Seregno
Lombardia

MAPPA INTERATTIVA

Seregno è una città della Lombardia occidentale, compresa nella provincia di Monza e della Brianza. Seregno si trova nella parte meridionale della Brianza, nell'alta pianura lombarda (quota 222 m s.l.m.) a breve distanza dalle prime colline moreniche brianzole (che si ritrovano nei territori dei comuni confinanti di Albiate, Carate Brianza, Meda e Mariano Comense) e in vista delle Prealpi lombarde (Grigna, Grignetta e Resegone). Seregno dista 23 km da Milano, in direzione nord, e 12 da Monza, in direzione nordovest. Il territorio comunale è interamente pianeggiante ed estesamente urbanizzato, con l'eccezione di alcune aree periferiche oggi sottoposte a vincolo (parco della Brianza centrale); le aree edificate della città si estendono in molti casi fino ai limiti comunali, formando un continuum urbano con i Comuni limitrofi. Non esistono corsi d'acqua nel territorio comunale; i più vicini sono il Lambro ad est (in territorio di Carate Brianza e Albiate) e il torrente Tarò a Meda. Il Parco 2 giugno si presenta come un grande parco cittadino (oltre 50 ha) dove sono state realizzate piste ciclopedonali, orti urbani e zone ricreative con tavoli di legno e giochi per bambini. Vi si alternano campi coltivati ed aree boschive, sia di tipo spontaneo che di impianto artificiale, dove recentemente è stato avvistato il gufo comune (Asio otus), a dimostrazione del fatto che la tutela delle aree verdi contribuisca alla protezione e alla diffusione della fauna selvatica. L’area del Meredo si è preservata grazie al fatto di trovarsi incuneata tra due linee ferroviarie (la Seregno-Saronno-Novara e la Milano-Chiasso). Il Parco agricolo (oltre 70 ha), oggetto di piantumazioni di nuove superfici boscate, è occupato prevalentemente da campi e boschetti lineari di robinie e sambuchi e risulta fruibile grazie alle vecchie strade vicinali, ora trasformate in piste ciclo-pedonali con fondo in calcestre. Rilevante un esemplare isolato di farnia di grandi dimensioni, vicino a un piccolo bosco di carpini, nei pressi del quartiere Ceredo. Più frammentarie e meno preservate le rimanenti aree del parco, situate soprattutto a nord (zona Orcelletto e via Briantina) e a est (zona Dosso) della città. Zone comunque importanti per la presenza, aldilà del confine comunale, di ampie aree libere nei comuni di Carate Brianza, Albiate, Sovico, Macherio e Lissone che potrebbero essere inglobate nel PLIS e garantire un collegamento con il Parco Valle del Lambro.

ETIMOLOGIA
Secondo alcuni il nome deriva dall'aggettivo latino siligineus che si riferisce a siligo (grano), forse per la presenza in zona di un campo coltivato a cereali. Secondo altri deriva dal nome latino di persona Serenius.

DA VEDERE
All'interno del territorio del Comune esistono alcuni parchi di un certo rilievo, che si sommano alle piccolissime aree a verde sparse all'interno del tessuto urbano. Di notevole interesse botanico è il parco XXV Aprile, situato in centro, aperto al pubblico nel 1979 dall'esproprio di un giardino privato, che presenta alberi secolari di numerose essenze. Il Comune di Seregno, all’inizio del 2001, ha istituito il Parco locale di interesse sovracomunale Brianza Centrale, con lo scopo di "definire una salvaguardia attiva del territorio inedificato... impedire processi di saldatura con i comuni contermini… contribuire ad una politica più generale di salvaguardia di spazi verdi alla grande scala in un luogo strategico di incontro, al centro di un sistema che comprende alcuni grandi parchi di interesse regionale (Groane, Alta Valle del Lambro, Brughiera Briantea)". Attualmente il PLIS Brianza Centrale occupa una superficie di 385 ettari a corona della città e risulta limitato al comune di Seregno. Nella parte occidentale esistono due grandi aree fruibili dalla popolazione: il "parco 2 giugno" alla Porada e il Parco agricolo del Meredo.

