Arcore
è un comune della provincia di Monza e Brianza,
noto anche in quanto all'interno del suo territorio
si trovano la ex Villa Giulini-Casati-Stampa, ora
Villa San Martino, e la Villa Borromeo d'Adda. La
formazione geologica del territorio arcorese (compreso
fra il Lambro il Molgora) è costituito da un
terreno fluvioglaiale, nonché da depositi morenici.
Il sottosuolo è ricco di argilla ed è
poco poroso. Inoltre vi sono alcune falde acquifere
a diverse profondità. La popolazione di Arcore
ha avuto un grande aumento demografico specialmente
dopo il secondo dopoguerra, dai circa 5.000 paesani
ai quasi 17.000 nel 2007. Nel 1963, ad incrementare
ulteriormente la popolazione, venne annessa la frazione
di Bernate, prima sotto la competenza di Usmate Velate.
ETIMOLOGIA
Esistono svariate ipotesi: secondo la tradizione il
nome si lega al culto per il dio Ercole a cui forse
era dedicato un tempio. Secondo altri deriva dal latino
arculae, diminutivo di arca, ossia granaio oppure
dal latino arcus, arco.
DA
VEDERE
Cappella di Sant'Apollinare;
Chiesa parrocchiale di Sant'Eustorgio, originaria
del XIV secolo ma ricostruita nel 1716;
Palazzo Durini, nella frazione di Bernate;
Villa Borromeo d'Adda con attiguo parco, oggi sede
comunale e area pubblica;
Villa Buttafava, (fine XVIII secolo), notevolmente
compromessa;
Villa "La Cazzola", proprietà privata;
Villa Ravizza;
Villa San Martino (già Casati-Stampa) con attiguo
parco, proprietà privata di Silvio Berlusconi,
politico ed imprenditore.
MANIFESTAZIONI
Arcore Street Festival
Cioccoarcore, il Tour del Cioccolato
Il palio dei Rioni
La fiera di Arcore, si tiene il lunedì della
terza settimana di settembre, in prossimità
della festa patronale
IL
PALIO DEI RIONI
La prima edizione del "Palio di Sant'Eustorgio"
si è disputata in Villa Borromeo D'Adda nel
settembre del 2007 e fu vinta dalla squadra della
frazione Arcore Nord. Nel settembre del 2008, sempre
in concomitanza con la Fiera di Sant'Eustorgio, fu
invece la squadra della frazione di Bernate ad aggiudicarsi
il Palio. Anche per quanto riguarda l'anno 2009 il
titolo di vincitrice è andato a Bernate di
Arcore
FESTA
DELLA REGINA DEL ROSARIO
La prima domenica di ottobre la comunità parrocchiale
della Regina del Rosario celebra le sua festa patronale.
Da tempo memorabile questa è la seconda festa
patronale di Arcore.
ECONOMIA
L'industria arcorese è nota soprattutto per
aver dato i natali alla Gilera, prestigiosa casa motociclistica
italiana, che vi ha avuto la sede principale fino
agli anni '80, ma è anche nota a livello internazionale
per l'azienda Peg Perego, produttrice di passeggini
su scala internazionale. Fino alla fine della seconda
guerra mondiale accanto ad uno stabilimento della
Falck vi fu la ditta Carlo Bestetti, ovvero un aeroporto
per aerei da guerra e per piccoli aeroplani commerciali,
distrutto dai partigiani nel 1945. Vi ha sede anche
un impianto della Tenaris Dalmine, ed in forte sviluppo
è l'impresa del settore terziario.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Sull'origine di Arcore non esiste documentazione certa:
dall'etimologia si può dedurre un'origine romana.
L'etimologia del nome Arcore è infatti controversa:
alcuni lo ricollegano al semidio Ercole, per il cui
culto forse sorgeva un tempio in suo onore, altri
lo associano ad un arco eretto dai romani. I documenti
più antichi finora ritrovati risalgono al IX
secolo e sono relativi a donazioni alle chiese locali
da parte di abitanti di "vico Arcole" o
"loco Arculi". Arcore, nel medioevo, appartiene
alla pieve di Vimercate ed è segnalata la presenza
di due monasteri: il monastero benedettino di San
Martino e la casa delle Umiliate a Sant'Apollinare.
Nel trecentesco Liber Sanctorum di Goffredo da Bussero
è citata la Chiesa di Sant'Eustorgio che diverrà
la Parrocchia della comunità ai tempi di San
Carlo Borromeo. Dal XVI secolo diverse famiglie nobiliari
lombarde (Casati, Durini, Giulini, Vismara, D'Adda,
Barbò) spostano la propria residenza lungo
tutta la Valle del Lambro e la Bassa Brianza e vi
edificano importanti ville di delizia, tra cui ad
Arcore la Villa Borromeo d'Adda, la Villa "La
Cazzola" e la Villa San Martino (già Casati-Stampa),
favoriti dalla buona collocazione geografica e dalle
agevoli comunicazioni. La costruzione dell'attuale
chiesa parrocchiale risale al 1716. Il comune ebbe
una discreta crescita industriale e demografica in
conseguenza della realizzazione stazione della linea
ferroviaria Milano-Monza-Lecco, con l'insediamento
della Falck e di altre industrie legate alla lavorazione
dei metalli e dei macchinari.