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Sabbioneta
è un comune della provincia di Mantova in Lombardia.
È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio
dell'umanità dall'UNESCO.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino tabulo, onis, ossia sabbione o dal
termine dialettale sabbion con l'aggiunta del suffisso
-eta che ha valore collettivo.
PATRIMONIO DELL'UMANITA'
Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita
assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità
da parte dell'UNESCO per la sua eccezionalità
di città di fondazione costruita in poco più
di trent'anni per volontà del principe Vespasiano
I Gonzaga. Secondo l'UNESCO Sabbioneta rappresenta
un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali
su come vada progettata una città ideale. Le
vicissitudini accorse immediatamente alla morte di
Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione
del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa
un secolo, nonché il dominio austriaco e poi
napoleonico, privarono la città di importanti
edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune
esterne al circuito murario. Spoliazioni e confische,
in primis la deportazione della collezione antiquaria
all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano
e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale
nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi
arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico,
promosso e riqualificato negli ultimi 25 anni grazie
ad una politica di recupero e valorizzazione.
Chiesa dell'Incoronata, del
1590 che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
Chiesa parrocchiale, del 1580.
Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate
dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli
Antichi.
Chiesa di Santa Maria Assunta.
Teatro Olimpico.
Cinta muraria.
ORIGINI E CENNI STORICI
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna
tra il 1554/1556 e il 1591, anno della sua morte,
nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio,
nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana,
occupava una posizione strategica nel cuore della
Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta
doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza
del suo circuito murario la rendevano sicuramente,
a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della
Lombardia di dominio spagnolo. Sabbioneta fu soprattutto
la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi
stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto
in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato
di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato
dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano,
e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio
della casata Farnese, solidale e amica dello stesso
Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta
era principalmente concentrato alla propaggine orientale
della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato
crocevia sia per i traffici commerciali nel medio
corso del Po, sia per le comunicazioni tra la piana
bresciana e l'Emilia. Il periodo più prospero
nella storia della città fu negli anni della
sua riedificazione, sotto il dominio del principe
Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
La cittadina, costruita in base ai principi umanistici
della città ideale, ospita al suo interno diversi
monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande,
residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione
dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico
(1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primo edificio
teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente
per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor
Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi
antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo
Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente
riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino
Campi e dalla sua équipe di collaboratori,
le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la
Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non
più abitato da una comunità, con le
sue attività di stampa, fondate nel 1567 da
Tobias Foa. Nel territorio sono da segnalare la chiesa
di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali
progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita
dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della
Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso
al convento dei Cappuccini.
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Popolazione
Residente 4.357 (M 2.145, F 2.212)
Densità per Kmq: 116,5
Superficie: 37,41 Kmq
CAP 46018
Prefisso Telefonico 0375
Codice Istat 020054
Codice Catastale H652
Denominazione Abitanti
sabbionetani
Santo Patrono San Sebastiano
Festa Patronale 20 gennaio
I Patroni
I Santi protettori delle frazioni sono: San Giorgio
per Breda Cisoni, Sant'Antonio Abate per Villa
Pasquali, San Girolamo Dottore per Ponteterra
e San Sebastiano per Sabbioneta.
Il Comune di Sabbioneta
fa parte di:
Associazione Itinerari Gonzagheschi
Località e Frazioni
di Sabbioneta
Ponteterra, Vigoreto, Cà d'Amici, Cantonazzo,
Colombare, Borgofreddo, Dossi, Mezzana San Remigio,
Mezzana Sant'Antonio, Viazzola, Villa Pasquali,
Villa Sacca, Breda Cisoni, Lago I, Ronchi, Sabbioncelli,
Cà de Cessi, Commessaggio Inferiore, Cantonazzo
Foà
Comuni Confinanti
Casalmaggiore (CR), Commessaggio, Rivarolo del
Re ed Uniti (CR), Spineda (CR), Viadana. |
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