Ponte
San Pietro è un comune della provincia di Bergamo,
in Lombardia. Ponte San Pietro sorge sulle rive del
fiume Brembo, che divide il paese in due zone ben
distinte. Distante circa 7 chilometri dal capoluogo,
viene considerato il primo paese provenendo da Bergamo
dell'area chiamata Isola, zona geografica comprendente
21 comuni suddivisa dalle acque dei due principali
fiumi, Adda e Brembo, e dalla netta divisione delle
valli e montagne orobiche antistanti. A Ponte San
Pietro è attiva una stazione meteo gestita
in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.
La breve distanza dal capoluogo ha fatto sì
che Ponte San Pietro diventasse punto di transito
e zona di mercato per il commercio per tutta l'Isola.
Molte aziende hanno scelto quindi di insediarsi in
Ponte San Pietro sin dai primi anni del Novecento.
A differenza di altri paesi limitrofi, gli abitanti
di Ponte San Pietro non potevano permettersi di vivere
di agricoltura: il paese, nato in un avvallamento
naturale del fiume Brembo, non permetteva di avere
grossi appezzamenti di terreno ad uso agricolo. Pertanto
il paese ha cambiato sin dalla seconda guerra mondiale
trasformando i pochi campi coltivati in aree commerciali
e residenziali, grazie e soprattutto ai servizi forniti
dal capoluogo (mobilità con treni ed autobus,
servizi ospedalieri e sanitari, svariati uffici pubblici).
Oggi il paese prevalentemente vive di commercio e
produzione tessile e metallurgica. Ponte San Pietro
è situato lungo la SS 342, nota come "Briantea"
che collega la città di Bergamo con Como. Il
Comune di Ponte San Pietro è servito dall'Azienda
di Trasporto pubblico di Bergamo (ATB) grazie alla
linea 8 che collega il comune al capoluogo. Ponte
San Pietro è servita dalla stazione ferroviaria
omonima, situata sulle linee Bergamo-Lecco e Bergamo-Carnate.
ETIMOLOGIA
E' un composto di "ponte" e di "San
Pietro" (Santi Pietro e Paolo sono i patroni
del paese).
DA
VEDERE
La festa patronale cade il 29 giugno, in memoria dei
Santi Pietro e Paolo. In tale occasione vengono proposte
le giostre, feste in piazza e fuochi d'artificio.
Inoltre il 6 gennaio ogni anno si festeggia l'arrivo
dell'anno nuovo con altri spettacoli pirotecnici sparati
direttamente sul "Famedio", una imponente
scalinata con annesso Parco delle Rimembranze in memoria
delle vittime della guerra. Esistono poi altre manifestazioni
minori, spesso di un solo quartiere specifico (ad
esempio: Sant'Anna - 26 luglio) o organizzati dalla
Chiesa o l'oratorio del paese. Nel periodo natalizio
Ponte San Pietro si distingue per la costruzione di
un presepio di vaste dimensioni sul greto del fiume,
creato dagli Amici del Presepio, o per una raccolta
di diorami (presepi classici e scene della vita e
passione di Cristo) mostrati nella chiesa vecchia.
Tali presepi sono opera di scultori provenienti da
qualsiasi parte del mondo, e tale occasione richiama
molti visitatori ogni anno.
MANIFESTAZIONI
Ogni anno si tiene Cioccolandia, un punto di ritrovo
per gli amanti del cioccolato della zona con mostre,
laboratori e vari stand.
Ogni anno, nelle tre settimane tra la fine di maggio
e l'inizio di giugno nei week-end, l'Oratorio Beato
Giovanni XXIII di Ponte organizza la Festa dell'Oratorio,
con il servizio ristorante e pizzeria, con i gonfiabili
per i più piccini e una pesca di beneficenza
con tantissimi premi
BRIOLO
Briolo è un quartiere del comune di Ponte San
Pietro localizzato nella parte nord-est del paese.
Fino all'anno 2004 contava una densità abitativa
di circa 1000 persone ed era separato dal paese da
una piccola area verde incolta. Da questo periodo
il parco è stato sostituito per intero con
nuove costruzioni che hanno elevato la demografia
del quartiere a circa 2000 persone.
Sul suo territorio si contano due piccole chiese con
due storie completamente differenti. San Marco, la
più piccola, era in origine una piccola cappella
immersa nei campi nella quale, in tempi antichi, venivano
sepolte le vittime delle grandi infezioni di peste.
