Cermenate
è un comune della provincia di Como. Cermenate
è situato ad un'altezza di 297 metri slm, e
confina a sud con Lentate sul Seveso, a nord con Vertemate
con Minoprio, a ovest con Bregnano, a est con Cantù.
I
santi patroni di Cermenate sono San Vito e Modesto,
a cui è dedicata la chiesa principale.
ORIGINI
Il documento più antico nel quale compare Cermenate
risale a quasi 1.100 anni fa, precisamente all´11
gennaio 903, sotto il regno di Berengario: si tratta
del testamento di Andrea del Carcano, Arcivescovo
di Milano, il quale con tale atto istituiva un Ospizio
in alcuni possedimenti che aveva nella zona.
IL
PARCO COMUNALE SCALABRINI
Il Parco Scalabrini è situato al centro del
paese, là dove la strada sale verso il rione
Parmunt. E' il cuore di Cermenate. Palpita di verde
e di fiori, di dolci melodie e di profumi in tutta
la sua notevole estensione. Il parco racchiude al
suo interno più di un centinaio di alberi sempreverdi
e una settantina di spoglianti. Ci sono addirittura
più di trenta specie botaniche. Le numerose
varietà della vegetazione lo rendono particolarmente
interessante. L'aggiunta di alberi e arbusti fioriti,
soprattutto nelle vicinanze della villa, da un tocco
di colore ai maestosi cedri del libano e alle altre
conifere. Il parco è bello in ogni stagione,
in primavera e nei mesi estivi sprigiona la sua vitalità
con le azalee e i rododendri multicolori, le rose
variopinte, le candide e delicate camelie, le gialle
forsizie, le splendide ortensie che dal rosa pallido
raggiungono tutte le tonalità dell'azzurro
fino ad arrivare al viola più intenso. Esplode
con pennellate di marrone e arancione e con bagliori
dorati durante l'autunno. Anche d'inverno è
affascinante con la sua atmosfera ovattata e mai del
tutto spoglia. Le vecchie statue di pietra consumate
dal tempo aggiungono un po' di mistero e impreziosiscono
viali e vialetti.
IL
PARCO DEL LURA
Il torrente Lura, che dà il nome al Parco Locale
di Interesse Sovraccomunale del Lura, nasce nel territorio
del Comune di Bizzarrone, ai confini con il Canton
Ticino. Il suo corso si snoda da nord a sud per una
lunghezza pari a 35 Km confluendo, all'altezza di
Rho, nel fiume Olona, che a sua volta si immette nel
Lambro. Il Lura attraversa per esteso tutto il Parco,
bagnando le zone collinari di modesta pendenza che
caratterizzano un territorio fortemente antropizzato.
Un corso a meandri con portate medie fiancheggiato
da fasce boschive su entrambe le sponde. Il Lura corre
in un'area verde vasta quasi mille ettari, lambisce
il territorio di nove amministrazioni comunali: Guanzate,
Cadorago, Cermenate, Bregnano, Lomazzo, Rovellasca,
Rovello Porro, Saronno e Caronno Pertusella. Il
Parco del Lura comprende quindi la incisione valliva
che si forma a valle di Bulgarograsso fino alle porte
di Saronno; inoltre sono incluse nel parco le colline
boschive di Guanzate e Cermenate. Si tratta di un
ambiente tipico dei pianalti lombardi, con boschi
di farnia e robinia, residui di pineta e boschi ripariali;
circa metà del parco è agricola, a prato
stabile o ciclo dei cereali. L'idea di fare qualcosa
di concreto per difendere la vallata che si trova
ai margini del torrente Lura nasce nel 1975, quando
le nove amministrazioni comunali per la prima volta
si riuniscono in un consorzio di depurazione che,
con risorse proprie, finanziamenti regionali e statali,
ha provveduto a realizzare trenta chilometri di grandi
collettori fognari che raccolgono i reflui delle industrie
e dei centri abitati fino ad un grande depuratore,
a Caronno Pertusella. L'impegno di risorse economiche
e tecniche è gravoso e impegna tempo e uomini.
L'idea del Parco nasce negli anni '80 dalla passione
degli amministratori impegnati nella realizzazione
del progetto di depurazione delle acque. Nei primi
anni si operò per rendere omogenei i piani
delle singole amministrazioni sul tema ambientale.
