Camairago (Camiràgh
in dialetto lodigiano) è un comune italiano
di 657 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende
il centro abitato di Camairago e le località
di Bosco Valentino e Mulazzana. L'agricoltura rappresenta
la maggiore attività economica locale, con
la coltivazione di mais e foraggi e l'allevamento
di suini e bovini. Anche se alcune di queste aziende
agricole hanno una certa dimensione, tuttavia notevole
è il pendolarismo su Milano e altri centri.
Quasi assente l'attività industriale, si conta
invece qualche impresa artigiana.
ETIMOLOGIA
Attestato come Camariago, deriva dal nome di persona
Camarius con l'aggiunta del suffisso -acus che indica
appartenenza.
DA VEDERE
L'abitato conserva il Castello dei Borromeo, edificato
su un preesistente fortilizio medievale e il Santuario
della Madonna della Fontana eretto in antichità
alla Vergine Maria. La storia narra di una fonte,
tuttora esistente, di acqua miracolosa che in passato
ha guarito storpi e ammalati.
ORIGINI E CENNI STORICI
Di antica origine, appartenne all'arcivescovo di Milano
Ariberto d'Intimiano, ai Visconti e ai Borromeo (1440),
che ricostruirono il castello, dopo le distruzioni
causate dalle lotte comunali tra Milano e Lodi. Fortificata
da Marco Antonio Colonna (1521), soffrì l'occupazione
dei Lanzichenecchi diretti a Mantova (1621). In età
napoleonica (1809-16) Camairago fu frazione di Cavacurta,
recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno
Lombardo-Veneto. Il nome antico, di epoca alto-medievale,
era "Camariaco" che deriva da Camerte Camairago,
ritenuto l'effettivo fondatore. Nel 2016 si è
avviato il percorso di fusione con il comune di Cavacurta.