Pavìa
è una città della Lombardia, capoluogo della
provincia omonima. Si trova sul fiume Ticino,
un poco a nord dalla confluenza nel Po, a
35 km a sud di Milano. La fondazione risale
all'epoca romana con il nome di Ticinum. Fu
capitale del regno longobardo. Dal Medioevo
è sede di una delle più antiche università
italiane. La città era fortificata fino al
1872, quando i bastioni sono stati trasformati
in viali e giardini pubblici; gran parte delle
mura, però, sopravvisse fino al 1901, quando
fu abbattuta per costruire i viali di circonvallazione.
Città dalle antiche origini, offre diversi
spunti culturali e turistici. In particolare,
sono da visitare, fra gli altri, il Museo
situato nel Castello Visconteo, San Pietro
in Ciel d'Oro, la Pinacoteca Malaspina, il
Duomo, San Michele Maggiore, San Teodoro ed
il famoso Ponte Coperto sul Ticino, oltre
che il Palazzo Bottigella. A pochi chilometri
dalla città è situata la Certosa di Pavia.
Pavia è il capoluogo di una fertile provincia
dedicata soprattutto all'agricoltura (produzione
di vino, riso e cereali). Poche sono le industrie;
le principali attività della città sono l'Università
e il Policlinico San Matteo. Pavia è una delle
tappe importanti sulla via Francigena, cammino
di pellegrinaggio per Roma.
ETIMOLOGIA
Il nome "Papia" deriva verosimilmente da un
nome di gens romana, per esempio Papilia,
e vorrebbe dunque dire "terra della gens Papilia".
Qualcuno ritiene che il nome derivi invece
dal greco Papìas ("custode del palazzo"),
nome che sarebbe stato dato da soldati bizantini
venuti a combattere i Goti con riferimento
a un palazzo di Teodorico, ma è ipotesi poco
probabile.
Ticinum deriva dal fiume Ticino, ed è di etimologia
incerta.
AREE
VERDI
Area Vul: zona che costeggia la riva destra
del Ticino, nei pressi del Ponte Coperto
Parco della Vernavola: grande parco a nord
della città, con piste ciclabili, stagni,
cascine, oasi faunistiche, percorso dalla
Roggia Vernavola
Bosco della Sora: costeggiando il Ticino,
a Nord Ovest (Parco del Ticino)
Bosco Negri: lungo il torrente Gravellone
(a sud della città), fa parte del Parco del
Ticino
Giardini del Castello: piccolo parco, attrezzato
con area giochi per bambini e ragazzi
Giardini Malaspina: unici giardini pubblici
nel centro storico della città (piazza Petrarca),
sede di concerti ed eventi culturali.
IL
DUOMO
Il
Duomo di Pavia è un'imponente costruzione
con pianta a croce greca. Il cantiere per
la cattedrale fu aperto nel 1488 su ordine
del vescovo Ascanio Maria Sforza Visconti:
la struttura rimase per secoli incompleta,
fino al 1898, quando la facciata e la cupola
furono completate secondo il progetto originale
di Giovanni Antonio Amadeo. La cupola centrale,
a pianta ottagonale, con un'altezza di 97
metri, una luce di 34 ed un peso nell'ordine
delle 20 mila tonnellate, è la terza in Italia
per dimensioni (ma non per altezza), sorpassata
soltanto da San Pietro e dalla cattedrale
di Firenze. A fianco del Duomo era situata
la Torre Civica, di cui si ha menzione fin
dal 1330, ulteriormente innalzata nel 1583
da Pellegrino Tibaldi e crollata il 17 marzo
1989.
CASTELLO
VISCONTEO
Il Castello di Pavia fu costruito nel 1360
da Galeazzo II Visconti. Il parco del castello
si estendeva originariamente per una decina
di chilometri, fino alla Certosa di Pavia;
oggi parte del territorio del parco è ancora
presente, ma non più collegato al castello,
e chiamato Parco della Vernavola. Il castello
ospita la civica Pinacoteca Malaspina.
