Curno
è un comune della provincia di Bergamo. Situato
nellhinterland di Bergamo ed attraversato dal
fiume Brembo, dista soltanto 5 chilometri verso ovest
dal centro del capoluogo orobico. Curno è collegato
con il capoluogo dalla SS342 Briantea, che conduce
a Lecco e Como. Altre strade statali che attraversano
il territorio comunale sono la SS470dir della Val
Brembana, che lo collega all'Autostrada A4 ed alla
Val Brembana, e la SS671 della Val Seriana, l'asse
interurbano di Bergamo. Le linee ferroviarie Bergamo-Lecco
e Bergamo-Carnate-Milano attraversano il territorio
comunale; le stazioni ferroviarie più vicine
sono Ponte San Pietro (3 km) e Bergamo (5,5 km). È
servito dalle linee di autobus ATB n. 8 (Ponte San
Pietro-Bergamo-Seriate), n. 9 (Marigolda-Curno-Bergamo-Sorisole)
e n. 19 (Almenno San Salvatore-Dalmine).
ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare dal latino cornus, corniolo, con
la u al posto della o, tipico del dialetto bergamasco.
DA
VEDERE
Sul territorio comunale si possono trovare alcuni
edifici dall'alto valore storico risalenti al periodo
medievale: in primo luogo il castello della Marigolda,
edificato nel corso del XIV secolo e situato nell'omonima
località posta sul confine con Mozzo, ora utilizzato
per ricevimenti e cerimonie private e quello della
carlinga, inserito più tardi in una costruzione
civile. Inoltre fa bella mostra di sé una torre
coeva, attorno alla quale fino a qualche decennio
fa si sviluppava a raggiera il centro abitato. Rimanendo
in ambito storico, molto importante è la necropoli
romana risalente al I secolo, casualmente scoperta
in tempi recenti da alcuni ragazzi in località
Case basse, nonché il ripostiglio di oggetti
gallico-romani sito a campo Broletto. Interessante
è anche Cà Dorotina dotata di un portico
con loggiato, resa celebre dal compositore Gaetano
Donizetti, che amava recarvisi per trascorrere i suoi
momenti di tranquillità. Infine merita menzione
la chiesa parrocchiale che, dedicata a Santa Maria
Assunta, possiede un nucleo originale risalente al
XIII secolo, anche se fu quasi completamente rifatta
quattro secoli più tardi.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini del paese risalgono ad epoche molto lontane:
si presume infatti che le prime presenze umane siano
riconducibili all'età del bronzo, teoria suffragata
dal ritrovamento di abitazioni palafitticole in prossimità
delle rive del fiume Brembo. Tuttavia soltanto nell'epoca
romana queste assunsero le caratteristiche di un insediamento
stabile, quando sul territorio si sviluppò
un notevole accampamento, come si evince da altri
importanti ritrovamenti riguardanti sepolture ed utensili
risalenti al periodo augusteo. Pare probabile anche
che l'origine etimologica del nome risalga a quest'epoca:
la voce latina Cornus starebbe infatti ad indicare
un piccolo arbusto con bacche denominato appunto corniolo,
allora molto presente. Vi è anche un'altra
teoria, che vedrebbe il toponimo avere un'origine
preromana, legata alla popolazione dei Liguri. La
vicinanza al capoluogo favorì ulteriormente
lo sviluppo del borgo, che passò attraverso
la dominazione dei Longobardi prima, e dei Franchi
poi. Con questi ultimi si verificò lo sviluppo
del feudalesimo, inserito nel contesto del Sacro Romano
Impero. Come primo feudatario fu investito Garibaldo,
vescovo della diocesi di Bergamo, come riportato nel
primo documento in cui è scritto il nome di
Curno risalente all'anno 857: la concessione venne
confermata anche nei decenni seguenti e ribadita in
atti risalenti al X secolo. Si era in piena epoca
medievale, e le dispute per il controllo del territorio
erano all'ordine del giorno. Le fazioni guelfe e ghibelline
funestavano difatti l'intera provincia con scontri
e battaglie volte all'ottenimento della supremazia
sugli avversari: anche Curno si ritrovò coinvolto
in queste diatribe, tanto di dotarsi di numerose fortificazioni,
tra cui anche due castelli, il più importante
dei quali era sito distante dal centro abitato, in
località Marigolda. Gli eventi videro alternarsi
numerosi feudatari, tra i quali si distinse la famiglia
De Longhi, citata in alcuni documenti risalenti alla
prima metà del XIV secolo. Il periodo feudale
terminò con l'arrivo della Repubblica di Venezia,
avvenuto nella prima metà del XV secolo, la
quale attuò una politica lungimirante in ambito
sociale ed economico, tanto da acquietare gli animi
della popolazione. La Serenissima donò poi
parecchi terreni al condottiero Bartolomeo Colleoni,
che tanti meriti ebbe nella difesa dei territori.
Questo compì una serie di interventi volti
al miglioramento della condizione agricola, tra i
quali la costruzione di un canale irriguo, denominato
Roggia Curna e tuttora esistente, per favorire l'agricoltura
e sedare le controversie nate tra alcuni proprietari
terrieri. La dominazione veneta durò fino al
1797 quando vi subentrò la Repubblica Cisalpina,
favorita dai moti rivoluzionari francesi. Questa ebbe
vita breve dal momento che nel 1815 venne instaurato
il Regno Lombardo-Veneto, inserito nell'impero austriaco.
L'ultimo passaggio avvenne nel 1859 quando Curno,
al pari di tutta la provincia, venne inserito nel
neonato Regno d'Italia. Tra il 1927 ed il 1947 il
comune di Curno ed il vicino comune di Mozzo furono
uniti nel comune di Curdomo, il cui nome deriva dalle
iniziali di Curno, Dorotina e Mozzo. In tempi recenti,
a partire dalla seconda metà del XX secolo,
il comune ha subito profonde trasformazioni, perdendo
la connotazione agricola e rurale che lo aveva caratterizzato
nel corso dei secoli, lasciando sempre più
spazio ad attività industriali e commerciali
che ne hanno profondamente snaturato il territorio.