Valera Fratta (Valera in dialetto
lodigiano) è un comune della provincia di Lodi
in Lombardia.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino vallis, valle, con l'aggiunta del
suffisso -aria, nel senso di luogo avvallato. La specifica
deriva dal latino fracta, ossia bosco (luogo boscoso),
il termine latino facta però deriva dal verbo
frangere, ossia abbattere, quindi fratta può
essere inteso anche come luogo disboscato. In un senso
o nell'altro, il termine indica la presenza di un
bosco.
ORIGINI E CENNI STORICI
Insediamenti umani furono nella zona oggi conosciuta
come Valera fin dall'antichità e sicuramente
in epoca romana, dove vi si trovava una grande villa
rustica, una fattoria, a cui era annessa sicuramente
una necropoli. La prima attestazione del nome di Valera
in un documento ufficiale, tuttavia, risale al 1209:
“Case et res territorie in locis et fundis vico
Vigonzoni, Lambro et Valaria” (case e cose del
territorio nei luoghi e fondi dei paesi di Vigonzone,
Castel Lambro e Valera Fratta). In tutta questa fase
medievale, ma in pratica in tutta la sua storia, Valera
appartiene al circondario del Lodigiano, seguendone
spesso le vicende storiche. Così, nell'alto
Medioevo si costituisce un principio di abitato attorno
alla chiesa di San Zenone, che aveva alle spalle il
cimitero. Il cambio di passo per Valera arriva però
negli anni ottanta del secolo XII. I monaci cistercensi
di Chiaravalle acquistano tra il 1170 circa e il 1200
una serie di terreni in parte a pascolo e in parte
boschivi nella zona a sud di qualche centinaio di
metri rispetto all'insediamento esistente. Qui, in
corrispondenza delle attuali cascine Castello e Casone,
fondano una propria grangia, una cascina ampia e dotata
di diversi servizi, gestita direttamente dai monaci
con l'aiuto di alcune persone non ecclesiastici. Nasce
quindi la distinzione tra Valera Nova o Fratta, con
cui si identifica la grangia e le abitazioni attorno,
e il più antico insediamento di Valera Zucca
o Vetula, vecchia. L'unificazione delle due Valere
avviene dal punto di vista ecclesiastico a partire
dalla metà del Cinquecento, quando fu riconosciuta
per tutti gli abitanti l'appartenenza alla parrocchia
di San Zenone. Ancora con i censimenti austriaci della
prima metà del Settecento, però, si
considerava Valera Fratta, dove vivevano 440 anime,
e la frazione di Valera Zucca, 215 anime. L'unità
d'Italia nel 1861 portò poi i cambiamenti amministrativi
che, sviluppandosi secondo le vicende comuni a tutta
la storia moderna d'Italia, unificazione, prima guerra
mondiale, fascismo e seconda guerra mondiale, condusse
poi alla Valera Fratta del dopoguerra. Nel dopoguerra
Valera ha vissuto tutte le fasi di ristrutturazione
della società italiana, dal boom alla crisi
energetica, dallo svuotamento delle campagne, al tempo
della Milano da bere, dal grande boom di Internet
alla crisi di questi ultimi anni. Nel 1951 gli abitanti
registrati al censimento furono 859, ma dieci anni
dopo erano già 716, poi solo 687 nel culmine
dell'industrializzazione nel 1971. La campagna aveva
segnato il passo fino ad allora, ma nel decennio successivo
se lo stava già riprendendo con una nuova volontà
di espansione urbanistica che portò a 801 abitanti
nel 1981, 931 dieci anni dopo e 1208 nel 2001. Negli
ultimissimi anni gli abitanti di Valera sono stabili
attorno ai 1600. Gli anni dell'ultimo mandato amministrativo
sono stati segnati da alcuni importanti interventi.
Tra tutti, quelli che cambieranno per sempre il volto
di Valera sono la copertura della Roggia Grande Bolognini
su via Milano e la realizzazione della nuova tangenziale,
una variante alla ex strada statale 412 della Val
Tidone che taglia fuori il centro abitato. Inoltre
sono state poste le basi per il miglioramento dell'offerta
formativa: i due plessi scolastici attigui della scuola
materna e dell'elementare sono stati ampliati con
nuove e più grandi aule e quindi unificati
attraverso un corpo edificato che funziona come mensa
a servizio di entrambi. Il municipio infine cambia
aspetto con un intervento di sistemazione atteso da
anni che migliora gli uffici comunali e l'accoglienza
per i cittadini, nuove sala giunta e sala consiglio.