Capriano
del Colle è un comune della provincia di Brescia.
Tra il 1927 e il 1957 ebbe il nome di Capriano Azzano
in quanto nello stesso periodo inglobò il comune
di Azzano Mella. Comprende le pendici orientali del
Monte Netto, zona di produzione di diversi vini DOC
del gruppo Capriano del Colle (Capriano del Colle
rosso, Capriano del Colle rosso riserva, Capriano
del Colle novello rosso, Capriano del Colle Trebbiano
e Capriano del Colle Trebbiano frizzante) e protetto
dal parco regionale omonimo. L'abitato principale
e la frazione di Fenili Belasi sorgono alle pendici
del Monte Netto, detto anche Colle di Capriano, il
quale si tratta di un isolato terrazzo argilloso rossastro
che si eleva per 15-35 metri dalla pianura circostante.
Il territorio in pianura è bagnato dal fiume
Mella, il cui corso funge da confine coi vicino comuni
di Castel Mella, Azzano Mella e Dello. La località
Fenili Belasi è inoltre attraversato dal Garzetta,
ramo orientale del torrente Garza.
ETIMOLOGIA
Si hanno due ipotesi per l'origine del toponimo. La
prima indicherebbe le radici nel nome latino Caprillius
con suffisso aggettivale -anus. La seconda, invece,
propenderebbe per capra in riferimento al monte attiguo
alla città nel quale si pascolavano le capre.
DA VEDERE
Chiesa di San Michele: parrocchiale di epoca secentesca,
completata nel 1675 su progetto dell'architetto Gianbattista
Groppi. All'interno è presente un'Ultima Cena
del Cossali. La torre campanaria, costruita nel 1737
è opera di Antonio Corbellini.
Santuario Madonna della Neve: la fabbrica originaria
è del XII secolo con rimaneggiamenti e restauri
successivi. All'interno è presente una pala
raffigurante la Madonna con Bambino che appare a papa
Liberio, opera del Bagnadore datata 1593, e due affreschi
rappresentanti San Rocco e San Carlo.
Palazzo Bocca-Vergine: è una costruzione disarticolata
che sorge dove anticamente era posto il castello nuovo
e che si eleva sulla parte più alta del paese
dominando la piazza.
Villa Belasi: si trova nella frazione di Fenili Belasi
e trae nome dalla famiglia che lo costruì.
Si tratta di un palazzo nobiliari ad impianto secentesco
con caratteristica colombara. La facciata antistante
la strada è piuttosto semplice e dotata di
portale bugnato. Quella interna, invece, è
caratterizzata da un porticato a sei luci.
Torre Avogadro: costruita nel Cinquecento dai Bornati
e poi da questi venduta agli Avogadro al termine del
medesimo secolo. Da questa famiglia fu usata come
casino di caccia.
FENILI BELASI
Frazione che sorge lungo la strada provinciale IX
detta Quinzanese alle pendici occidentali del Monte
Netto.
In epoca veneta fu terra esente e quindi feudo. Probabilmente
fu retto brevemente in comune nel Seicento, dato che
fu presente nell'Elenco dei comuni del Territorio
di Brescia redatto nel 1679, ma non in quello edito
nel 1766.
MOVICO
Da Maconis Vicus è una località posta
sulla riva sinistra del Mella, lungo la strada provinciale
che collega Quinzanello a Bagnolo Mella. Secondo Paolo
Guerrini (1955) fu una corte di origine romana, posseduta
dal Monastero di Santa Giulia a cavallo dell'anno
Mille. In epoca veneta fu comune autonomo, assegnato
prima alla quadra di Bagnolo e poi a quella di Mairano.
Stando all'Elenco dei comuni del Territorio di Brescia
del 1679, la municipalità fu poi associata
a Corticelle cui rimase legata fino al 1805, quando
con la Legge 8 giugno 1805 il territorio fu assegnato
a Capriano per istituire il comune di Capriano con
Movico.
TORRICELLO
Località posta a settentrione di Movico, a
cui storicamente appartenne quando quest'ultima si
resse in municipalità autonoma. Ad essa appartengono
vari cascinali come la cascina omonima, la Stallotto,
la Bargnanina, la Bona e la Tre Camini.
ORIGINI E CENNI STORICI
Secondo Mazza (1986) il paese ha origini medievali:
esso si formò attorno ad un castello, posto
sulle pendici occidentali del Monte Netto, e ad una
cappella dedicata a San Michele, la quale era una
diaconia dipendente dalla pieve di Azzano Mella. Secondo
gli studi di Sandro Guerrini riportati sempre da Mazza
(1986), a Capriano furono presenti in tempi diversi
due castelli. Quello vecchio fu sede dei Confalonieri,
feudatari vescovili della Pieve di Azzano, nonché
capi dell'esercito vescovile, carica che li rese una
delle famiglie più potenti nella corte del
Vescovo-conte bresciano. Presso le località
di Movico e di Torricello furono presenti altri castelli.
