Asola
Lombardia

Asola è un comune della provincia di Mantova in Lombardia. Lo sviluppo urbanistico post-risorgimentale ha mantenuto intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il palazzo municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali. La città è collegata a Mantova da due linee dell'APAM: una diretta a Castiglione delle Stiviere e l'altra a Mantova.

ETIMOLOGIA
Documentato con il nome di Asule e Axola. Il nome si riferisce alla sua posizione geografica, sulla riva del Chiese, infatti in latino il termine ansula, da cui probabilmente deriva, significa "piccola curva del fiume".

CATTEDRALE DI SANT'ANDREA
Costruita a partire dal 1472 sulla base di un precedente edificio, la cattedrale è oggi un notevole esempio di architettura tardogotica lombarda e conserva numerose e importanti opere d'arte: un organo Antegnati, tele del Moretto, del Romanino, di Lattanzio Gambara e di Jacopo Palma il Giovane, il quattrocentesco Polittico della Misericordia di Antonio della Corna e altre opere più tarde, seicentesche e settecentesche. San Rocco, tempietto rinascimentale, affrescata da A. Fedeli, con una "Deposizione" che risente della tradizione pittorica cremonese, dei Disciplini Bianchi (Santa Maria della Misericordia) e dei Disciplini Rossi (Santa Maria al Lago o in Betlemme). Da visitare, nella frazione Barchi, la chiesa di San Luigi Gonzaga, dove è un Crocefisso ligneo del Piantavigna, già in Cattedrale.

MUSEI
Museo Civico "Goffredo Bellini"

DA VEDERE INOLTRE

Palazzo Pretorio (Piazza XX settembre, 1): Ora sede municipale, col Salone del Consiglio Maggiore, del Consiglio dei Dieci, stucchi e medaglioni dei Dogi e la elegante Loggia Veneta, costruita nel 1610 su progetto dell'architetto Lantana.
Fontana di Ercole (Piazza XX settembre): Fontana monumentale raffigurante Ercole che schiaccia l'idra, copia in marmo dell'opera dello scultore Giovanni Antonio Carra (XVI secolo). Un tempo collocata a Castel Goffredo nell'attuale piazza Mazzini, fu donata agli asolani dal marchese Alfonso Gonzaga.

Gran Caffè Liberty Enoteca (Piazza XX settembre, 4): Locale usato per custodire l'archivio storico comunale, nel 1811 diventa sede della Pretura e in seguito Caffè del Popolo, Gran Caffè Savoia, Caffè Centrale ed infine Gran Caffè Liberty Enoteca. Conserva interni in stile liberty, ed è stato riconosciuto locale storico di rilievo regionale con D.G.R. VII/1733 del 18 gennaio 2006. Aperto dal 1936.
Il Palazzo della Congregazione di Carità (Via Garibaldi, 7): Un imponente ed elegante palazzo in stile neoclassico, ora sede del Museo Civico Goffredo Bellini.

Palazzo Terzi (Via Garibaldi, 23): Dalla sobria facciata con il balcone dal quale si affacciò Garibaldi nel giugno del 1862 per parlare agli asolani e, all'interno, un parco di vegetazione varia ed esotica, viene aperto al pubblico solo in due occasioni all'anno: La festa di S. Rocco (15 agosto) e durante il periodo natalizio in occasione del presepe vivente organizzato dal gruppo scout di Asola.
Stemma dei Beffa-Negrini

Palazzo Beffa Negrini (Via Garibaldi, 29): Il palazzo del conte Antonio Beffa Negrini, poeta amico del Tasso, con facciata barocca adorna di trofei di marmo e un solenne portale, una dimora che è sempre stata chiusa al pubblico e che, da poco, ha beneficiato di un’attenta opera di restauro complessivo. Recentemente acquistato da un istituto religioso, nel palazzo sono state scoperte alcune decorazioni realizzate in tempi diversi (secc. XVI-XIX) che testimoniano il nobile passato dell’edificio. Per secoli residenza di una casata più volte al servizio dei Gonzaga, la costruzione è attribuita a Nicolò Sebregondi, architetto di corte durante il XVII secolo e artefice della celebre Villa La Favorita.

