Lissone
è un comune della provincia di Monza e della
Brianza, in Lombardia. Terza città più
popolosa della provincia dopo il capoluogo Monza e
dopo il comune di Seregno. Prima città per
elevata densità abitativa e utilizzo di suolo
edificato, oltre l'80%. Sede del Distretto Commerciale
di Lissone e polo culturale della Brianza. Il comune
si estende su una dorsale leggermente rilevata posta
tra i fiumi Lambro e Seveso, a stretto contatto con
la periferia nord-occidentale di Monza.
Il Comune fa parte storicamente della Bassa Brianza.
ETIMOLOGIA
Riguardo all'etimologia del nome Lissone (in latino:
Lixio che deriverebbe da "Magna lis") grande
lite nel senso di grande battaglia avvenuta, in epoca
Romana -, secondo altri da Lixiones, i legionari romani
addetti anche alla fornitura dell'acqua alle truppe,
secondo altri dal nome di persona Licius, secondo
altri ancora dal nome latino di pianta Ilex (leccio)
con l'aggiunta del suffisso -one che indica abbondanza.
Altra possibile derivazione del nome di Lizòn
potrebbe essere trovata nei Lexovii tribù celtica
stanziata in Normandia e Bretagna, formata da abili
commercianti via mare e via terra, che avrebbero avuto
un loro antico stazionamento proprio a Lissone.
MANIFESTAZIONI
Il
29 giugno è la ricorrenza di San Pietro e Paolo,
patroni della chiesa prepositurale, ma la festa di
Lissone è la terza domenica di ottobre con,
per tradizione sentitissima dai lissonesi stessi,
il lunedì successivo: vi si ricorda la dedicazione
del duomo.
Palio
Lissonese
Il Palio Lissonese è una competizione tra i
dodici rioni. Consta di due gare, una tra i portatori
d'acqua (Lixiones) e l'altra tra i falegnami (Legnàmee)
della città. Le gare sono precedute da un corteo
storico nel quale i rappresentanti dei rioni sfilano
in costumi d'epoca romana, a ricordo della fondazione
della città.
Sfilata
di Carnevale
Sfilata dei carri allegorici e delle tre bande cittadine
in maschera;
Festival
del Libro - Notte dei Libri
Incontri diretti con grandi scrittori, attraverso
una "Tre giorni"caratterizzata da programmi
densi di appuntamenti. Durante il festival, per una
notte la biblioteca rimane aperta con letture, musica,
teatro, mostre fotografiche, fino all'alba;
Festiva
corale internazionale "La Fabbrica del Canto"
Iniziativa di musica e solidarietà, da sempre
legata a proposte di sostegno e aiuto concreto a favore
di realtà bisognose;
Estate
Lissonese: concerti e spettacoli all'aperto per adulti
e bambini;
Collezione
Storica Museale: Museo d'arte contemporanea, esposizione
delle opere acquisite negli anni dello storico "Premio
Lissone" (1947-1967);
Cantem
insemma: concorso di canzoni dialettali lombarde con
premiazione dei vincitori e incisione di album con
i brani finalisti;
Premio
Lissone di Pittura: concorso internazionale di pittura
per giovani artisti, con premiazione e acquisto
dell'opera vincitrice;
Premio
Lissone di Design: concorso internazionale di design
per giovani, con premiazione e realizzazione dei prototipi
dei progetti vincitori;
Iniziative
natalizie: presepe vivente in costume, corteo storico
dei Magi e concorso di presepi artistici, mostra,
conferenze e iniziative collaterali.
DA
VEDERE
Il
Duomo
La prepositurale plebana dei Santi Pietro e Paolo
è la chiesa principale della città di
Lissone e del suo decanato. Fu aperta al culto nel
1926, in sostituzione della vecchia prepositurale
demolita nel 1933. L'edificio ripropone motivi neo-gotici
lombardi che riproducono in modo eclettico stili tardo
romanici e neogotici. La pianta è a croce latina
a tre navate. Nel punto in cui si incontrano i bracci
sorge un imponente tiburio, che conserva la cupola
al suo interno. I bracci laterali e la navata centrale
terminano con absidi ottagonali. All'altezza del braccio
destro del transetto sorge il campanile, ultimato
nel 1927, con il sovrastante Angelo dorato, simbolo
della città. Conserva un Crocifisso già
custodito nella vecchia prepositurale, oltre ad alcuni
affreschi e altre pregevoli opere lignee, come il
coro, il pulpito e il fonte battesimale.
