Pontecorvo
è un comune in provincia di Frosinone. Fa parte
della Comunità Montana Gronde Monti Ausoni
e del Parco naturale dei Monti Aurunci. Medaglia d'argento
al merito civile (data del conferimento: 31 dicembre
1961) Medaglia di Bronzo al Valor Militare (data del
conferimento: 30 ottobre 1992). Per secoli produzione
caratteristica di Pontecorvo è stata la realizzazione
di stoviglie e recipienti di terracotta; particolarmente
caratteristica è la realizzazione di anfore
di varie dimensioni dette nel Basso Lazio cannate,
largamente utilizzate per conservare e trasportare
liquidi; erano di forma panciuta con ampi manici,
ornate da semplici figure realizzate a freddo con
terra rossa. Gli artigiani realizzavano anche funi,
articoli in cuoio, tessuti, recipienti e borse in
fibre vegetali e arnesi in ferro. Famosa di Pontecorvo
è anche La Cannata, vaso di terracotta o di
argilla. Le frazioni di Pontecorvo prendono nome da
santi molto venerati nel territorio: Santa Oliva di
Anagni e San Cosma. La frazione di SantOliva
è una area di grande interesse naturalistico:
vi è un ampio bosco chiamato sin dal Medioevo
"La foresta"; vi sono poi profonde grotte
carsiche ancora non esplorate, alcune sorgenti e piccoli
corsi dacqua come il "Quesa". La zona
fu luogo di ville in epoca romana e di monasteri nel
Medioevo, di cui sincontrano i resti attraversando
i boschi. Si succedettero nellarea diversi casali
e chiese rurali (si trovano ancora alcune pareti affrescate),
ma solo Santa Oliva ha attraversato i secoli fino
a oggi. Molto importante anche la frazione San Cosma
con il suo omonimo Santuario Santi Cosma e Damiano.
ETIMOLOGIA
Il toponimo Pontecorvo è legato al Pons curvus
ossia ponte curvo riferito al ponte che si può
ammirare sul fiume Liri al centro della città.
Per molto tempo è prevalsa linterpretazione
che con "corvo" sintendesse corvus,
un simbolo dei Benedettini, si facesse riferimento
allAbbazia di Montecassino, che controllava
il territorio. Ad avvalorare questa tesi è
lo stemma della città che rappresenta un corvo
che sormonta un ponte curvo.
DA
VEDERE
Torre
di Rodoaldo
Chiesa della Madonna delle Grazie
Cattedrale, ricostruita nel dopoguerra
Ponte Curvo sul Liri
MANIFESTAZIONI
Festa di San Giovanni (secondo fine settimana di maggio)
APPROFONDIMENTO
STORICO
I primi insediamenti umani risalgono al Neolitico:
in località Vetrine sono state trovate amigdale
e strumenti in osso. Probabilmente le grotte sulle
colline furono il rifugio per queste prime popolazioni.
Sono stati trovati reperti anche dellEtà
del bronzo e del ferro. In epoca romana il territorio
era sotto lamministrazione di Aquinun.
Sul
territorio di Pontecorvo sono presenti resti di ville
rustiche e di necropoli. Le ville rustiche sono state
attive fino al quarto secolo d.C. e vi erano nei loro
pressi probabilmente dei villaggi, oggi non rintracciabili.
Nellattuale località SantOliva,
lungo la via che andava dal mar Tirreno alla valle
di Comino, vi era la villa della famiglia Caecina
Suetria, di cui ci sono giunti elementi ornamentali.
Pontecorvo
come città nasce circa nellanno 750:
sul Liri vi era il ponte curvo, che era stato realizzato
così per sopperire al problema degli urti dei
tronchi trasportati dalla forza della corrente, e
nelle sue vicinanze un villaggio; Rodoaldo, gastaldo
di Aquino, in funzione anti-saracena fece erigere
un castello sulla collina rocciosa nelle vicinanze
del ponte in quanto la posizione era strategica per
il controllo della navigazione fluviale. Rodoaldo
accrebbe linsediamento e realizzò un
castello con cinta muraria e torre: nel castello vi
era una cappella che si tramanda fosse stata dedicata
a San Bartolomeo; quando il castello venne distrutto,
sulle sue rovine fu edificata la Cattedrale di San
Bartolomeo e lantica torre ci è pervenuta
come torre campanaria. Civita e Pastine furono i due
quartieri che si svilupparono nel Medioevo, il primo
sul colle, nelle mura, e il secondo tra il primo e
il fiume.
