimercate
), che ne è l'attuale proprietaria. Il complesso
conventuale è articolato intorno al chiostro,
ristrutturato nel XVI secolo e chiuso a sud dalla
chiesa; vi sono collegati inoltre altri edifici ad
uso residenziale e una interessante corte rustica,
con muro di cinta e portale verso la strada che risalgono
al XII-XIII secolo. La chiesa, a navata unica con
tre altari, edificata alla fine del XIII secolo, vide
un primo intervento di ristrutturazione a metà
del XV secolo. L'edificio venne quindi allungato alla
fine del Seicento e dotato di una nuova facciata di
mattoni a vista nel Settecento. Nel convento rimangono
interessanti dipinti. Un affresco, ancora bizantineggiante,
del quarto decennio del XIV secolo, rappresentante
la Madonna della Misericordia, mentre sulle pareti
del campanile della ex chiesa sono presenti parti
superstiti di un ciclo trecentesco di vasto respiro,
illustrante scene della vita di Cristo e immagini
di devozione. L'affresco della Crocefissione e Santi
del 1354 è l'unico presente nel convento di
San Francesco di cui si conosca la datazione precisa.
Si presenta ora diviso in due parti: a destra la Crocefissione,
con al centro il crocifisso e ai lati la Vergine e
San Giovanni Evangelista; sulla parte sinistra sono
invece raffigurati due santi: San Giovanni dei Pellegrini
e Santa Francesca Romana. Le due scene sono separate
da una sottile colonna tortile policroma. L'opera,
una bella composizione caratterizzata da disegno fermo
e sapiente uso del colore, è una prova della
diffusione dell'arte giottesca in tutta la Lombardia
nella prima metà del Trecento.
Palazzo
Trotti
Palazzo Trotti, esempio di "villa di delizia"
in Brianza, fu residenza dal XVI secolo dei conti
Borella, antichi feudatari di Vimercate, passata quindi
insieme al feudo alla famiglia Trotti, dai quali prende
il nome, ed è attuale sede del municipio. Presenta
un anonimo prospetto ottocentesco su piazza Unità
d'Italia, ma ospita all'interno affreschi barocchi.
Gli affreschi sono stati realizzati in tutte le sale
quattro scene situate nella fascia alta e sulle intere
pareti della sala "Cleopatra". Molte sale
presentano soffitti dipinti. Le tre sale centrali
del piano terreno ("Ercole", "Cleopatra",
"Semiramide") e una sala del primo piano
("Minerva"), furono affrescate da un anonimo
pittore del primo Settecento, ancora legato alla pittura
accademica seicentesca. La sala di Bacco è
opera di Carlo Donelli detto il Vimercati; fu dipinta
poco dopo le prime quattro sale e presenta una pittura
più decisa e ariosa. Le sale più importanti
sono però quelle dipinte nella seconda metà
del Settecento da Giuseppe Antonio Felice Orelli,
grande interprete del barocchetto lombardo che si
dimostra in grado di articolare il racconto in modo
arioso e teatrale.
Villa
Sottocasa
Altro esempio di "villa di delizia" neoclassica,
fu costruita negli ultimi decenni del XVIII secolo.
La struttura è ad U, con ampio cortile d'onore
affacciato sulla centrale via Vittorio Emanuele II.
La facciata anteriore è di stampo neoclassico,
semplice e sobria; la fascia marcapiano, le lesene
binate e il timpano evidenziano la zona centrale.
Le ali laterali sono, come di norma nelle ville neoclassiche
brianzole, di altezza dimezzata rispetto al corpo
principale.
La facciata posteriore verso il giardino è
più elaborata di quella anteriore: presenta
infatti una balaustra con vasi sulla sommità,
cornici e timpani alle finestre, fasce verticali a
sottolineare la parte centrale. Il grande parco fu
sistemato nel XIX secolo secondo la moda del giardino
all'inglese, con architetture curiose: una torre neogotica,
una Kafehaus, costruzione nel parco dove i nobili
si recavano a bere il caffè, le serre. Attraverso
un portone sormontato da una pensilina si accede all'interno.
L'atrio d'ingresso presenta pianta quadrata con iscritto
uno spazio circolare delimitato da colonne neoclassiche
e sormontato da cupola. Decorano l'ambiente statue
di un Satiro danzante e di una Venere , oltre a bassorilievi
con putti; a metà dello scalone è collocata
una copia dell' Apollo del Belvedere dei Musei Vaticani.