Chiesa
di San Carlo
Fu iniziata nel 1630 e portata a termine solo il secolo
successivo a causa della penuria economica e delle
ricorrenti epidemie. In passato è stato prezioso
supporto per l'attività pastorale della chiesa
prepositurale. Fu più volte utilizzata anche
come lazzaretto per il ricovero degli ammalati. Recentemente
oggetto di un profondo intervento di restauro, è
stata restituita al suo originario aspetto nel giugno
2004.
Chiesa
della Madonna del Borgo
Conosciuta anche come chiesa dell'Assunta, la sua
costruzione risale probabilmente al XVI secolo ed
attesta l'antica devozione dei lissonesi per il culto
mariano. Sembra, infatti, che la chiesetta abbia sostituito
una piccola cappella o un'immagine della Vergine collocata
nei pressi delle mura di cui Lissone era cinta. In
seguito vi fu posta una statua in legno di Maria col
Bambino, ancora oggi oggetto di particolare devozione
da parte dei cittadini.Anche un luminosissimo trittico,
realizzazione contemporanea dell'artista locale Giuseppe
Monguzzi, raffigura tre momenti della devozione mariana.
Villa
Baldironi-Reati
Villa Reati oggi è solo una parte di un più
ampio complesso che nel corso degli anni è
stato trasformato secondo i gusti del tempo e dei
proprietari. Comprendeva originariamente, oltre alla
villa, anche la cappella gentilizia di famiglia, inglobata
poi nell'oratorio dedicato all'Immacolata Concezione
di Maria (oggi sede dell'Associazione Combattenti
e Reduci di guerra); il tutto circondato da un vasto
parco. L'edificio comprende due piani abitabili: il
piano terra, con quattro sale più gruppo servizi
e vano scala, e il piano primo, con otto locali più
vano scala. Le sale del piano terra hanno pareti impreziosite
da grandi affreschi databili tra la fine del XVII
e gli inizi del XVIII secolo e da soffitti a cassettoni
in legno lavorato e dipinto. Gli affreschi mostrano
scenografie architettoniche di colonne marmoree apparentemente
reggenti le travi dei soffitti; inoltre portali con
festoni e putti inquadrano paesaggi di edifici classici
e ruderi. L'edificio è vincolato dalla Sovrintendenza,
grazie al notevole valore storico-artistico e documentario
delle decorazioni.
Palazzo
Terragni
Posto in piazza Libertà, è un edificio
progettato nel 1937 ed eretto dal 1938 al 1940 come
Casa del Fascio, poi Casa del Popolo; presenta un'architettura
di tipo razionalista. Prende il nome dall'architetto
Giuseppe Terragni che lo progettò. Attualmente
ospita al suo interno il Teatro Comunale, e una ampia
area dedicata a spazio espositivo e convegni internazionali.
Palazzo
Vittorio Veneto
Sorge in piazza IV novembre, di fronte ad un'area
verde attrezzata con panchine e giochi per bambini,
luogo di incontro privilegiato del centro storico.
L'edificio, già sede di scuole elementari e
poi di mostre e manifestazioni, dal 2002 ospita la
nuova biblioteca civica e la biblioteca del mobile.
Teatro
G. Terragni
Ospitato presso l'omonimo palazzo, è la sede
più prestigiosa per il teatro lissonese, sede
di innumerevoli conserti, spettacoli, rappresentazioni
e altri eventi culturali. Distribuito in platea e
galleria, ha una capienza di 250 posti a sedere.
Cine-Teatro
Excelsior
In via don Colnaghi, ha al suo interno 390 posti a
sedere, sede di proiezioni e di spettacoli teatrali
di grande importanza culturale.