SAN
PIETRO IN CIEL D'ORO
Le origini della chiesa di San Pietro in Ciel
d'Oro sono da ricercarsi all'inizio del VI
secolo, tuttavia la costruzione moderna risale
al 1132. La facciata, la cupola e il pavimento
a mosaico sono simili a San Michele Maggiore,
senza però le caratteristiche sculture. San
Pietro in Ciel d'Oro, che insieme a San Michele
è la più spaziosa tra le basiliche romaniche
pavesi, si distingue comunque dall'altra costruzione
per l'uso intensivo del cotto in luogo dell'arenaria,
per la facciata visibilmente asimmetrica dotata
di un solo portale, e internamente per l'assenza
dei matronei e per il transetto più corto,
non sporgente dalla pianta rettangolare del
tempio. L'esterno è decorato con piastrelle
di maiolica. All'interno, murata nell'ultimo
pilastro della navata destra, si trova la
tomba del re longobardo Liutprando (m. 744),
le cui ossa furono ritrovate nel 1896. Nella
chiesa sono anche conservate le reliquie di
Sant'Agostino, portate qui da Liutprando dalla
Sardegna. Le reliquie del Santo sono conservate
nella famosa Arca di Sant'Agostino, la cui
mole marmorea è visibile sull'altar maggiore.
L'Arca fu realizzata dai Maestri Campionesi
nel 1362 ed è ornata da almeno 150 tra statue
e bassorilievi. La chiesa è nominata anche
da Dante Alighieri, che, nel X canto del Paradiso
(nella Divina Commedia), riporta questi versi:
Lo corpo ond'ella fu cacciata giace / giuso
in Ciel d'Auro, ed essa da martiro / e da
essilio venne in questa pace; ci si riferisce
all'anima di Severino Boezio, un Romano consigliere
del re ostrogoto Teodorico, fatto da questi
giustiziare per questioni religiose. Anche
il corpo di Severino Boezio è conservato infatti
nella Basilica, e precisamente nella cripta.
Vedi sito della Basilica.
SANTA
MARIA DEL CARMINE
La chiesa di Santa Maria del Carmine (nella
foto) è uno dei più noti esempi di architettura
gotica a mattoni nel nord Italia. La costruzione
del grandioso edificio iniziò tra il 1370
ed il 1390, per giungere a compimento, con
la facciata, dopo circa un secolo. È, dopo
la Cattedrale, la più vasta chiesa della città,
con un perimetro rettangolare di metri 80
x 40, entro il quale trova posto una ardita
struttura a croce latina a tre navate affiancate
da cappelle. La facciata è caratteristica
per il grande rosone e le sette guglie. L'elegante
campanile, alto oltre settanta metri, è considerato
il maggiore e il più bello della città.
CERTOSA
DI PAVIA
La
Certosa di Pavia è un magnifico complesso
di edifici e giardini, comprendente il monastero,
con la chiesa e i chiostri, dei frati certosini.
È situato a circa 8 km a nord di Pavia. La
sua costruzione fu voluta da Gian Galeazzo
Visconti e, iniziata nel 1396, continuò con
continue aggiunte e nuove decorazioni, fino
al XVIII secolo. Il monastero è ancora utilizzato
dai monaci ed è comunque aperto quotidianamente
alle visite.
BASILICA
DI SAN MICHELE MAGGIORE
La basilica di San Michele Maggiore è il più
famoso ed importante monumento religioso medievale
della città. Capolavoro dello stile romanico
lombardo, la chiesa raccoglie numerose testimonianze
del periodo in cui Pavia era la capitale del
regno italico. Una prima chiesa di San Michele
fu costruita originariamente nel periodo longobardo
(a questo periodo risale la parte inferiore
del campanile), ma fu distrutta da un incendio
nel 1004; la costruzione attuale iniziò verso
la fine del XI secolo (a cui risalgono la
cripta, il coro e i transetti) e fu completata
nel 1155. La basilica di San Michele è considerata
il prototipo delle numerose chiese medievali
pavesi: tuttavia, San Michele si discosta
dalle altre chiese cittadine per l'utilizzo
estensivo, sia per la struttura sia per le
decorazioni, della fragile pietra arenaria
in luogo del cotto, e anche per la particolare
conformazione architettonica, che prevede
una pianta a croce latina con un transetto
eccezionalmente sviluppato, dotato di una
propria facciata sul lato settentrionale,
di una propria finta abside nel lato opposto
e di una volta a botte sostanzialmente diversa
dalle volte a crociera delle restanti parti
della chiesa: quasi una seconda chiesa compenetrata
a quella principale. La basilica ospitò nei
secoli fastose cerimonie ed incoronazioni;
tra queste si cita l'incoronazione di Federico
I Barbarossa, nel 1155.
