San
Benedetto Po è un comune di 7.476 abitanti
della provincia di Mantova. Le
origini di San Benedetto Po sono antichissime con
rinvenimenti abitativi che risalgono al IV sec. d.C.;
la toponomastica si riferisce all'omonima abbazia
benedettina fondata dalla famiglia della contessa
Matilde di Canossa intorno alla quale sorse il paese
(1077). Qui ci troviamo in piene "Terre Matildiche",
dal nome dalla contessa stessa, importante figura
nella lotta tra papato e impero che con la sua presenza
contribuì ad un periodo di benessere e cultura
per la zona. Visitiamo la Basilica di S. Benedetto
che vanta numerosi affreschi (importante quello del
Correggio nel Refettorio) e opere di artisti che soggiornarono
tra il '400 e il '700; qui troviamo la tomba di Matilde
di Canossa e il Museo della Cultura Popolare Padana
con una grande collezione di oggetti della tradizione
popolare e culturale dell'area a sud del Po. Numerose
le corti monastiche della zona (S. Biagio, Mirasole,
Bugno Martino, Bardella tra le tante) e la chiesa
romanica di S. Maria di Valverde (XI° sec.).
APPROFONDIMENTO STORICO
La storia di San Benedetto Po è legata inscindibilmente
con la nascita, la vita, lo sviluppo e la soppressione
napoleonica dell'abbazia del Polirone, uno dei siti
cluniacensi più importanti tra i più
di mille che sorsero nell'Europa medievale. Il monastero
fu fondato da Tedaldo di Canossa nel 1007. La famiglia
dei Canossa fu artefice del suo sviluppo con donazioni
di terreni. Particolari attenzioni vennero da Matilde,
che alla sua morte avvenuta nel 1115, volle esservi
sepolta. In vita donò l'abbazia del Polirone
al Papa che lo affidò a Ugo di Cluny. Nel 1634
Urbano VIII ne comprò i resti mortali affinché
fossero tumulati in San Pietro dove ancora oggi si
trova all'interno di un mausoleo disegnato dal Bernini.
Nel corso dei secoli, periodi di decadenza si alternano
con momenti di rinnovato splendore. Dal 1420 su impulso
dei Gonzaga, il Polirone passò alla congregazione
di S. Giustina di Padova che portò, tra gli
altri, Giulio Romano a partecipare ai lavori di ristrutturazione
della Basilica di San Benedetto. L'attività
del monastero continuerà fino a quando Napoleone
il 9 marzo 1797 ne decise la soppressione.