Cavenago d'Adda
Lombardia

Cavenago d'Adda è un comune della provincia di Lodi in Lombardia. Cavenago è situata tra il fiume Adda e il canale Muzza. Secondo lo statuto comunale, possiedono lo status di frazione le località di Caviaga, Muzza Piacentina e Soltarico. Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di Cavenago d'Adda, la frazione di Caviaga, e le località di Muzza Piacentina e Soltarico. Cavenago gode di un'economia ripartita tra artigianato ed agricoltura. Il primo è attività preminente degli abitanti del luogo, mentre all'agricoltura sono dediti soprattutto gli abitanti delle frazioni. Ad ogni modo, è il settore edilizio quello più sviluppato, e non mancano alcune modeste industrie meccaniche e alimentari. L'agricoltura si basa specialmente sulla monocultura del mais, e la produzione di foraggi per l'allevamento bovino da latte, che rappresenta un settore molto importante.

ETIMOLOGIA
Secondo alcuni deriva dal nome di persona Cavannus o Capena con l'aggiunta del suffisso -acus che indica appartenenza. La specifica si riferisce alla zona.

DA VEDERE
Tra i monumenti da ricordare ci sono la neoclassica chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, con campanile romanico e all'interno un pregevole altare settecentesco, dipinti e affreschi di varia scuola ed epoca. Poco distante dal paese, su un'altura, sorge il suggestivo santuario della Madonna della Costa. Vanno menzionate infine la settecentesca villa Moavero (già Bocconi, già del Frate), la ottocentesca villa Gazzola e la villa Greppi, in stile neogotico, costruita verso la fine del secolo scorso, e la bella chiesa settecentesca a Caviaga.

ORIGINI E CENNI STORICI
Già popolata in epoca romana, Cavenago d'Adda appartenne al vescovo di Lodi (X secolo), e fu poi un feudo della famiglia dei Fissiraga (1297-1482), dei Bocconi, dei Mozzanica, dei Cavenaghi e infine dei Clerici. Comprendeva la frazione della Persia. In età napoleonica (1809-16) al comune di Cavenago fu aggregata Robecco, ridivenuta autonoma con la costituzione del regno Lombardo-Veneto. Nel 1863 Cavenago assunse il nome ufficiale di Cavenago d'Adda, per distinguersi da Cavenago di Brianza. Nel 1869 al comune di Cavenago d’Adda vennero aggregati i comuni di Caviaga e Soltarico. Nel 1937 la frazione della Persia, passata da tempo sulla riva destra dell'Adda in seguito ad un'alluvione, fu assegnata al comune di Casaletto Ceredano. Dopo la seconda guerra mondiale, nella frazione di Caviaga furono scoperti ad opera dell'AGIP importanti giacimenti di gas naturale.

EMILIO GIUSEPPE DOSSENA (Cavenago d'Adda, 10 dicembre 1903 – Milano, 23 marzo 1987)
E' stato un pittore italiano. L'artista, conosciuto anche semplicemente come Giuseppe Dossena, frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola del Castello a Milano, creando sinceri e profondi rapporti d'amicizia con i colleghi Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Renato Guttuso, Domenico Cantatore e Umberto Lilloni. Alla Scuola del Castello vince un viaggio premio a Venezia per un'opera scultorea ma Dossena ha un'attrazione verso il colore che gli fa scegliere la pittura come medium di comunicazione artistica. Nonostante la sua scelta pittorica punti subito all'impressionismo, la necessità di provvedere alla famiglia l'inducono a dedicarsi al cavalletto solo nei ritagli di tempo, guadagnandosi da vivere con il restauro e la decorazione delle ville e palazzi padronali, oltre all'affresco delle chiese locali. Nelle abitazioni dei vari Pirelli, Falck, Borletti, Invernizzi, Necchi, Toscanini, Conti Cicogna, Duca Gallarati Scotti, Conti Castelbarco, “Emilio Giuseppe Dossena decorò, restaurò e dipinse grandi pannelli con temi mitologici, arcaici e battaglie”. Sue opere erano esposte anche presso l'Ambasciata D'Italia di Addis Abeba, in Etiopia, ma furono distrutte dai bombardamenti. La sua passione per l'espressione artistica gli permette di ritenere la sua integrità creativa, diventando un ricercato pittore impressionista, noto sia per la sensibilità delle sue opere sia per la pennellata dinamica che le caratterizzano. La prima mostra personale presso la Galleria Gavioli di Milano (1943) ottiene un successo eccezionale di critica e di pubblico, con la totalità delle opere esposte vendute ai collezionisti dell'epoca. Le mostre alla Galleria Hoepli di Milano (1964) e quella al Palazzo dell'Arredamento di Desio (1967)ottengono anch'esse lusinghieri risultati, guadagnandogli una prima segnalazione sull'Enciclopedia dell'Arte (Edizioni SEDA) di Milano. Interessante la nozione che l'artista firmi i propri quadri con GDossena (Giuseppe Dossena) fino alla metà degli anni cinquanta, quando misteriosamente inizia a firmare i propri quadri E.G. Dossena. Dopo l'incendio del suo studio di Milano, l'artista si trasferisce a New York, dove s'impiega presso lo studio Berger, dedicandosi al restauro di opere di Renoir, Rembrandt, Picasso ed altri grandi artisti, provenienti da musei e collezioni private, tra i quali il Metropolitan Museum di New York ed il Playboy Club.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 2.294 (M 1.142, F 1.152)
Densità per Kmq: 142,0
Superficie: 16,16 Kmq

CAP 26824
Prefisso Telefonico 0371
Codice Istat 098017
Codice Catastale C394

Denominazione Abitanti cavenaghini
Santo Patrono SS. Pietro e Paolo
Festa Patronale 29 giugno

Il Comune di Cavenago d'Adda fa parte di:
Regione Agraria n. 2 - Pianura di Codogno
Parco dell'Adda Sud

Località e Frazioni di Cavenago d'Adda
Caviaga, Soltarico, Muzza Piacentina

Comuni Confinanti
Abbadia Cerreto, Casaletto Ceredano (CR), Corte Palasio, Credera Rubbiano (CR), Mairago, Ossago Lodigiano, San Martino in Strada, Turano Lodigiano.

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