Villa Odescalchi
Chiamata anche villa Odescalchi-Silva, si trova nella zona centrale della città, in piazza Italia, affacciandosi a sud sulla zona verde del parco "XXV aprile". Le prime citazioni storiche relative alla villa risalgono alla seconda metà del XVI secolo, quando era di proprietà del generale Giorgio Manriquez; subì, nella prima metà del seicento, alcuni interventi che le diedero l'assetto attuale. La villa è attualmente proprietà privata.

Palazzo Landriani Caponaghi
Si trova nel centro storico, fra la piazza della Libertà e la piazza Risorgimento. L'edificio risale alla fine del XV secolo e venne successivamente ristrutturato nel secolo successivo. Il palazzo subì importanti danneggiamenti durante la seconda guerra mondiale; al giorno d'oggi rimangono, dell'edificio originario, solo parte della facciata, il cortile d'onore e le sale affrescate al primo piano. Già sede comunale, ha subito una recente ristrutturazione partita nel 2001. Nella piazza antistante il palazzo si trova una fontana (copia di una fontana analoga che si trovava a Bellinzona nel canton Ticino) nota nel passato come funtana del magnabagaj (fontana del mangiabambini) dal momento che portava come ornamento un biscione, simbolo visconteo; rimosso durante una delle ristrutturazioni della piazza, venne successivamente reinstallato.

Torre del Barbarossa
La Torre del Barbarossa è una torre campanaria situata nel centro storico cittadino, accanto all'abside dell'antica chiesa di San Vittore demolita prima della costruzione della Basilica di San Giuseppe; viene detta "del Barbarossa" dal momento che la leggenda (derivante forse dal suo stile guelfo) vuole che sia stata fatta costruire dall'imperatore Federico II detto Barbarossa per scopi di protezione del territorio brianteo.
In realtà sembra che la Torre del Barbarossa fosse il campanile della chiesa di San Vittore, la più antica di Seregno, costruita con uno stile romanico-gotico e attestata dalla fine del duecento. La prima testimonianza scritta dell'esistenza della Torre, tuttavia, risale al 1567. Nel XV secolo subì degli interventi ad opera di Francesco Sforza, durante la guerra per la conquista del potere a Milano. La Torre del Barbarossa conteneva infatti uno dei campanoni di Brianza, utilizzati per la comunicazione di messaggi di emergenza ad altri campanili di tutto il territorio brianzolo.
La Torre del Barbarossa è dotata di nove campane, che vengono utilizzate per concerti.

Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe
La basilica è la chiesa più importante della città ed è situata nel pieno centro cittadino. Le sue origini risalgono alla seconda metà del secolo XVIII, ai tempi della dominazione austriaca, quando il governo, d'accordo con l'allora cardinale di Milano Giuseppe Pozzobonelli, decise l'abbattimento delle due chiese parrocchiali preesistenti (San Vittore e Sant'Ambrogio) e l'erezione di un'unica chiesa parrocchiale da dedicare a San Giuseppe.
La nuova chiesa fu inaugurata nel 1781, dopo dodici anni di lavori e l'abbandono del primo progetto ad opera dell'architetto Ermenegildo Pini. Nel settembre del 1881, quando Seregno era sede del patriarca Paolo Angelo Ballerini, la chiesa ricevette la dedicazione, mentre nel marzo del 1925 venne elevata alla dignità di collegiata. L'11 maggio del 1981, due secoli dopo la sua inaugurazione, la collegiata di San Giuseppe veniva elevata alla dignità di basilica romana minore da parte di Papa Giovanni Paolo II, che la visitò due anni dopo durante una sua visita a Seregno.