La
città fu al centro delle alterne vicende che
videro protagonista questa zona dItalia, ma
riusci ad accrescersi progressivamente. Nel 866 limperatore
Ludovico II si stabilì a Pontecorvo nella campagna
contro i saraceni. Nel Millecento in questa zona si
sviluppò la setta dei "vendiciosi"
che venne presto repressa. Nel 1190 fu anche tra le
prime comunità ad ottenere uno statuto, segno
di un nuovo corso storico nei rapporti tra il signore
e i cittadini. Pontecorvo fece parte dalla sua fondazione
fino al 980 della contea di Capua; in quellanno
infatti Atenolfo riuscì ad ottenere anche il
gastaldato di Aquino. Alla morte di Atenolfo la nuova
contea si divise in contea di Aquino e contea di Pontecorvo.
Nel 1065 i normanni conquistarono la città
e smembrarono la contea cosicché Pontecorvo
passò sotto il controllo di Gaeta. Nel 1105
i monaci di Montecassino comprarono la città
e la mantennero, ma non stabilmente, per circa quattrocento
anni: in questo periodo infatti fu conquistata e retta
per alcuni anni da Ruggero II, divenne feudo papale,
fu saccheggiata e distrutta da Carlo dAngiò;
durante lo scisma dOccidente Pontecorvo si schierò
con lantipapa Clemente VII in opposizione al
potere di Montecassino. Tra il 1422 ed il 1463, fece
parte dei dominii papale, poi angioino, poi aragonese.
Pontecorvo
dal 1463 al 1860 divenne di fatto per secoli unenclave
nel Regno di Napoli dello Stato della Chiesa, a parte
la parentesi che la vide come un principato napoleonico.
Tale principato fu creato inizialmente per il generale
Jean-Baptiste Jules Bernadotte, che lo governò
dal 1806 al 1810; come conseguenza di quest'ultimo
fatto l'emblema della Casata di Bernadotte, l'attuale
casata reale del Regno di Svezia, include lo stemma
di principi di Pontecorvo. Il principato fu retto
dal 1812 al 1815 da Lucien Murat, figlio di Gioacchino
Murat, per tornare allo Stato della Chiesa.
Durante
la risalita dei Mille di Garibaldi, prima che arrivassero
a Napoli, i Pontecorvesi organizzarono una rivolta
contro il potere papale, proclamandosi parte del Regno
dItalia il 2 di settembre. Venne però
occupata dalle truppe borboniche poche settimane dopo,
ma liberata dai soldati di Vittorio Emanuele II il
7 dicembre. Il 12 dicembre vennero fucilati tre filo-borbonici
protagonisti di un tentativo di restaurazione.
La
seconda guerra mondiale porta morte e distruzione:
il primo novembre del 1943 Pontecorvo fu bombardata,
morirono molti cittadini, la città rasa al
suolo. Il ponte fu lobiettivo di vari raid,
ma non subì alla fine gravi danni. Quando gli
alleati passarono la linea Gustav, i tedeschi fortificarono
un nuovo fronte, la linea Hitler, che passava per
Pontecorvo. Nelle campagne si trovano ancora i resti
dei bunker tedeschi.
Alla
città è stata conferità la Medaglia
d'argento al merito civile il 31 dicembre 1961. Pontecorvo
è tra le Città decorate al Valor Militare
per la Guerra di Liberazione perché è
stato insignito, 30 ottobre 1992, della Medaglia di
Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue
popolazioni e per la sua attività nella lotta
partigiana durante la seconda guerra mondiale.