PONTE
COPERTO
Il centro storico cittadino è situato sulla
riva sinistra del Ticino, mentre sulla riva
destra è Borgo Ticino, quartiere che era originariamente
fuori dalle mura periferiche della città.
Il centro storico e Borgo Ticino erano collegati
dal Ponte Coperto (detto anche Ponte Vecchio),
datato 1351-1354, che fu distrutto durante
la seconda guerra mondiale dagli abitanti
del Borgo Ticino, in seguito ai continui bombardamenti
alleati che continuavano a colpire il Borgo
in luogo del ponte. Una copia del ponte è
stata costruita nel dopoguerra a poca distanza
dal sito originario.
PIAZZA
DELLA VITTORIA
L'ampia piazza centrale della città, Piazza
della Vittoria, anticamente Piazza Grande,
ha una forma stretta e lunga. Nei sotterranei
della Piazza si estende un grande mercato
coperto, costruito nel 1958. Un altro mercato
coperto, ma non sotterraneo, si trova poco
lontano; si tratta del mercato di Piazza Arnaboldi,
ospitato in un cortile aperto al pubblico
e coperto da una cupola in ferro, del 1882.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il primo insediamento nell'area di Pavia si
deve ad antiche popolazioni della Gallia transpadana,
forse i Levi, i Marici o gli Insubri. La fondazione
della città si deve probabilmente ai Romani,
a cui si deve la pianta della città, rimasta
intatta fino ad oggi, a castrum (accampamento
militare) romano; la città aveva il nome di
Ticinum. Saccheggiata più volte dai Barbari,
venne conquistata dai Longobardi nel 572 che
ne fecero la capitale del loro regno, con
il nome di Papia, da cui il nome moderno.
Il dominio longobardo durò per due secoli,
fino al 774 quando venne riconquistata da
Carlo Magno. Fu ancora importante durante
il periodo carolingio: nella chiesa di San
Michele Maggiore a Pavia, Berengario del Friuli
e i suoi successori fino a Berengario II e
Adalberto II, furono incoronati Re d'Italia.
Nel Medioevo la città perse di importanza
dal punto di vista politico e fu infine annessa
dal 1360 al Ducato di Milano, sotto il dominio
della famiglia Visconti. Nel Cinquecento,
famosa è la battaglia di Pavia, tra i Francesi
e gli Imperiali, vinta da questi ultimi, perché
il capitano di ventura forlivese Cesare Hercolani,
ferendo il cavallo del re Francesco I di Francia,
ne permise la cattura, meritandosi il soprannome
di vincitore di Pavia e la gratitudine dell'imperatore
Carlo V d'Asburgo. Legata a questa vicenda
è la storia della "Zuppa alla pavese", semplice
zuppa con pane secco, uova, formaggio e burro
cucinata da una contadina al re appena fatto
prigioniero. Si racconta che al re piacque
così tanto da farla inserire nel menù di corte
con il nome di "soupe à la pavoise". Dall'inizio
del XVIII secolo fino alla metà del XIX secolo
la città fu sotto la dominazione straniera,
alternata, di spagnoli, francesi e austriaci.
Divenne nel 1859 parte del Regno di Sardegna
(futuro Regno d'Italia) insieme al resto della
Lombardia.