Santuario della Madonna di Santa Valeria
l santuario è costruito in stile neogotico, a croce latina con tre navate; la superficie totale è di circa 1.000 metri quadrati. È situato nell'omonimo quartiere, in fondo ad un viale alberato che prende proprio il nome di viale Santuario. Sul sito è attestata da vari documenti la presenza di luoghi dedicati al culto fin dal XII secolo, sebbene i riferimenti siano piuttosto nebulosi e difficilmente interpretabili. In seguito ad una sua visita nel 1579, Carlo Borromeo, allora vescovo di Milano, riferì di un piccolo santuario ormai diroccato, tanto che ne ordinò la demolizione che venne tuttavia effettuata solo nel 1650 allorquando si iniziò la costruzione di un nuovo santuario, che venne inaugurato solo tre anni più tardi. Il XIX secolo vide una serie di interventi volti al miglioramento e all'abbellimento del santuario: nel 1806 venne dotato di un nuovo organo; nel 1839 vennero realizzati degli importanti affreschi, mentre nel 1841 venne rinnovato l'altare della cappella maggiore. Nel 1862 o nel 1865 l'edificio venne ampliato, con la costruzione di una cappelletta laterale dedicata ai santi Vitale e Valeria. Già verso la fine del secolo si fece strada l'idea di un ampliamento del santuario, considerato il sempre elevato afflusso di fedeli. Già nel 1888 Luigi Mantegazza redasse una bozza di progetto di ingrandimento; nel 1906 il cardinal Ferrari approvava una commissione incaricata di studiare un progetto in questo senso, ma l'allontanamento di mons. Minoretti da Seregno ne bloccò nuovamente la prosecuzione; una terza proposta, elaborata nel 1919 da Ambrogio Silva, non trovò seguito; finalmente, nel 1922, l'ing. Spirito Maria Chiappetta venne incaricato di mettere a punto il progetto definitivo. Il 1º ottobre di quell'anno venne posta la prima pietra ad opera di mons. Minoretti; il 29 settembre 1930 avvenne la consacrazione ad opera del cardinale Ildefonso Schuster. Risale al 1965, infine, la costruzione e l'inaugurazione del campanile, che con 81 metri di altezza è fra i più alti d'Italia.
L'imponente torre contiene un possente concerto di 6 campane in scala di la bemolle2 maggiore, fuso nel 1965 dalla fonderia Carlo Ottolina che aveva sede proprio a Seregno.

Abbazia dei Monaci Olivetani di San Benedetto
La storia dell'abbazia di san Benedetto dei monaci benedettini di Monte Oliveto inizia nel 1884, quando venne invitato a Seregno il primo monaco olivetano. Il terreno dove oggi sorge l'abbazia venne acquistato nel 1886; subito dopo venne iniziata la costruzione della chiesa, che venne poi completata nel maggio 1892. La chiesa venne consacrata il 23 ottobre 1895 dal cardinale Andrea Ferrari, allora arcivescovo di Milano. L'edificio verrà poi ampliato nel 1931 su disegno dell'architetto Ottavio Cabiati.

Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano
L'Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano è situato all'incrocio tra le vie Cavour e San Rocco; accanto ad esso sorge il complesso dell'oratorio e l'omonimo teatro, uno dei più importanti di Seregno. È la chiesa più antica della città, dal momento che risale al 1577; la sua costruzione fu decisa dal cardinale Carlo Borromeo, all'epoca arcivescovo di Milano, come segno tangibile della devozione dei seregnesi per i santi Rocco e Sebastiano, invocati durante l'epidemia di peste del 1576. La chiesa assunse l'aspetto attuale solo nel 1601, con la costruzione del campanile; all'interno, conserva affreschi ad opera del pittore Gabrio Bossi. In tempi molto più recenti, la chiesa subì dei restauri nel 1997, sotto la direzione dell'architetto Pierfranco Bagarotti.


