Airole
Liguria

Airole è un comune della provincia di Imperia in Liguria, periferia più settentrionale della conurbazione di Ventimiglia. Il paese è situato in val Roia nell'entroterra della provincia di Imperia, vicino alle sponde del fiume Roia (che sfocia poi a Ventimiglia) e si trova a circa 10 km dalla costa. Dista dal capoluogo circa 55 km. La zona adiacente il monte Abellio - compresa tra i comuni di Airole, Dolceacqua, Rocchetta Nervina e il confine italo-francese - è stata proposta dalla Rete Natura 2000 della Liguria alla commissione della Comunità Europea come Sito di Interesse Comunitario. Tra le caratteristiche geologiche del sito è segnalata una prevalenza di zone calcaree, arenarie e marne; in campo faunistico è stata accertata la presenza quasi eccezionale del camoscio - in un ambiente già di tipo mediterraneo - mentre per la flora specie di genziana ligure, il fiordaliso ovoide, la primula impolverata, orchidee e vaste aree di ginepri rossi. Il territorio e la circoscrizione del Comune di Airole è composto dal centro principale di Airole, l'unica frazione di Collabassa e dalle borgate storiche di Case Noceire e Case Giauma, quest'ultime ufficialmente riconosciute dalla comunità airolese e dallo statuto comunale. L'economia si basa principalmente sull'attività agricola specie nella coltivazione degli oliveti da cui si ricava olio extravergine di oliva.

ETIMOLOGIA
Il toponimo Airole ha una derivazione incerta, dovuta al fatto che non esistono documenti al riguardo. Sono state fatte alcune supposizioni derivanti dal clima del borgo arioso, dagli aironi o più fantasiose, come la presenza di uno stregone di nome Airone. Secondo altri studi il toponimo locale deriverebbe dalla parola aerola, diminutivo di ajra, col significato di piccola aia. Si pensa inoltre che il nome abbia origine da una proprietà di Airoaldo, un tempo era detta anche Aerola o Ayerola, deriva dal latino area, areola, piccolo spazio. Un'ipotesi fantasiosa conduce il nome al latino ara Jovis, altare di Giove, in riferimento alla presenza di un'ara votiva presente in loco.

MANIFESTAZIONI
A fine maggio viene organizzata lungo l'antico percorso della strada del sale la "Marcia Internazionale della Val Roia"; il percorso è lungo 15 chilometri passando dal valico di Fanghetto da Airole a Breil-sur-Roya e viceversa.
Annualmente viene inoltre organizzata nel mese di agosto la Festa degli "Amici della Vespa" dal locale Vespa Club Airole consistente nel radunare in paese i possessori del celebre motociclo della casa motociclistica italiana Piaggio.
Tra le principali feste vi sono quelle dei Santi Filippo e Giacomo ad Airole il 1º maggio; di san Clemente nella frazione di Collabassa il 23 novembre; di san Giovanni Battista il 24 giugno; di san Bernardo; della lavanda e la sagra del muscolo nel mese di agosto.

COLLABASSA
Il territorio comunale di Airole comprende l'unica frazione di Collabassa dove a partire dal 1720 cominciarono a risiedere le prime famiglie, i Pallanca e i Biancheri. La fondazione del borgo fu legata alla coltivazione delle terre circostanti - dette dell'Avaudorino, del Bosco e Colla d'Orso - e proprio a metà strada tra quest'ultima terra e il torrente Bevera si costruirono le prime abitazioni. La località fino al 1957 fu interessata dalla totale mancanza d'acqua, sopperita con la costruzione da parte degli abitanti di cisterne per la raccolta dell'acqua piovana dai tetti delle case; dal 1957 un acquedotto fornisce l'acqua potabile dal vallone della Vignassa. La locale chiesa è dedicata a san Clemente, patrono della frazione festeggiato il 23 novembre.

