Capriate
San Gervasio è un comune della provincia di
Bergamo in Lombardia. Il comune si trova circa 17
chilometri a sud-ovest del capoluogo. Situato nell'isola
bergamasca, territorio dell'alta pianura bergamasca
delimitato dai fiumi Brembo e Adda, dista circa 17
chilometri dal capoluogo orobico. Il territorio comunale
ha una configurazione longilinea ed è collocato
lungo la sponda sinistra dell'Adda, proprio dove il
fiume forma una caratteristica doppia ansa che dà
vita ad un ambiente naturale ricco di vegetazione.
Ha una struttura particolarmente curiosa: da nord
a sud è infatti formato da tre "gradini",
su ognuno dei quali si adagia uno degli storici insediamenti
urbani di San Gervasio d'Adda (a nord), Capriate d'Adda
(al centro), e Crespi d'Adda (a sud). Il paese è
facilmente raggiungibile in autostrada attraverso
l'uscita al casello di Capriate dell'A4.
ETIMOLOGIA
Documentato con il nome di Cabriate, è riconducibile
al nome latino di persona Caprius con l'aggiunta del
suffisso -ate. La specifica è il nome di una
frazione.
DA VEDERE
La chiesa parrocchiale, dedicata a Sant’Alessandro.
Edificata all’inizio del XX secolo in luogo
di un più piccolo edificio di culto, ha conservato
di esso l’altare maggiore, la via crucis e numerosi
affreschi. Altre chiese sparse sul territorio comunale
meritano una citazione: la chiesa di San Gervasio
e Protasio, la parrocchiale di Crespi d'Adda, l’oratorio
di San Rocco e quello dei santi Siro e Sinigoldo.
Nel paese sono presenti numerosi edifici civili degni
di nota, tra i quali spiccano la Villa Valsecchi,
sede di un ordine religioso, il Palazzo comunale ed
il ponte sull’Adda. A Capriate San Gervasio
è infine situato il parco divertimenti Minitalia
Leolandia. Tra le principali attrazioni abbiamo giostre,
un rettilario e l'Italia riprodotta in miniatura.
VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI
D'ADDA
Il luogo di maggior interesse turistico è dato
dal Villaggio operaio di Crespi d'Adda. Al riguardo
il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'UNESCO
ha accolto nel 1995 Crespi d'Adda nella Lista del
Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio
eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più
completo e meglio conservato del Sud Europa".
Il villaggio di Crespi è, nella lista dell'Unesco,
il quinto sito al mondo legato al tema della storia
dell'industria.
ORIGINI E CENNI STORICI
Circa duemila anni fa, i Romani crearono degli insediamenti
in zona, che si affiancarono ai precedenti insediamenti
celtici. Il primo documento che attesta l’esistenza
del borgo risale tuttavia a qualche secolo più
tardi, precisamente al 948, nel quale viene ribadito
l’utilizzo e lo sfruttamento di questi terreni
da parte del vescovo di Cremona, che aveva ricevuto
l’investitura feudale direttamente dall’imperatore
del Sacro Romano Impero. I secoli successivi videro
notevoli scontri tra le opposte fazioni di guelfi
e ghibellini, che resero obbligatoria la costruzione
di edifici atti alla difesa del territorio, tra i
quali un castello. Inoltre, verso la fine del XII
secolo, le truppe comunali di Bergamo vi costruirono
un imponente fortificazione di legno utilizzata come
deposito per le armi e l’artiglieria. Il borgo
fu interessato anche dalle spedizione punitive, tra
le quali ebbero tragiche conseguenze quelle perpetrate
da Facino Cane e da Francesco Bussone, detto il Carmagnola,
culminate con la distruzione del ponte sull’Adda.
Le numerose lotte segnarono gli abitanti, sottoposti
successivamente ad ulteriori scontri tra le truppe
del Ducato di Milano e quelle della Repubblica di
Venezia, con i primi che, guidati dalla famiglia Sforza-Visconti,
ebbero inizialmente la meglio. Successivamente furono
invece i veneti che riacquisirono definitivamente
il controllo della zona nel XV secolo, garantendo
stabilità a livello politico per alcuni secoli.
Nel 1797 vi fu l’arrivo della dominazione francese
tramite la Repubblica Cisalpina, a cui subentrarono
poi gli austriaci con il Regno Lombardo-Veneto. Dopo
l’unità d’Italia il paese ha vissuto
un’intensa fase di industrializzazione, culminata
con la costruzione del borgo di Crespi d'Adda. Soltanto
nel 1928 il comune assunse le attuali dimensioni,
quando vennero accorpati i comuni di Capriate d'Adda
e San Gervasio d'Adda nel nuovo comune di Capriate
San Gervasio.