Desenzano
del Garda è un comune della provincia di Brescia,
nel basso Lago di Garda. Si chiamò Desenzano fino
al 1862, quando con regio decreto 7 settembre 1862, n. 830,
fu battezzato Desenzano sul Lago. L'attuale denominazione
fu assunta con regio decreto 29 luglio 1926, n. 1460, nel
quadro di riordino delle amministrazioni locali. Contestualmente
fu aggregato ad esso il territorio del soppresso comune
di Rivoltella. Nel castello durante l'estate si tengono
numerose rappresentazioni teatrali ed eventi culturali all'aperto,
che in inverno si spostano nel teatro "Alberti".
Il territorio è attraversato dalla ferrovia Milano-Venezia
sulla quale è ubicata la stazione ferroviaria di
Desenzano del Garda-Sirmione servita da treni regionali,
sia Trenord sia Trenitalia, e da Frecciabianca di Trenitalia.
Tra il 1909 e il 1969 operò anche una breve linea
ferroviaria, denominata colloquialmente Maratona, che univa
la stazione al porto e che era utilizzata per il trasporto
delle merci destinate ai paesi che si affacciavano sul lago.
Ancora oggi (2011) una locomotiva a vapore è posizionata
all'interno dei giardinetti della banchina Maratona per
ricordare la loro precedente funzione, mentre la banchina
di carico e scarico della stazione ferroviaria è
impiegato come porto per la locale associazione velica "Fraglia
vela Desenzano". Tra il 1911 e il 1935, presso il porto
di Desenzano sorgeva inoltre la stazione terminale della
linea tranviaria Desenzano-Castiglione, ramo della Brescia-Mantova-Ostiglia.
AREE
VERDI
In prossimità del lago le spiagge principali sono
tre, tutte sassose. La spiaggia del Desenzanino, la Spiaggia
d'Oro e la spiaggia di Rivoltella.
Dal 2002 nell'area retrostante le piscine comunali è
stato ricavato il principale parco cittadino. Al suo interno
si trovano due campi da pallacanestro, un piccolo campo
da calcio, una pista da pattinaggio su rotelle, uno skate-park,
giochi per bambini, un percorso salute attraverso le stradine
che percorrono lo spazio verde, un bar e un laghetto, dal
quale il parco prende il nome, essendo chiamato "parco
del laghetto".
DA
VEDERE
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena
La chiesa fu consacrata nel 1611 ed ospita al suo interno
affreschi di Andrea Celesti e Gian Battista Tiepolo.
Castello
Il castello è originario dell'alto medioevo. Nel
Quattrocento venne ampliato e assolse la funzione di rifugio
per la popolazione. Nel 2007 è stato parzialmente
restaurato, e ospita, nella stagione estiva, spettacoli
teatrali all'aperto.
Piazza Malvezzi
La piazza risale al Cinquecento, opera dell'architetto Giulio
Todeschini.
Porto
vecchio
Il porto vecchio fu costruito durante la Repubblica di Venezia.
MANIFESTAZIONI
Il patrono della sede municipale, Sant'Angela Merici è
festeggiato il 27 gennaio.
Centomiglia
Appuntamento fisso per i velisti è la Centomiglia
del Garda, organizzata dal circolo vela di Gargnano. Desenzano
ospita storicamente la boa di passaggio sud, situata a poche
centinaia di metri dalla diga foranea. I passaggi delle
imbarcazioni possono quindi essere seguiti sia dall'acqua
che da terra dalla folla di appassionati
Gran premio TV
Il Gran premio TV, che si tiene al teatro "Alberti"
istituito sotto il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni,
ed il contributo tecnico della rivista Millecanali costituisce
la più importante manifestazione italiana nel settore
della televisione indipendente.
Regata delle Bisse
Regata remiera organizzata dalla Lega Bisse del Garda. Tappa
del campionato delle bisse, tradizionali imbarcazioni da
voga alla veneta, che si tiene tra giugno e agosto di ogni
anno. L'imbarcazione vincitrice del campionato otterrà
come trofeo la bandiera del lago.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nel 1873, gli scavi condotti da Pietro Polotti in località
Polada al confine con Lonato rinvennero una stazione palafitticola
risalente all'Età del Bronzo e che ha preso il nome
di Cultura di Polada. Presso la località Lavagnone,
Renato Perini rinvenne un altro insediamento coevo che nel
2011 è entrato a far parte del Patrimonio dell'umanità
secondo l'Unesco.
Tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., nei pressi di Desenzano
sorse un fundus abitato da un centinaio di persone. La Villa
romana, i cui resti si possono scorgere presso Borgo Regio,
fu costruita tra il II e il III secolo lungo la via Gallica
come residenza per ricchi cittadini.
L'area di Desenzano e della Selva Lugana fu teatro di diversi
combattimenti dell'Anarchia militare e della Tarda antichità:
l'Imperatore Decio sconfisse Filippo l'Arabo nel 249 e l'anno
successivo sostò in riva al Lago di Garda prima di
dirigersi in Tracia per combattere i Goti. Nel 312 le truppe
di Costantino incalzarono quelle del Prefetto del Pretorio
Ruricio Pompeiano, fedele a Massenzio, in fuga da Brescia
e dirette a Verona.