ORIGINI E CENNI STORICI
Un'eventuale origine romana di Seregno è stata dibattuta, anche considerando l'intensa impronta che Roma lasciò nella zona fin dai tempi della conquista avvenuta nel corso del II secolo a.C. e alla luce dei ritrovamenti, in territorio seregnese, di alcuni manufatti romani (una piccola urna cineraria, una moneta coniata sotto Lucio Vero, tracce di acciottolato romano o di centuriazione delle campagne circostanti) tuttavia, data la mancanza di riscontri in merito, si tende ad escludere quest'ipotesi e a datare l'origine della città all'età tardo-antica o all'alto medioevo. Il primo documento che citi Seregno risale al 1087: è un atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti alla canonica di Sant’Ambrogio di Milano, da cui si attendeva aiuto e protezione. Si può tuttavia ipotizzare l'esistenza di un centro del villaggio attivo già in età romana ma le notizie sono lacunose, e non esistono documenti certi. I documenti di questo secolo e del successivo si riferiscono a Seregno con il termine di locus, definendolo così come un insediamento agricolo analogo alla grande maggioranza degli insediamenti della zona. Il locus di Seregno, in quel tempo, era come molti altri abitati posto sotto qualche autorità superiore, che nel caso di Seregno poteva essere la Chiesa o la Città di Milano. Nell'aprile 1138, il locus di Serennio passò dall'autorità religiosa e politica del monastero di San Simpliciano a Milano a quella del monastero di San Vittore a Meda (oggi villa Antona Traversi). Una cronaca dei primi anni del XIII secolo (precisamente del 12 ottobre 1206) cita Seregno come un borgo, indicando in questo modo un certo sviluppo demografico ed economico dell'insediamento e la formazione di un embrione di ceto imprenditoriale composto da artigiani, mercanti e proprietari terrieri. Più tardi, nel corso del XIII secolo, Seregno si viene a trovare sotto la contemporanea influenza del monastero di San Vittore di Meda e del potente Ducato di Milano, che si manifestava in una serie di espropri e successive restituzioni di terre, come accaduto per le terre situate nell'odierno quartiere del Ceredo. Il borgo entra inoltre nelle lotte di potere che, in quel periodo, opponevano i Della Torre ai Visconti. Negli anni fra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo la contesa per il possesso della signoria di Milano volge a favore dei Visconti, dapprima con Ottone, poi, definitivamente, con Matteo I. In questo periodo il borgo di Seregno era diviso in una parte alta e una parte bassa, nelle quali sorgevano due chiese, una per parte, dedicate rispettivamente a San Vittore e a Sant'Ambrogio. Questa situazione, prolungatasi nei secoli, avrebbe condotto ad una sostanziale separazione di natura sociale e culturale, oltre che fiscale, che sarebbe stata risolta con metodi spicci solo nel '700 con la demolizione di entrambe le chiese e la loro sostituzione con un'unica chiesa (attuale basilica di San Giuseppe) che unificasse i cittadini seregnesi.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 39.206 (M 18.829, F 20.377)
Densità per Kmq: 3.013,5

CAP 20038
Prefisso Telefonico 0362
Codice Istat 108039
Codice Catastale I625

Denominazione Abitanti seregnesi
Santo Patrono Santa Valeria
Festa Patronale ultimo lunedì di aprile

Numero Famiglie 15.022
Numero Abitazioni 15.735


Il Comune di Seregno fa parte di:
Regione Agraria n. 3 - Pianura di Seveso
Associazione Italiana Città Ciclabili
Polo Culturale Valle del Seveso

Comuni Confinanti
Albiate, Cabiate (CO), Carate Brianza, Cesano Maderno, Desio, Giussano, Lissone, Mariano Comense (CO), Meda, Seveso

Chiese e altri edifici religiosi seregnesi
Abbazia di San Benedetto.

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Primo Levi Seregno - ICTGS - Istituto Scolastico Statale Linguistico e Geometri - Seregno (MB)
ELLE-VI - Istituto Professionale per la moda - Seregno (MB)
Centro di formazione Sandro Pertini - Seregno (MB)
SADUN - Seregno (MB)
CBM - C.B.M. - centro brianza macero - Seregno (MB)
ISGMD - ISTITUTO SUPERIORE GRAFICA MODA DESIGN - LECCO (LC)