Cantù
è un importante comune della provincia di Como
situato al centro della Brianza. L'economia canturina
è tradizionalmente basata sull'industria. Il
fattore principale e il più appreso è
quello della produzione artistica del mobile che per
questo rende Cantù una città famosa.
Un' altro fattore importante, occupato dalle donne
giovani e anziane canturine, è la lavorazione
del merletto a tombolo.
LOCALITA' E FRAZIONI
Asnago, Cascina Amata, Fecchio, Mirabello, Vighizzolo.
ORIGINI E CENNI STORICI
L'origine del nome di Cantù risalirebbe a Canturium,
che può derivare dalla popolazione insubrica
dei Canturigi o da Cantores, indicante una Cantoria
presso qualche edificio religioso. La sua storia inizia
nel V secolo a.C. con la fondazione di Galliano, primo
nucleo abitato, da parte dei Galli Insubri. Nel I
secolo a.C., il villaggio gallico viene conquistato
dalle legioni romane. Nel V secolo d.C., Galliano
grazie ad un discreto sviluppo culturale e religioso
diventa una pieve e nel 483, con un decreto di Papa
Gelasio all'arcivescovo di Milano Teodoro dei Medici,
viene dichiarata Corte Reale con altre terre. Nel
605 circa, il territorio canturino si separa da quello
comasco, dato che quest'ultimo diventa diocesi suffraganea
del Patriarcato di Aquileia. Verso la fine del X secolo,
a Intimiano si costituisce una curtis, che comprende
anche Galliano. Da Gariardo, nobile e signore della
curtis, nasce Ariberto, futuro arcivescovo di Milano.
Nel 1004 - 1005 Ariberto da Intimiano ristruttura,
o forse riedifica, la basilica di Galliano (esistente
dal V secolo) e, il 2 luglio del 1007, la consacra
a San Vincenzo. Cantù ( che si chiama fino
al XV secolo Canturio) fa parte del Contado della
Martesana e dal 1118, a fianco di Milano, partecipa
alla decennale lotta contro Como, subendo una grave
sconfitta nel 1124. In seguito, unito alla Lega Lombarda,
affronta l'Imperatore Federico I Barbarossa e, con
l'aiuto di Como, riesce a respingerlo nel 1160. Dopo
la caduta di Milano, ospita l'arcivescovo Enrico Sertala
e i nobili milanesi scacciati dal popolo e, a fianco
dei Visconti, partecipa alle guerre contro i Torriani,
nel XIII secolo. Cantù fu anche teatro delle
contese tra Guelfi e Ghibellini e nel XIV secolo si
dichiara indipendente da Milano. Nel 1324 diventa
signoria di Gaspare Grassi che la fortifica con numerose
torri. Tornata sotto l'influenza viscontea e travagliata
dalle lotte tra i vari pretendenti, viene sottomessa
da Francesco Sforza e donata, nel XV secolo a Polidoro
Sforza Visconti. Nel 1475 viene affidata in feudo
ai conti Pietrasanta che vi erigono un castello in
cima al colle centrale. Dal 1500, Cantù perde
il suo aspetto strategico e diventa una città
operosa nel centro di un vasto comprensorio. Infatti
si hanno notizie della produzione artigianale dei
chiodi e del pizzo a tombolo e nella prima metà
del 1800, infine, inizia la produzione artistica del
mobile. Ma la fioritura dell'artigianato canturino,
in un periodo di intenso sviluppo industriale, è
data dall'istituzione di una Scuola d'Arte per l'arredamento
nel 1882, la prima del genere sorta in Italia.
DA
VEDERE
Complesso monumentale di Galliano (V secolo - XI secolo)
Cappella della Madonnina (XI secolo)
Basilica prepositurale di San Paolo (XI secolo)
Basilica parrocchiale di San Teodoro (1200)
Santuario della Madonnina dei Miracoli (1554)
Chiesa di Sant'Ambrogio e Antico Monastero (1570)
Chiesa di Santa Maria e Monastero delle Benedettine
(XVI secolo)
Porta Archinzi (1324)
Villa Calvi - Palazzo Comunale (XIX secolo)
MANIFESTAZIONI
La Giubiana (ultimo giovedì di gennaio)
Santa Apollonia e fiera - mercato (9 Febbraio)
Fiera d' Agosto (15 e 16 di Agosto)
Fiera del Crocifisso (3° mercoledì di Ottobre).