Abside romanica di Sant'Erasmo (Via Piave): Non lontano dalla piazza XX settembre è quanto resta di una ricca chiesa trasformata dal 1890 nel Teatro Sociale.

ORIGINI E CENNI STORICI
Asola è attestata per la prima volta in un documento dell'anno 930, in cui la sua corte, situata nella contea di Brescia, è ceduta in livello dal monastero di Nonantola al conte Sansone, forse legato da rapporti di parentela con la stirpe di conti che durante il medioevo dominerà il territorio asolano: gli Ugonidi o Longhi. Da essi discenderanno numerose famiglie stanziate al confine delle attuali province di Mantova, Brescia e Cremona, come i Casalodi. Questi ultimi in particolare potrebbero aver lasciato una traccia della loro presenza ad Asola nello stemma del comune: esso è infatti molto simile all'arma che distingueva i conti di Casaloldo. Durante il consolidarsi delle Signorie, la città fu soggetta all'influenza bresciana, ma seppe ritagliarsi uno spazio d'azione formando, con i borghi limitrofi, un distretto relativamente autonomo, denominato "quadra" il quale, con confini leggermente modificati, ottenne in seguito anche il distacco e l'autonomia dalla Diocesi di Brescia cui era soggetto. La città fu a lungo contesa dai Gonzaga, signori di Mantova, dai Visconti di Milano e da Brescia. Nel 1440 scelse di assoggettarsi alla Repubblica di Venezia. La Serenissima seppe valorizzare la strategica posizione di confine della cittadina e la trasformò in fortezza. Promosse inoltre l'economia e la cultura, rispettando libertà autonomia, lasciando intatto l'antico privilegio di città nulli subdita. La chiesa principale di Asola fu cattedrale di una sede vescovile fino al 1818. Con la caduta della Repubblica Veneta nel 1797 ad opera dell'Armata d'Italia di Napoleone, la città entrò a far parte del governo provvisorio bresciano, confluito successivamente nella Repubblica Cisalpina, poi denominata Repubblica Italiana e infine Regno d'Italia. Col termine del dominio napoleonico, nel 1814 entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto, dipendente dall'Impero austriaco. Molti asolani presero parte alle guerre risorgimentali e Asola stessa fu meta di personaggi storici come Carlo Alberto, Umberto I e Giuseppe Garibaldi. Dopo la Seconda guerra di indipendenza, nel 1859 Asola fu annessa al Regno di Sardegna divenuto nel 1861 Regno d'Italia. Il nuovo Stato istituì scuole di ogni ordine e grado come l'asilo per l'infanzia, voluto da Ferrante Aporti, e il ginnasio-liceo, finanziato da Antonio Schiantarelli. Diede inoltre impulso alle attività produttive. La città fu raggiunta dalla ferrovia Piadena – Brescia nel 1892 e dalle tranvie per Mantova (1886, dismessa nel 1934) e Cremona (1929 - 1955). Riconosciuta "nobile città murata" nel Medioevo, ha riottenuto il titolo di città, nel 1951 in virtù dei suoi monumenti e della sua storia millenaria.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 10.109 (M 4.880, F 5.229)
Densità per Kmq: 137,4
Superficie: 73,57 Kmq

CAP 46041
Prefisso Telefonico 0376
Codice Istat 020002
Codice Catastale A470

Denominazione Abitanti asolani
Santo Patrono San Giovanni Crisostomo
Festa Patronale 27 gennaio

Località e Frazioni di Asola
Castelnuovo, Barchi, Sorbara, Gazzuoli, San Pietro, Seriole

Comuni Confinanti
Acquanegra sul Chiese, Canneto sull'Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Fiesse (BS), Gambara (BS), Mariana Mantovana, Piubega, Remedello (BS).

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE LUIGI EINAUDI - CREMONA
SOLIDEA - CALZATURIFICIO PINELLI - CASTEL GOFFREDO - MN
TRADIZIONI PADANE - GOTTOLENGO - BS
TRADIZIONI PADANE - BIO TRADIZIONI - GOTTOLENGO - BS