Ghedi
Lombardia

Ghedi è un comunedella provincia di Brescia in Lombardia. La cittadina è sede del 6° Stormo dell'Aeronautica Militare, con l'aeroporto di Ghedi, dove è ubicata la stazione meteorologica di Brescia Ghedi.

ETIMOLOGIA E ORIGINI
L'origine del toponimo Ghedi, nonostante le molte ipotesi avanzate (Guayta, Glanetum, Guadum) è ancora problema irrisolto. È invece certo che il nome arcaico nelle forme di Gide e Gade, appare scritto per la prima volta in un codice dell'anno 843, conservato presso la Biblioteca Queriniana di Brescia. Si tratta di un atto di compravendita fra persone il cui nome evidenzia la presenza, nel villaggio di allora, di una popolazione di origine longobarda. Il rinvenimento di una necropoli romana e di molti reperti risalenti al I-II secolo d.C. dimosta che abitanti romani si erano sovrapposti alle primitive popolazioni celtiche sul territorio.

DA VEDERE
Chiesa Parrocchiale: sorta sull'antica pieve è una costruzione del XVII secolo su disegno dell’architetto bresciano Per Maria Bagnatore. Annessa vi è il campanile del Quattrocento;
Palazzo comunale: di origine medievale con tracce architettoniche dei secoli XVI e XV;
Loggia delle grida: del Quattrocento;
Chiesetta della Beata Vergine di Caravaggio: costruita nel 1759;
Santuario dei Morti della Fossetta o di San Rocco sorto a ricordo della peste del 1630;
Palazzo Mondella del XVIII secolo, con facciata impreziosita da antichi stemmi.
Palazzo Ochi, del Settecento.
Ex scuole elementari: edificate nel 1930 su progetto del bresciano Oreste Buffoli.
Cascina Santa Maria, con all'interno i resti dell'antico convento di Santa Maria delle Grazie, ove giaceva il sarcofago di Nicolò III Orsini, donato poi dal nobile Ottavio Mondella nel 1849 al Museo di Arte cristiana di Brescia, poi Museo di Santa Giulia.

CENNI STORICI
Il nucleo più antico di Ghedi si sviluppò attorno ad un recinto fortificato (il cui luogo, ancora oggi, viene chiamato "Castello"); da esso si vennero formando quattro piccoli borghi: "Bassina", "Gazzolo", "Borgonuovo" e "Malborgo". Collegati tra loro da una maglia di intricate stradine, essi diedero all'abitato il caratteristico aspetto di borgo medievale arrotondato, circondato da fossati detti "Sarche"(cerchie), poi successivamente colmati e divenuti strade. Del borgo fortificato attualmente rimangono solo tracce di mura in un cortile nella zona, ed alcune casette. Nei secoli XIII e XIV Ghedi seguì le vicende storiche della Bassa Bresciana, contesa tra i Visconti e Repubblica di Venezia. Nel 1498 la Serenissima concedeva in feudo Ghedi a Nicolò III Orsini conte di Pitigliano, comandante delle truppe venete, il quale si fece erigere nella chiesa dell'antico convento di "Santa Maria delle Grazie" in Ghedi, un monumento funebre, all'interno della cappella di famiglia dedicata a Sant'Antonio abate, in cui venne sepolto il figlio antemorto. Il convento venne convertito poi in cascina (la "Santa Maria", tuttora esistente); il sarcofago è invece visibile al Museo di Santa Giulia in Brescia, nel "Coro delle monache". A partire dal secolo XV sorsero le prime cascine; verso la fine dell'Ottocento si misero a cultura molte parti della brughiera, edificando grandi complessi agricoli ad economia autosufficiente, mentre numerose "corti chiuse" si formarono anche nel centro urbano, comprendendo accanto alle strutture rurali, anche le case padronali di interessante rilievo architettonico. L'immane fatica della bonifica si concluse solo il secolo scorso, cancellando la brughiera e le "Lame" dal paesaggio storico di Ghedi che oggi si è uniformato al resto della "Bassa". All'antica vegetazione arbustiva della brughiera, si sono quindi succeduti ampi terrene coltivati intervallati da filari di gelsi. La fine della bachicoltura e l'agricoltura moderna hanno tolto anche questa vegetazione e la campagna ora appare verde e coltivata, ma quasi una "landa" spoglia di alberi, percorsa da molti canali (il maggiore è il Naviglio di Brescia), tra cui il "Redone" , la "Santa Giovanna" e numerosi fossi spontanei alimentati dalle risorgive presenti in zona. L' Aeroporto di Brescia-Ghedi, militare, ebbe origine durante la prima guerra mondiale, raggiunse il massimo sviluppo nella stategia militare dei blocchi e, dopo gli anni '60 la sua fama è dovuta al fatto che fu sede, per molto tempo delle Frecce Tricolori oltre del 6° Stormo dell' Aeronautica Militare.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 15.627 (M 7.904, F 7.723)
Densità per Kmq: 257,2

CAP 25016
Prefisso Telefonico 030
Codice Istat 017078
Codice Catastale D999

Denominazione Abitanti ghedesi
Santo Patrono San Rocco
Festa Patronale 16 agosto

Numero Famiglie 5.745
Numero Abitazioni 5.908

Il Comune di Ghedi fa parte di:
Regione Agraria n. 14 - Pianura Bresciana Orientale

Località e Frazioni di Ghedi
Belvedere, Ponterosso

Comuni Confinanti
A est: Calvisano, Montichiari; a nord: Borgosatollo, Castenedolo; a ovest: Bagnolo Mella, Montirone; a sud: Gottolengo, Isorella; a sud e ovest: Leno.

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SCUOLA DON ORIONE - BOTTICINO (BS)
Istituto Santa Maria degli Angeli Madri Orsoline
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE LUIGI EINAUDI - CREMONA
EUROSWITCH - SALE MARASINO (BS)
TRADIZIONI PADANE - GOTTOLENGO - BS
TRADIZIONI PADANE - BIO TRADIZIONI - GOTTOLENGO - BS
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