Il cristianesimo giunse da Verona, grazie a predicatori
di quella Diocesi: risale a quel periodo il legame fra la
chiesa veronese e il basso lago. Il territorio della Pieve
si estendeva fra il fiume Chiese e la Lugana. Il nucleo
desenzanese si sviluppò attorno a Borgo Regio probabilmente
sulla preesistente villa romana. Fu costruito un Castrum
vetus, per difendere la popolazione dalle invasioni barbariche.
Stando ad un documento di discussa autenticità, il
6 ottobre 878, il Re d'Italia Carlomanno di Baviera avrebbe
donato il feudo di Desenzano al monastero di San Zeno di
Verona riconoscendo all'istituzione religiosa il diritto
di caccia nella Selva Lugana e di pesca nel Lago.
All'inizio XII secolo è attestato che il feudo fosse
in mano al signore del Castrum, Ugo della famiglia dei conti
di Sabbioneta. La consorte Matilde, figlia di Reginaldo
conte di Treviso, nel 1107 donò alcune terre al Monastero
di Acquanegra. Il XII secolo vide l'edificazione del nuovo
castello, detto Castrum novum, e fu ribadita l'aggregazione
del territorio alla diocesi veronese, sia per mano del Papa
Eugenio III (1145) sia dall'Imperatore Federico I detto
il Barbarossa (1154).
Dal punto di vista del potere civile, Desenzano fu sottoposta
al potere del comune di Brescia, grazie all'investitura
concessa dall'Imperatore Enrico VI. Nel 1220 è attestato
che il feudo era gestito dalla famiglia dei Confalonieri
la cui giurisdizione si estendeva presso Rivoltella, San
Martino, Solferino, Castiglione e Medole.
Il XIII secolo fu l'epoca in cui si sviluppò l'eresia
catara sia nel centro gardesano sia nella vicina Sirmione.
Giovanni Bello fu ordinato vescovo in Tracia e fu posto
a capo della comunità di Desenzano. Suo successore,
fra il 1250 e il 1260, fu Giovanni di Lugio, autore del
principale testo di teologia catara fino ad oggi sopravvissuto,
il Liber de duobus principiis. L'eresia terminò il
12 novembre 1276 con l'arresto da parte dei Della Scala
di 166 eretici i quali furono messi al rogo a Verona poco
tempo dopo.
Nel 1426 la città entrò a far parte della
Repubblica di Venezia. Fu assegnata alla Riviera di Salò
divenendo capoluogo della cosiddetta Quadra di Campagna,
la quale comprendeva i territori di Calvagese, Muscoline,
Rivoltella, Pozzolengo, Carzago, Padenghe e Bedizzole.
Nel Catastico Bresciano del Da Lezze (1610), Desenzano è
indicata come sede del mercato del grano, punto di riferimento
commerciale non solo della Riviera, ma di tutto il Lago,
della Valsabbia e del mantovano.
Desenzano conobbe un crescita economica nel corso del XV
secolo che favorì gli investimenti nel campo delle
costruzioni comprese sia quelle religiose, come la parrocchiale
dedicata a Santa Maria Maddalena, sia quelle private, come
la dimora dei Gialdi. Fu edificata una scuola (1449) e fu
fortificato il Castello (1480). La guerra fra la Serenissima
e gli stati di Ferrara, Milano, Firenze e Napoli si segnala
per l'assedio al fortilizio desenzanese operato dalle truppe
comandate dal Duca di Calabria Alfonso.
Il Cinquecento fu contrassegnato dal ripetersi dei saccheggi
ad opera delle truppe mercenarie (1512, 1516 e 1527), dalla
peste (1567) e dai tentativi di guadagnarsi autonomia sia
dalla Repubblica di Venezia sia da Salò e dalla sua
Riviera. Per un breve periodo all'inizio del XVI secolo,
Desenzano e Pozzolengo passarono al Ducato di Mantova, ma
poi ritornarono alla Serenissima su ordine di Luigi XII
di Francia. Nonostante le difficoltà, in questo secolo
fu fondata l'Accademia e furono ampliati il porto, la dogana
e il magazzino dei cereali.
Nel 1568, gli amministratori del comune furono scomunicati
a causa dei contrasti con la Santa Sede. Negli anni precedenti,
infatti, questa aveva assegnato il beneficio parrocchiale
al Monastero di San Salvatore di Brescia provocando i malumori
del notabilato locale. Quattro anni dopo, la decisione fu
sospesa e l'assemblea dei capifamiglia in cambio finanziò
l'ampliamento della Parrocchiale.
Il primo decennio del XVII secolo fu caratterizzato dalla
risistemazione del Castello da parte del Consiglio Generale
e da altre opere pubbliche, come la riparazione dell'orologio,
un nuovo ampliamento del porto e la ristrutturazione delle
case del Vaccarolo. I decenni successivi furono caratterizzati
tuttavia dallo sviluppo dell'edilizia privata. Nel 1630,
Desenzano fu colpita dalla peste.