FRAZIONI
L'attuale comune di Pavia si venne formando
nei secoli scorsi attraverso l'aggregazione
di diversi comuni. Fino al 1883 esistette
un comune dei Corpi Santi di Pavia (CC D036)
che raggruppava le cascine e i sobborghi della
città appena fuori dalle mura. Le località
meno prossime al centro appartenevano a tre
delle entità amministrative in cui era diviso
il Pavese, cioè il Parco Visconteo, la Campagna
Sottana e la Campagna Soprana.
Mirabello (CC F237) era il principale centro
del Parco Vecchio e sede del Capitano del
Parco. Il Parco Vecchio era la parte più antica
del vastissimo parco dei Visconti, che congiungeva
il Castello di Pavia alla Certosa; anche dopo
la caduta degli Sforza e la rovina del Parco,
esso sopravvisse come entità amministrativa
autonoma. Nel XVIII secolo a Mirabello è unito
il comune di Torre Pescarina, e nel 1841 il
comune di Cantugno. Nel 1863 prende il nome
di Mirabello ed Uniti di Pavia. Nel 1883 alcune
frazioni (Scala, Torretta ecc.) vengono unite
a Pavia. Nel 1939 il comune viene soppresso
e unito a Pavia e in parte a San Genesio ed
Uniti.
Cantugno, noto fin dal XII secolo, faceva
parte del Parco Vecchio. Nel XVIII secolo
gli furono uniti alcuni piccoli comuni del
Parco Vecchio: Torre del Gallo, Cornaiano,
Restellone e Le Due Porte. Nel 1841 il comune
è soppresso e aggregato a Mirabello.
Cassine Sirigari (CC C031) (Cassinino) e Villalunga
(CC L962), noti fin dal XV secolo, facevano
parte della Campagna Soprana di Pavia. Nel
1871 i due comuni furono soppressi e uniti
a Torre del Mangano, ma quando a sua volta
questo comune andò a formare Certosa di Pavia,
le due località furono incluse nel comune
di Pavia (1929).
Molinazzo, comune della Campagna Soprana cui
nel XVIII secolo era stato aggregato il comune
di Cittadella, fu soppresso nel 1841 e unito
a Villalunga.
Fossarmato (CC D743) appare nel XII secolo
come Fossam de Armatis. Faceva parte della
Campagna Sottana di Pavia. Nel XVIII secolo
gli fu aggregato il comune di Bompiumazzo,
nel 1871 il comune di Ca' della Terra e nel
1872 quello di Prado; nel 1883 gli viene unito
l'ex comune di Ca' de' Tedioli, già unito
ai Corpi Santi di Pavia. Nel 1939 il comune
di Fossarmato è soppresso e unito a Pavia,
e in parte a Cura Carpignano.
Ca' della Terra (CC B330) e Prado (CC G971),
noti fin dal XV secolo, appartennero alla
Campagna Sottana. Nel XVIII a Ca' della Terra
fu unito il comune di Ca' de' Levrieri; furono
soppressi rispettivamente nel 1871 e 1872
e uniti a Fossarmato.
Ca' de' Tedioli (CC B340), comune della Campagna
Sottana, nel XVIII secolo assorbì gli ex comuni
di Pelissera e Santa Croce. Nel 1870 fu soppresso
e unito ai Corpi Santi di Pavia, da cui fu
staccato nel 1883 (quando detto comune fu
abolito) e unito a Fossarmato.
MUSEI
Museo di Geologia e Paleontologia
Museo di Mineralogia e Petrografia
Musei Civici del Castello Visconteo
Museo per la Storia dell'Università di Pavia
EDIFICI
STORICI
Castello Visconteo
STRUTTURE
VERDI
Orto Botanico Università di Pavia
EDIFICI
RELIGIOSI
Santuario Santa Maria delle Grazie - Salesiani
Santuario di San Pietro in Ciel d'Oro - Frati
Agostiniani
TEATRI
Teatro del Quartiere scala
Teatro Fraschini
Teatro Castello Polisala
IMPIANTI
SPORTIVI
Stadio Comunale Fortunati