Ponteranica
Lombardia

Ponteranica è un comune della provincia di Bergamo situato ai piedi del monte Maresana e bagnato dal torrente Morla e dista circa 4 chilometri dal capoluogo orobico.

ETIMOLOGIA
E' un composto di ponte e del nome di luogo Ranica, attestato come Larianca o Laranica e può essere interpretato come una formazione aggettivale con il suffisso -anicus, -anica, dal personale latino Hilarius.

DA VEDERE
Molto importante è la chiesa dei Santi Vincenzo e Alessandro. Risalente al XV secolo e soggetta a successive modifiche, presenta la facciata realizzata in pietra a vista, decorazioni varie con vetrate a mosaico di recente esecuzione. Costituita da un'unica navata, presenta numerose opere, tra le quali spicca il Polittico di Ponteranica di Lorenzo Lotto. Eseguito per un altare compreso nella cappella maggiore, comprende immagini sacre tra cui il famoso Angelo annunciante, preso come immagine-simbolo di mostre pittoriche riguardanti l’autore, e personaggi sacri quali i santi Pietro e Paolo, il Cristo, la Vergine e san Giovanni Battista. Poco distante si trovano il Battistero (XVIII secolo) ed il vecchio oratorio dei Disciplini, risalente alla prima metà del XVIII secolo ed ora conosciuto come chiesa di San Pantaleone, in cui sono racchiusi numerosi ex voto. Negli immediati paraggi si trova anche la chiesa di San Rocco, anch’essa risalente al quattrocento e ristrutturata due secoli più tardi, in cui si possono notare resti di affreschi medievali. In posizione più elevata, da cui si gode di una buona visuale, si trovano i resti del castello della Moretta, complesso risalente al XV secolo che tuttavia non presenta un buono stato di conservazione, al pari della torre attigua. Meritano menzione anche il piccolo borgo di Rosciano, nel quale spicca la piccola chiesetta risalente al XV secolo con numerosi affreschi, il Romitorio della Maresana del XVII secolo, la Grotta della Madonna di Lourdes e la chiesa agreste dei morti, in località Ramera.

ORIGINI E CENNI STORICI
Poche sono le notizie inerenti alla storia del borgo nei periodi antecedenti al Medioevo: si sa che il territorio comunale fu inserito nella corte regia della Morla, istituita dai Longobardi, e che il toponimo inizialmente era menzionato come Poltraniga, poi traslato in Poltranica. L’origine etimologica non è chiara, anche se c’è chi ipotizza possa essere collegata al paese di Ranica, diviso territorialmente dal colle Maresana. Ponteranica ha invece condiviso spesso il proprio destino politico ed amministrativo con il vicino paese di Sorisole, con il quale si trovava inserito già nella corte regia della Morla di epoca longobarda. Il periodo successivo fu caratterizzato dallo sviluppo del feudalesimo che, inserito nel contesto del Sacro Romano Impero, vide i due borghi finire in gestione alla diocesi di Bergamo prima, ed ai monaci della valle di Astino poi. Ed è a quel periodo che risalgono i primi documenti che attestano l’esistenza del borgo: nel XII secolo vengono infatti citati i nomi di Ponteranica e della contrada Prato della Rovere (oggi Petos). Quell’epoca si caratterizzò per i violenti scontri tra guelfi e ghibellini, che non risparmiarono nemmeno il borgo di Ponteranica. Di fazione guelfa, rivestì un ruolo di primissimo piano nello scenario delle lotte nella provincia bergamasca. Questo costrinse il paese a dotarsi di numerose fortificazioni intorno al nucleo abitativo, la principale delle quali si trovava nella parte alta del borgo e, comprendente un castello con torri e bastioni, era conosciuta con il nome di Castello della Moretta. Le cronache del tempo ci raccontano numerosi fatti di sangue, incendi e distruzioni negli ultimi anni del XIV secolo, con attacchi e rappresaglie a cui pone momentaneamente fine l’intervento di Gian Galeazzo Visconti. La tregua durò poco, tanto che già nel 1404 i ghibellini della città di Bergamo attaccarono Sorisole e Ponteranica, distruggendo torri difensivi e causando più di trecento morti. La situazione si ribaltò due decenni più tardi con l’arrivo della Repubblica di Venezia che appoggiava la fazione guelfa. La Serenissima emanò una serie di privilegi ed agevolazioni per Ponteranica e Sorisole, che si erano apertamente schierate a favore della dominazione veneta durante le lotte che questa combatté contro il Ducato di Milano sostenuto dai ghibellini. Seguirono quindi secoli socialmente e politicamente tranquilli, con l’agricoltura motore trainante dell’economia dell’intera zona, considerata fiscalmente terra separata e quindi non soggetta a dazi ed imposizioni fiscali. Nei secoli successivi non si verificarono eventi di particolare rilievo per Ponteranica, che seguì le sorti del resto della provincia bergamasca. Nel settembre 2009 il sindaco Cristiano Simone Aldegani (Lega Nord) ha deciso di rimuovere la targa che intitolava la biblioteca comunale a Peppino Impastato, barbaramente ucciso dalla mafia di Cinisi (PA) il 9 maggio 1978 per intitolarla al sacerdote di Ponteranica Giancarlo Baggi. Interpellato in proposito dal programma televisivo Le Iene (puntata del 6 ottobre 2009) ha ribattuto che "La Lega è un partito territoriale" e che pertanto ha operato la propria scelta ispirandosi a detto criterio.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 6.825 (M 3.380, F 3.445)
Densità per Kmq: 815,4
Superficie: 8,37 Kmq

CAP 24010
Prefisso Telefonico 035
Codice Istat 016169
Codice Catastale G853

Denominazione Abitanti ponteranichesi
Santo Patrono Sant'Alessandro
Festa Patronale 26 agosto

Il Comune di Ponteranica fa parte di:
Parco dei Colli di Bergamo

Località e Frazioni di Ponteranica
località: Ponteranica Alta, Castello, Rosciano, Costa Garatti, Pasinetti;
nuclei abitativi: Campasso, Fustina, Petos, Pontesecco, Ramera, Valbona

Comuni Confinanti
Alzano Lombardo, Bergamo, Ranica, Sorisole, Torre Boldone

Riepilogo edifici religiosi
Chiesetta di San Gerolamo Emiliani (in località Costa Garatti)
Chiesetta dei Morti di Petòs
Chiesa di San Rocco (in località Castello della Moretta)
Chiesa della Trasfigurazione (in località Rosciano)
Chiesa dei Disciplini (in località Ponteranica Alta).

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