Il Settecento desenzanese iniziò con le devastazioni
apportate dalla guerra di successione spagnola. Il 30 luglio
1701 le truppe dell'esercito imperiale entrarono in città
saccheggiandola; due anni dopo, fu la volta dell'esercito
francese. I due eserciti si scontrarono il 29 novembre 1704
presso monte Corno. Solo l'anno seguente Venezia decise
di inviare due reggimenti a difesa della popolazione del
lago.
Nel 1792 il Consiglio Generale accettò la proposta
del poeta Angelo Anelli, professore presso i ginnasi di
Brescia e Milano, di istituire una Scuola pubblica di latino,
grammatica e retorica: fu il primo nucleo di quello che
nel 1816 diventerà il Liceo.
Nel marzo 1797, Desenzano entrò a far parte dell'effimera
Repubblica Bresciana, mentre sul finire dello stesso anno,
divenne sede del Dipartimento del Benaco della Repubblica
Cisalpina, costituendosi come comune autonomo. Tuttavia,
già a partire dal 1º settembre dell'anno seguente,
il dipartimento fu soppresso e Desenzano fu assegnato al
Dipartimento del Mella.
Nel 1799 fu occupato brevemente dalle forze austro-russe
e poi riassegnato alla Cisalpina con il ritorno delle truppe
napoleoniche (1800). Con il riassetto del Regno d'Italia,
stabilito con Decreto 8 giugno 1805, la città entrò
a far parte del cantone VII di Lonato a sua volta appartenente
al distretto I di Brescia. Fu inoltre definito comune di
seconda classe a motivo dei suoi 3421 abitanti.
Il periodo napoleonico fu caratterizzato da investimenti
in opere pubbliche come il nuovo molo su progetto di Carlo
Bagatta (1805-1806) e il riadattamento a teatro della chiesa
dei carmelitani.
Entrato a far parte del Regno Lombardo-Veneto, stato dipendente
dell'Impero austriaco (1814), Desenzano fu elevato al rango
di comune di prima classe (1815) e ricevette visita da parte
dell'Imperatore Francesco I d'Austria nel (1816) e cinque
anni dopo. Durante la prima visita, constatò l'efficienza
dell'allora Collegio Bagatta, e ordinò che il diploma
conseguito in esso fosse equiparato a quelli dei "Regi
Licei". Testimonianza ne è la lapide conservata
ancora oggi nell'atrio della scuola.
Dal punto di vista organizzativo, nel 1816 il comune fu
assegnato al Distretto V di Lonato della provincia di Brescia.
Nel 1853 fu inserito nel Distretto VIII di Lonato.
Nel 1830 nacque la Società del Casino punto di ritrovo
della classe borghese ed intellettuale risorgimentale. Dopo
gli eventi del 1848 e del 1849 a cui partecipò il
comune, nel 1851 l'Imperatore Francesco Giuseppe fece visita
alla cittadina desenzanese allo scopo di rinsaldare la fiducia
con la popolazione, mentre tre anni dopo fu aperta la strada
ferrata Coccaglio – Verona che avrebbe facilitato
il trasferimento delle truppe militari austriache.
La battaglia di Solferino e San Martino della seconda guerra
di indipendenza italiana coinvolse anche Desenzano che fu
trasformata in un grande ospedale per il soccorso dei feriti.
A seguito della Pace di Zurigo, Desenzano entrò a
far parte del Regno di Sardegna (poi Regno d'Italia) e fu
incluso nel Mandamento X di Lonato a sua volta appartenente
al circondario I di Brescia dell'omonima provincia. Nel
1862, con regio decreto 7 settembre 1862, n. 830, fu ribattezzato
con il nome di Desenzano sul Lago.
I primi decenni post-risorgimentali furono caratterizzati
dalla nascita della Società Operaia (1862), della
Banca Mutua Popolare, dell'Osservatorio Meteorologico (1882),
dal Museo Preistorico (1890).
Nel 1883, il comune cedette il Castello al Demanio allo
scopo di tenerci un presidio militare.
Nel 1909 fu aperta all'esercizio la breve linea ferroviaria
fra la stazione e il porto. Due anni dopo fu la volta della
la tranvia interurbana a vapore per Castiglione delle Stiviere
la quale si innestava sulla Brescia – Mantova permettendo
un servizio viaggiatori diretto fra la cittadina gardesana
e il capoluogo mantovano. Il servizio tranviario fu soppresso
nel 1935, mentre la linea ferroviaria fu impiegata anche
dopo la seconda guerra mondiale e fu chiusa solo nel 1969.
Il 12 febbraio 1916 Desenzano fu bombardata dall'aviazione
austro-ungarica.
Nel 1926 il comune ricevette il territorio del soppresso
comune di Rivoltella e fu ribattezzato Desenzano del Garda.
Nel 1934 fu aperta la Scuola d'Alta Velocità per
idrovolanti.
Durante la seconda guerra mondiale, Desenzano fu bombardata
il 12 aprile 1944 dalle forze alleate.