Retorbido
è un comune della provincia di Pavia in Lombardia.
Si trova nell'Oltrepò Pavese, presso lo sbocco
in pianura della valle Staffora. Il comune è
parte in collina, parte in pianura.
ETIMOLGIA
Il nome deriva dal dialetto rturbi, letteralmente
"rio torbido", a causa della vicinanza di
acque solforose e salsoiodiche.
MANIFESTAZIONI
Durante la "sagra del Polentone" che si
svolge da quasi un secolo nella seconda domenica di
marzo, si assiste alla messa in scena del dialogo
scherzoso fra Bertoldo e Re Alboino sulla politica
attuale. Vengono poi distribuiti gratuitamente polenta
e salamini a tutti i presenti.
ORIGINI E CENNI STORICI
Nel 972 ne venne confermato il possesso al monastero
di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, cui era stato
donato dal re Liutprando; apparteneva alla contea
di Tortona, ma nel 1164 entrò nei domini di
Pavia, sotto la quale fu sede di podesteria. Aggregato
successivamente al feudo di Voghera, assegnato nel
1412 ai Beccaria del ramo di Robecco e poi ai Dal
Verme, fu staccato da Voghera passando ai Riario insieme
a Fortunago e infine ai Beccaria di Montebello, estinti
nel 1629. Il feudo di Retorbido, staccato da Montebello,
fu allora venduto ai Corti di Pavia, cui rimase fino
all'abolizione del feudalesimo. Nel 1818 a Retorbido
fu unito il soppresso comune di Murisasco, noto fin
dal 1153 e già appartenente al feudo di Mondondone
(Codevilla). A tale comune era già stato aggregato
nel 1175 il comune di Garlassolo, anch'esso già
parte del feudo di Mondondone (tale comune comprendeva
solo parte dell'abitato di Garlassolo, per il resto
frazione di Mondondone e ora Codevilla). Fin dall'epoca
umanistica si ritiene che Retorbido corrisponda all'antica
città ligure di Litubium. L'ipotesi è
suggestiva ma manca ancora una prova definitiva, in
particolare per l'assenza di reperti romani che possano
provare una permanenza di Litubium dall'epoca preromana
al medioevo, quando appaiono le prime testimonianze
riferibili a Retorbido. Il torrente Rile attraversava
fino al XIX secolo l'abitato, che era in costante
pericolo per le sue piene (nel 1815 una di esse aveva
ucciso diverse persone). Fin da allora si pensò
di deviarlo fuori dell'abitato, e l'opera (dopo una
ulteriore nefasta alluvione nel 1863) fu finalmente
compiuta nel 1894, su progetto degli ingegneri Meardi
e Garrone.