Definita poi la perimetrazione del territorio a parco,
finalmente nel 1995 è avvenuto il riconoscimento
da parte della Regione Lombardia. Si iniziò
allora a concretizzare l'idea del Parco. All'inizio
del 2000 nasce uno specifico Consorzio per la gestione
del Parco e i primi di maggio viene eletta la prima
struttura direttiva. Dal 1997 al 2000 il Parco viene
gestito dal Comune di Cadorago, grazie ad una convenzione
tra comuni; il Sindaco Renata Romano, Presidente pro
- tempore, inizia a strutturare quello che oggi è
diventato il Consorzio di gestione. In tutti questi
anni l'area protetta ha avuto comunque modo di farsi
conoscere sempre di più grazie a molte associazioni
e gruppi di volontari che con manifestazioni o semplici
camminate nel parco hanno aiutato la natura a combattere
il degrado ambientale che avrebbe potuto rovinare
molte delle stupende valenze paesaggistiche che il
Parco del Lura intende preservare. Infatti camminando
a fianco del Lura si incontrano centinaia di ettari
di bosco, tranquillità, animali liberi di correre
e volare, cappellette votive e antichi cascinali.
Questa vallata che unisce le provincie di Como e Varese
riesce a ripristinare il giusto rapporto tra uomo
e natura.
EDIFICI
RELIGIOSI
In antico c'erano sei chiese: San Vito e Modesto,
l'Addolorata (la chiesa del Lazzaretto), San Vincenzo,
Santa Maria in Vinea (Vigna) San Bernardo, Santa Maria
in Campo e San Maurizio.
Attualmente sussistono sono le prime tre, cui si sono
aggiunte la piccola chiesa dei Santi Simone e Giuda
(a Montesordo, frazione di Cermenate) e quella del
Sacro Cuore (Frati Minori).
Chiesa dei Santi Vito e Modesto
Santi Vito e Modesto (e Crescenzia) è l'attuale
parrocchia e di essa si fa menzione per la prima volta
nel 1297. Alla fine del secolo XVI si era ridotta
in cattivo stato: ad unica navata, con le pareti rustiche
e spoglie, con l'intravatura del tetto scoperta e
con delle piccole finestre che la lasciavano buia.
Aveva ai lati altari malandati, e un coro angusto,
chiuso da un muricciolo che sostituiva le balaustre;
non esisteva annessa alcuna sacrestia e arrivava complessivamente
sotto la cupola attuale. Davanti ad essa, per tutto
lo spazio occupato dalla piazza, e sopraelevato di
circa un metro, era il cimitero, cinto da mura e con
in mezzo l'alta colonna che ancora si vede. Tale povertà
della chiesa corrispondeva alla generale situzione
di miseria: basti pensare al fatto che una grande
pestilenza ridusse le famiglie da 170 a 32. Un documento
dell'archivio parrocchiale atttesta la costruzione,
nel 1612, della navata longitudinale, mentre nel 1765,
ad opera del parroco Caminata venne costruito il Coro
e il braccio trasversale. A quest'ultima epoca risale
anche il campanile, su cui alcuni ricchi possidenti
facevano esporre un orologio. Nel 1907, ad opera del
prevosto Pezzati, si attuò una risistemazione
complessiva della chiesa, con la apertura della piazza
antestante. Il tempio fu consacrato il 20 ottobre
1907 da Mons. Alfonso Archi, con l'obbligo di fare
una festa in ricordo la terza domenica del mese di
ottobre.
San
Vincenzo
San Vincenzo è la più antica chiesa
del paese, anzi pare sia stata la prima chiesa parrocchiale.
Nominata in un inventario del 1297, essa sovrasta
dalla sommità di una collina. Frequentata e
ben tenuta fino al '500, subì la sorte di altre
chiese, durante gli agitati anni di tale secolo, attraversato
da guerre e pestilenze, subì un grave degrado,
al punto che negli Atti della visita pastorale di
Mons. Feliciano Ninguarda appare come poco meno di
una stalla, col cimitero attorno lasciato a libero
pascolo. E' stato merito dei nobili Lavizzari che
la Chiesa di S.Vincenzo tornasse agli antichi splendori,
nel '600, e di questo è memoria la cappella
sita sul lato destro entrando. Nel 1612, il 5 ottobre,
è testimoniata l'esistenza di una "Confraternita"
del S.Crocefisso, iscritta alla "Venerabile Arciconfraternita"
di Roma. Nella Chiesa l'attenzione si concentra sul
Crocifisso, del Cinquecento, oggetto da secoli di
devozione e, come ricorda il decreto del Vescovo Macchi
("che molte grazie ha sempre elargito il Santo
Crocifisso in quell'Oratorio"), "taumaturgico".
Nel 1936 (27 maggio) la chiesa di S.Vincenzo venne
elevata a "Santuario del S.Crocifisso",
con decreto del Vescovo di Como, Mons. Macchi.
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