Si
vorrebbe recuperare e ristrutturare il vecchio cinema
Myriam in piazza Maria Bambina, da anni ormai abbandonato,
ancora arredato, per crearne un grande teatro, capace
di superare i 500 posti, per farlo poi diventare Teatro
Comunale e sede di importanti eventi culturali a livello
provinciale. Presente nella frazione Aliprandi, un
multiplex con al suo interno ben 11 sale maxi-schermo.
MUSEI
Museo
d'Arte Contemporanea
Vi ha sede la pinacoteca civica inaugurata nel novembre
del 2000. Frutto di una reinterpretazione del razionalismo
già presente a Lissone e in Brianza, l'edificio
mantiene e valorizza la parte più significativa
dell'insediamento originario: all'avancorpo preesistente,
riportato al suo passato splendore e svuotato per
formare un unico volume destinato ad atrio d'ingresso,
viene ad aggiungersi la nuova struttura architettonica
retrostante. Il museo si articola su tre livelli fuori
terra e un piano interrato e ospita la raccolta derivante
dalle edizioni del Premio Lissone (1946-1967).
Museo
degli attrezzi artigianali
All'interno di palazzo Vittorio Veneto, custodisce
gelosamente al suo interno una collezione di antichi
strumenti artigianali appartenuti agli aritigani lissonesi,
per la realizzazione delle componenti del mobile e
dell'arredamento.
AREE VERDI
Parco
e Laghetto di Lissone
Al confine con i comuni di Biassono e Macherio sorge
il Parco di Lissone o Bosco Urbano, vasta area sita
a nord-est del territorio lissonese, dalla superficie
di circa 120.000 m². Tale area, originariamente
destinata a coltivazioni agricole, è stata
oggetto di interventi di selvicultura e forestazione
urbana. I sentieri, originariamente quasi impraticabili,
sono stati allargati e sistemati e attualmente sono
percorribili sia a piedi che in bicicletta e a cavallo.
È stata realizzata anche una piccola "roggia",
habitat ideale per rane e alcune specie di insetti.
L'intervento che ha contribuito fortemente a rendere
fruibile il parco è stata la realizzazione
di un lago artificiale, che ha una superficie di circa
10.000 m². Il bacino, alimentato con acqua di
falda, è stato destinato alla pesca sportiva.
Parco
De Capitani da Vimercate
Intitolato nel 2008 a Gianfranco De Capitani da Vimercate,
lissonese caduto per la libertà nel campo di
concentramento di Mauthausen nel 1944. Giardino verde
del centro storico cittadino, l'ingresso principale,
dà su piazza Libertà e si trova esattamente
tra Villa Candiani-Magatti (ex sede municipale, di
cui è parte del vecchio giardino) e Palazzo
Terragni.
ORIGINI E CENNI STORICI
Dalla fondazione al secolo XI Lissone visse la vita
stentata di un villaggio agricolo sito fuori dalle
vie commerciali e con territorio poco produttivo:
invasioni barbariche, guerre, carestie ed epidemie
ne misero in forse più volte la sopravvivenza.
Il miglioramento avutosi all'epoca dei Comuni (secolo
XI- XII) a Lissone fu merito soprattutto dell'ordine
degli Umiliati, un singolare movimento religioso i
cui membri esercitavano un lavoro manuale indipendente,
la lavorazione della lana e la tessitura dei panni.
Un catalogo del 1298 elenca ben cinque conventi dell'Ordine
a Lissone, molti per un villaggio al di sotto dei
mille abitanti. Dall'emblema degli Umiliati i lissonesi
hanno mutuato lo stemma comunale che raffigura un
agnello con il motto Vincit omnia humilitas. Il declino
dei Comuni, le lotte tra Signorie e la Dominazione
spagnola ridussero al limite le condizioni di vita
a Lissone. Il territorio apparteneva a pochi grandi
signori alle cui dipendenze stavano quasi tutti gli
abitanti, legati alla terra da contratti esosi, senza
speranza di riscatto. La coltivazione dei cereali,
i vigneti l'allevamento del baco da seta non bastavano
al pur misero sostentamento, per cui molti emigravano,
e tutti integravano il lavoro dei campi con la tessitura
su telai a mano, anche se tale attività era
poco redditizia essendo rivolta solo alla fabbricazione
di panni grossolani.