Gran parte degli affreschi di questa cappella sono
dedicati al tema della Danza macabra. Dagli anni ottanta
questa è stata recuperata dal locale distaccamento
del Corpo Alpini, che effettuandone una ristrutturazione
ed un ampliamento, l'hanno resa alla comunità
come una vera e propria casa di culto. Il 25 aprile
di ogni anno, festa del patrono a cui è dedicata,
viene effettuata una celebrazione alla presenza dei
rappresentanti del Corpo Alpini, ormai indissolubilmente
legati a questo luogo di culto.
La seconda chiesa, offerta al culto di San Michele
Arcangelo, si trova incastonata nel più vecchio
casolare di Briolo, il quale risale ai primi dell'Ottocento,
quando tutto il quartiere non era che una grande distesa
di campi. La celebrazione del patrono in questa chiesa,
il 29 settembre, è il fulcro di due settimane
di feste che si svolgono per le vie del quartiere,
coinvolgendo tutti i suoi abitanti.
Briolo è confinante a nord col comune di Valbrembo,
ad ovest, separato dal fiume Brembo, col comune di
Brembate di Sopra e ad est con il comune di Mozzo.
VILLAGGIO
SANTA MARIA
Altro quartiere del comune è il Villaggio Santa
Maria. Originariamente sorto come centro abitativo
per gli operai della vicina industria Aeronautica
Caproni (non a caso, originariamente era detto "Villaggio
Caproni") mantiene ancora oggi le caratteristiche
viuzze strette e perpendicolari, con villette a schiera
a due piani, identiche fra loro (anche se oggi questa
caratteristica si è in buona parte persa, per
via dei molti lavori privati di ristrutturazione ed
ampliamento).
LOCATE
BERGAMASCO
Locate Bergamasco è una frazione di Ponte San
Pietro. In origine Locate era stato dichiarato comune
della provincia di Bergamo. Il suo territorio comprendeva
i territori di Sottoriva, le aree circostanti all'attuale
ospedale (comunemente chiamato "clinica")
e la frazione Villaggio Santa Maria. Anche la stazione
ferroviaria faceva parte del territorio di Locate.
Nel 1863 prese il nome di Locate Bergamasco. Nel 1927
Locate Bergamasco con tutti i suoi territori venne
accorpato al comune di Ponte San Pietro.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Si ritiene che il nome prenda origine dalla presenza
di un piccolo ponte sul Brembo e dell'annessa piccola
chiesa dedicata a San Pietro nel 881, tramite una
scrittura notarile riportante "Basilica Sancti
Petri sita ad pontem Brembi". Ponte San Pietro,
sin dalle origini, restava comunque una zona di passaggio
in un punto del letto del Brembo difficile da attraversare
in barca: pertanto solo 200 anni dopo incominciarono
i primi insediamenti da una parte del fiume (S. Petri
de là) all'altra (S. Petri de za). Manfredino
De' Melioratis, negli ultimi anni del XIII secolo,
costruì un castello nell'attuale centro storico,
insediamento poi distrutto dai veneti agli inizi del
Settecento. Parte dei materiali demoliti furono riutilizzati
per erigere sulla primissima chiesetta campestre,
quella che dal popolo sarà sempre ricordata
come "Chiesa vecchia". Questa chiesa ha
permesso di ricostruire alcune vicende storiche del
paese, avendo conservato per secoli alcuni scritti
e sepolture soprattutto nel periodo della peste. Sempre
nel Settecento a Sottoriva di Locate frazione di Locate
fu eretta la Villa Mapelli Mozzi, una residenza di
stile neoclassico molto simile alla più famosa
Villa Reale di Monza; venne ampliata nella sua attuale
forma (il cantiere per la costruzione era pienamente
attivo e perciò il progetto completamente definito)
nel 1773 (il Conte Enrico Mozzi "alzava"),
antecedentemente, quindi, alla Villa Reale di Monza.
All'interno si possono ammirare decorazioni ad affresco
di Vincenzo Angelo Orelli, ad esempio l'Homo faber
suae fortunae, e di Paolo Vincenzo Bonomini. Nel 1934
fu invece completata, in un altro punto del paese,
la chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. Tale chiesa
si differenzia da quella vecchia soprattutto per le
dimensioni e per il campanile molto alto, che divenne
in quel periodo il centro di incontro cristiano sia
per la popolazione del posto, sia per tutta l'Isola
bergamasca. Sia nella prima che nella seconda guerra
mondiale, Ponte San Pietro fu spesso bombardata a
causa dei suoi ponti (ferroviari e stradali) che permettevano
l'approvvigionamento di materiale bellico tra Bergamo
e Milano. I ponti rimasero illesi, mentre gran parte
del territorio circostante fu devastato delle bombe
lanciate dagli aerei.