Scanzorosciate
Lombardia

Scanzorosciate è un comune in provincia di Bergamo. Situato sulle prime propaggini collinari delle Orobie, dista 7 km dal capoluogo orobico. Nato nel 1927 in seguito alla fusione dei comuni di Scanzo e Rosciate, comprende sul proprio territorio cinque frazioni, legate ognuna ad una diversa parrocchia: Scanzo, Rosciate, Negrone, Tribulina e Gavarno Vescovado. Lo sviluppo urbanistico del territorio avvenne per progressivo ampliamento di nuclei abitativi separati, nati ed accresciutisi intorno alle grandi proprietà terriere ed alle chiese. Non restano purtroppo che pochi ruderi dell'antica pieve di S.Giovanni, presso la quale dovettero spostarsi i monaci di San Pantaleone, quando questa divenne parrocchia.

DA VEDERE
Numerose ville costellano i colli di Scanzorosciate: la più significativa è Villa Vitalba-Masciandri-Daina, in località Celinate, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, che possiede un lungo viale alberato di cipressi, con un grande giardino all'italiana. Di pregevole fattura sono anche Villa Poli-Vertova, con una pianta strutturale ad U, Villa Brentani, Villa Brena, Villa Colleoni, Villa Zanchi-Vestoni, Villa Savoldi-Nassa e la villa natale di Alberico da Rosciate, che possiede dipinti di Antonio Cifrondi risalenti al 1712. Particolare interesse destano anche gli edifici sacri: la chiesa parrocchiale di Scanzo, dedicata a San Pietro ed edificata nel 1938, conserva dipinti di Palma il Vecchio e di Francesco Zucco. Ad essa attigua si trova la vecchia chiesa parrocchiale, con al proprio interno affreschi di Vincenzo Angelo Orelli, una scultura di Andrea Fantoni ed una pala di Enea Salmeggia, detto il Talpino.
La chiesa di Rosciate è del XIX secolo e, dedicata a Santa Maria Assunta, possiede affreschi del Cifrondi. Nei pressi della parrocchiale rimangono, un poco dannegggiate, alcune meridiane. La costruzione attuale dela parrocchiale di Negrone, intitolata a San Pantaleone, risale al XIII-XIV secolo. Nata come luogo di eremitaggio durante il VI secolo, possiede un porticato esterno, un' abside con numerosi affreschi di Francesco Zucco ed è dotata di una grande torre campanaria. Questa originariamente era adibita a torre-rifugio appartenente al primitivo romitaggio, sovente utilizzata anche dalla popolazione. Vi si possono trovare anche dipinti del Talpino e parecchie tele che raccontano la vita del santo a cui la struttura è dedicata. Gli affreschi più antichi, oggi alla sinistra dell'altare maggiore, erano parte dell'antico sacellum del romito primitivo, e sono venuti alla luce durante i lavori per l'ampliamento della chiesa. La frazione Negrone inoltre si compone di diversi nuclei, tra cui Monte Negrone, Terzago, Fogarolo, San Pantaleone e Celinate.

ORIGINI E CENNI STORICI
Il paese possiede origini romane: lo testimonia il nome, derivante dal gentilizio latino Scantius (poi traslato in Scanze) e Roscius, ovvero il nome di una gens romana, che ebbe in Quintus Roscius l'elemento di maggior spicco. Si pensa che la fondazione sia da collegarsi alla vicinanza al confine dell'impero, che ai tempi di Augusto, pare passasse lungo le pendici del Monte Misma. In conseguenza di ciò venne qui probabilmente stanziata una guarnigione, ed in seguito arrivarono i coloni. Dopo il periodo di dominazione dell'impero romano, il paese subì numerose invasioni barbariche. A quel periodo risale una necropoli, comprendente circa 400 salme, rinvenuta nel 1976. Il medioevo fu un periodo di particolare importanza per il paese, che si trovò in una posizione strategica, alle porte della città di Bergamo e lungo una delle principali direttrici viarie dell'epoca. Testimoni di questo periodo sono le fortificazioni ed i castelli presenti sia a Scanzo che a Rosciate, di cui oggi non resta molto. Di grande importanza strategica fu soprattutto la fortificazione della Bastia, sul monte omonimo. Nei secoli successivi, tra il XVII ed il XVIII secolo il paese conobbe un periodo di prosperità, con le famiglie più in vista impegnate nella costruzione di fastose ville sui colli circostanti al paese. Il paese negli ultimi decenni ha acquisito una sempre maggiore importanza anche al di fuori dei confini provinciali. Questo è dovuto alle numerose aziende produttrici di vino che hanno promosso e valorizzato in modo sempre maggiore i propri vigneti dove viene prodotto il Moscato di Scanzo ed il Moscato passito. A tal riguardo il Comune di Scanzorosciate, unitamente ad altre realtà, ha isituito un'associazione denominata Strada del moscato di Scanzo, volta a valorizzare ulteriormente le bellezze naturalistiche, artistiche ed eno-gastronomiche del paese. Numerose sono anche le aziende agrituristiche che offrono degustazioni di prodotti tipici bergamaschi.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente: 8.714 (M 4.295, F 4.419)
Densità per Kmq: 808,3
Numero Famiglie 3.126
Numero Abitazioni 3.324

Denominazione degli abitanti: scanzorosciatesi

CAP: 24020
Prefisso Telefonico: 035
Codice Istat: 016194
Codice Catastale: I506

Il Comune di Scanzorosciate fa parte di:
Associazione Nazionale Città del Vino

Comuni Confinanti:
Cenate Sopra, Cenate Sotto, Gorle, Nembro, Pedrengo, Pradalunga, Ranica, Torre de' Roveri, Villa di Serio.

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LINEART - SCANZOROSCIATE (BG)
POLYNT - SCANZOROSCIATE (BG)
ISTITUTO MUSICALE GAETANO DONIZETTI - BERGAMO - BG
AMIACQUE srl - Milano
AZIENDA AGRICOLA LA BRUGHERATA - SOCIETA' AGRICOLA LA BRUGHERATA - SCANZOROSCIATE (BG)
AIAB LOMBARDIA - MILANO - MI