Le sale interne, riccamente decorate, presentano affreschi,
lampadari in cristallo, fregi e pavimenti originali.
La cappella privata, dedicata all' Assunzione della
Vergine, ha una grata grazie alla quale anche i contafini
potevano assistere alle funzioni religiose. Come pala
d'altare è collocata una tela con l'Immacolata
(1705), opera di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino.
Tra i dipinti ospitati nella villa, sono presenti
due ritratti ottocenteschi di Mosè Bianchi
oltre a un ritratto equestre di Eleuterio Pagliano.
La facciata posteriore verso il giardino è
più elaborata di quella anteriore: presenta
infatti una balaustra con vasi sulla sommità,
cornici e timpani alle finestre, fasce verticali a
sottolineare la parte centrale. Sul lato nord della
villa sono presenti le scuderie e un maneggio coperto,
in stile neogotico, edificato intorno agli anni Ottanta
dell'Ottocento. Dagli anni sessanta del Novecento
gran parte del parco è proprietà del
comune e aperta al pubblico. Nel 2001 il comune ha
acquistato l'intera villa compresa la restante parte
del parco. L'edificio ospita il Museo del territorio
vimercatese, che espone reperti archeologici, opere
d'arte, documenti e immagini del territorio compreso
tra Monza e Trezzo sull'Adda. La villa è accessibile
al pubblico durante le numerose mostre organizzate
lungo l'arco dell'anno e durante la manifestazione
Ville Aperte.
Ponte
San Rocco
Fondato sui resti di un preesistente "ponte romano
del III secolo, nel XII secolo gli venne sovrapposta
una porta difensiva, quella occidentale, citata per
la prima volta nel 1153 come "Porta de Moriano"
e più bassa della struttura attuale. Nel XIV
secolo fu eretta la porta orientale e sopraelevata
quella verso il borgo, portando il complesso vicino
all'aspetto attuale. Nel corso dell'Ottocento venne
interrata l'ultima arcata orientale, mentre il ponte
divenne oggetto di stampe e illustrazioni: da questo
periodo l'immagine del ponte fu simbolo di Vimercate.
La torre ovest, verso il centro cittadino, è
di pianta trapezoidale e deriva dalla somma di due
diversi interventi. Il più antico è
costituito dalla porta-torre della fine del XII secolo,
con portale concluso da due archi, uno in pietra e
l'altro in mattoni. I resti dell'antica porta sono
ancora perfettamente conservate e visibili nella parte
inferiore, dove su tutti e tre i lati si notano i
merli alla guelfa, in laterizio, della Porta de Moriano.
Sull'arco in pietra è scolpita una piccola
protome umana ad occhi sbarrati, della fine del XII
secolo. Questa prima porta venne sopraelevata nella
seconda metà del Trecento per svolgere un ruolo
difensivo, garantito dai due ordini di feritoie e
dagli archi pensili sulla sommità, dai quali
era possibile calare liquidi bollenti addosso agli
eserciti attaccanti. La torre orientale, a pianta
rettangolare, venne eretta nella seconda metà
del XIV secolo. Le forme attuali della parete centrale,
in mattoni e completamente prive di aperture, derivano
da interventi del tardo Cinquecento. Le due pareti
laterali invece presentano la stessa muratura della
parte alta dell'altra torre, vale a dire corsi di
mattoni alternati a ciottoli di fiume, sulle quali
sono presenti quattro feritoie. Il Ponte di San Rocco,
unico esempio lombardo di ponte fortificato medioevale,
ha acquistato nel tempo una forte valenza simbolica
e storica, come provato dal fatto che si tratta dell'unica
porta d'accesso al borgo, a differenza delle altre,
non abbattuta nell'Ottocento.
DA
VEDERE INOLTRE ...
Collegiata prepositurale plebana di Santo Stefano
Santuario della Beata Vergine del Rosario
Chiesetta di Sant'Antonio
Villa Gallarati Scotti nella frazione di Oreno, ristrutturata
in stile neoclassico da Simone Cantoni.
Casino di caccia Borromeo
Chiesetta rurale di Santa Maria Assunta
Le Morti di Ruginello (in milanese i mort de rusnell):
due sculture, rappresentanti due interi scheletri,
poste ai lati della strada che conduce all'ingresso
del cimitero della medesima località.
Quartiere Torri Bianche, quartiere direzionale e commerciale
che sorge in una posizione strategica rispetto alle
grandi arterie di comunicazione, collegato direttamente
a Milano dalla Tangenziale Est - Vimercate Sud (preesistente
alla costruzione del centro).