DA VEDERE
Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Il santuario mariano è situato a pochi chilometri dal paese di Airole su un promontorio circondato da oliveti.
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. La parrocchiale di Airole fu nei secoli più volte ampliata e rimaneggiata fino al definitivo stile barocco negli anni 1757-1759. Divisa in tre navate, custodisce pregiati affreschi dei pittori Carlo e Luigi Morgari del XX secolo e un organo del 1837 di Carlo Giuliani.
Chiesa parrocchiale di San Clemente nella frazione di Collabassa.
Oratorio di San Giovanni Battista.
Cappella di San Bernardo.
Nella piazza principale del paese, posta di fronte alla parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, è presente la fontana - detta "la Pila" - con montature e tracce della precedente struttura del XIX secolo.
Nei pressi della frazione di Collabassa è presente l'antico ponte in pietra - ad unica arcata - attraversante il fiume Roia; fino alla metà del XX secolo fu l'unica via di comunicazione per raggiungere la frazione airole.
Nel territorio airolese sono ancora oggi presenti tre antiche torri di avvistamento: la Torre d'Olivè, la Torre del Vio e la Torre delle Garbae. Non si conosce l'esatta datazione di tali edifici, ma alcuni studi storici localizzano la loro edificazione posteriormente al XVI secolo.
Erette, come suggerisce la loro ubicazione ad oriente del fiume Roia, principalmente a scopo difensivo o di segnalazione furono inoltre usate dai pastori di Briga e Tenda - oggi entrambe le località in territorio francese - come ricovero del bestiame durante il periodo invernale.
La torre del Vio - posta sul torrente omonimo - fu eretta molto probabilmente nei primi decenni del XVII secolo in contemporanea con la costruzione della strada carrozzabile tra Airole e Fanghetto. Posta su due piani e con un pozzo per la raccolta dell'acqua piovana, è citato in un atto di donazione del 1653 - col nome di Chà - di Lorenzo Biancheri fu Batta all'oratorio dei Disciplinanti. La torre delle Garbae, costruita anch'essa su due piani, risulta invece in totale abbandono.
Costruita unicamente per uso militare è la torre d'Olivè, la meglio conservata delle tre torri, su tre piani di eguali dimensioni.
Oramai incorporata tra le abitazioni del borgo storico del paese la Torre d'Airole fu costruita nell'antico quartiere detto "della Riva" - oggi conosciuto come "Affondin" - e come le altre torri del territorio era risalente al XVI secolo o inizio del secolo successivo.
Un documento del 1615 cita la struttura - denominata anche "Casa della Torre" - in occasione della visita della famiglia Guglielmi da Vallebona dove risiedettero in una stanza interna offerta dallo zio Amedeo Biancheri. Nel 1644 fu danneggiata da un terremoto e in seguito circondata da altre case dando vita ad un quartiere - "Quartiere della Torre" - esistente fino al XIX secolo. La struttura dell'antico edificio è ancora ben distinguibile dal resto delle abitazioni.

ENOGASTRONOMIA
Oltre ai noti piatti della cucina ligure vi sono particolari prodotti gastronomici esclusivi del paese quale il Ciuciulo - un insaccato a base di sanguinaccio, insaporito con erbe varie e cipolle - e una torta dolce chiamata localmente pastà con nocciole, pinoli e mentine. Altre specialità del luogo sono il condiglione sulla brace - una grigliata mista di verdure unita al merluzzo - e le foglie di verza ripiene di riso detti capui.

ORIGINI E CENNI STORICI
Il primo documento ufficiale risale al 954, un testamento del Conte Guido di Ventimiglia dove si accenna ad un borgo romano di nome Eyrole. Fu insediamento monastico Benedettino Lerino, passato poi il 25 gennaio 1273 ai monaci della Certosa di Pesio. Rimase sotto la protezione monastica piemontese per tutto il XIII secolo. Nel XIV secolo il commercio, specie del sale, alimentò maggiormente l'economia del borgo ligure - piemontese, suscitando delle controversie con Ventimiglia e Genova. Si arrivò per vie diplomatiche al riacquisto del paese per 150 fiorini d'oro ai Certosini, sottraendo il borgo ai Piemontesi e ponendolo sotto la protezione di Ventimiglia. L'atto ufficiale fu siglato il 17 dicembre del 1435 da entrambe le parti. Ad un anno esatto dall'accordo (17 dicembre 1436) la Certosa di Pesio protestò contro il governo degli Intemeli a causa del mancato pagamento di alcuni debiti, richiedendo in cambio un terreno privato di proprietà certosina. La lite proseguì fino al 1490 circa, quando gli Intemeli saldarono definitivamente i debiti accumulati. Nel 1498 la Magnifica Comunità di Ventimiglia fece donazione di terre a tredici Capi di casa provenienti da paesi del circondario, affinché ivi costruissero le loro abitazioni e vi andassero a vivere con le loro famiglie. Nel patto si stabilì che i nuovi abitanti del luogo pagassero un soldo annuo alla città per queste terre, con obbligo di poterle alienare soltanto a persone del luogo. Airole seguì poi le stesse sorti di Ventimiglia, fino a diventare comune autonomo nel 1793 seguendo l'avvento della caduta della repubblica genovese nel 1797 e la conseguente annessione della neo Repubblica Ligure al Primo Impero francese di Napoleone Bonaparte. Alla caduta di quest'ultimo nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità Montana Intemelia, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 497 (M 256, F 241)
Densità per Kmq: 33,7
Superficie: 14,74 Kmq

CAP 18030
Prefisso Telefonico 0184
Codice Istat 008001
Codice Catastale A111

Denominazione Abitanti airolesi
Santo Patrono Santi Filippo e Giacomo
Festa Patronale 11 maggio

Il Comune di Airole fa parte di:
Comunità Montana Intemelia
Regione Agraria n. 2 - Alte Valli d'Argentina e Nervia

Località e Frazioni di Airole
frazione: Collabassa; borgate: case Noceire, case Giauma

Comuni Confinanti
A nord-est: Dolceacqua; a nord-ovest: Olivetta San Michele; a sud: Ventimiglia
Comune di Confine con la Francia

Musei nel Comune di Airole
Museo dell'Olio e della Civiltà Contadina

Chiese e altri edifici religiosi airolesi
Santuario della Madonna delle Grazie
Chiesa Parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo.

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PASTIFICIO MORENA - VENTIMIGLIA - IM
CONSORZIO MARCHIO STORICO DEI LAMBRUSCHI MODENESI - MODENA (MO)