Nel XII secolo, la diaconia di San Michele entrò
a far parte del capitolo della Cattedrale bresciana,
come attestato da coeve bolle papali. Il capitolo
ebbe il diritto di nominare un sacerdote o un chierico
per la cura delle anime; tuttavia fino alla prima
metà del Cinquecento il titolare non abitò
in paese. La presenza di un Comune è dimostrata
dall'Estimo Visconteo del 1385 che lo inseriva nella
quadra detta di Capriano con Mairano. L'istituto possedeva
un vasto territorio, ma era molto povero tanto che
fu privo di dipendenti, ad eccezione del massaro.
Nel 1427, il paese entrò a far parte della
Repubblica di Venezia, come il resto del territorio
bresciano. Fu assegnato alla quadra di Bagnolo a cui
appartenne fino al 1797. Nel 1483 fu occupato brevemente
dagli Sforza. Secondo quanto riportato dal Da Lezze
nel suo Catastico bresciano (1610), la cappella di
San Michele risulta già eretta a Parrocchia:
nei secoli precedenti aveva anche inglobato la diaconia
dedicata San Lorenzo e le cappelle di Fenili Belasi
e Pontegatello. Nel 1675, la fabbrica fu completamente
ricostruita sulla base di un progetto steso dall'architetto
Groppi. Nel marzo 1797, il comune entrò a far
parte della Repubblica bresciana. Nel maggio fu assegnato
al Cantone di Garza occidentale e in tale contesto
rimase quando l'effimera repubblica confluì
nel Dipartimento del Mella della Cisalpina. Nel maggio
dell'anno seguente fu inquadrato nel Distretto del
Monte di cui fu anche capoluogo. Nell'ottobre successivo
fu poi inserito nel Distretto del Garza occidentale
con la denominazione di Capriano e Pontegatello. Dopo
la parentesi dell'invasione austro-russa (1799), il
comune ritornò alla Cisalpina. Nel maggio 1801,
la repubblica napoleonica procedette ad una nuova
riorganizzazione: il comune fu assegnato al Distretto
III di Verola Alghisi. In tale contesto rimase sotto
la Repubblica Italiana. Con la riorganizzazione del
napoleonico regno d'Italia (giugno 1805) si modificarono
anche i confini del territorio comunale: Pontegatello
fu assegnato ad Azzano, mentre Capriano ottenne in
cambio la frazione di Movico, in precedenza assegnata
al comune di Corticelle. Con Decreto 8 giugno 1805,
il comune di Capriano con Movico fu quindi inglobato
all'interno del Cantone III di Brescia, a sua volta
appartenente al Distretto I, con capoluogo omonimo,
del Dipartimento del Mella. Fu inoltre categorizzato
all'interno della Terza Classe.
Nel 1810, il comune ricevette i territori dei soppressi
comuni di Azzano con Pontegatello e di Corticelle.
La denominazione fu convertita nel più semplice
Capriano. La nuova municipalità fu quindi assegnata
al Cantone II di Brescia del Distretto I, con capoluogo
omonimo, del Dipartimento del Mella. Con la caduta
di Napoleone, il Congresso di Vienna (1814-1815) assegnò
il territorio bresciano al Regno Lombardo-Veneto,
a sua volta dipendente dall'Impero austriaco degli
Asburgo. Privato dei territori di Azzano con Pontegatello
e Corticelle, ritornati autonomi, a seguito della
notificazione del 1816 fu inserito nel Distretto III
di Bagnolo appartenente alla Provincia di Brescia.
Nel 1847 Santa Maria Crocefissa di Rosa istituì
l'oratorio femminile. A seguito degli eventi della
Seconda guerra di indipendenza italiana (1859), il
territorio bresciano entrò a far parte del
Regno di Sardegna (dal 1861 Regno d'Italia). Secondo
il Decreto Rattazzi, il comune di Capriano fu assegnato
al mandamento V di Bagnolo appartenente al circondario
I di Brescia dell'omonima provincia. Nel 1862, con
Regio Decreto 5 ottobre 1862, n. 879, il toponimo
fu trasformato in Capriano del Colle allo scopo di
essere distinto da altre municipalità omonime.
Con Regio Decreto 17 novembre 1927, n. 2216, il vicino
comune di Azzano Mella fu soppresso e il suo territorio
fu incorporato in quello di Capriano. Contestualmente
la denominazione della municipalità fu cambiata
in Capriano Azzano. Nel 1957, fu effettuata l'operazione
contraria, per la quale fu restituita ad Azzano l'autonomia.