Ladispoli
Lazio

Ladispoli è un comune della provincia di Roma. Ladispoli è letteralmente tagliata da due piccoli fiumi, il Sanguinara e il Vaccina, i quali si possono tranquillamente attraversare dai tre ponti nelle vicinanze del lungomare, uno dei quali interamente di legno. A protezione delle coste che negli ultimi anni hanno sofferto una grande erosione, sono state poste delle barriere artificiali costituite da un cospicuo numero di scogli. Dei numerosi boschi e paludi che erano presenti nel territorio durante il medioevo, a oggi non rimangono che l'Oasi faunistica di Palo, attraversata dalla pista ciclabile, e la palude di Torre Flavia. Da ultimo si evidenzia come, nel mare antistante Ladispoli, sembra stia comparendo una piccola barriera corallina. Tale fenomeno, sicuramente acutizzato negli ultimi anni a causa del riscaldamento delle acque del mediterraneo, rappresenta una sorta di "fatto unico". Numerosi sono i diving che offrono la possibilità di vedere questo decisamente strano fenomeno per il "mare nostrum".

ETIMOLOGIA
Fondata da Ladislao Odescalchi, fu chiamata Ladislao polis, ossia città di Ladislao.

MARINA DI SAN NICOLA
Marina di San Nicola è una località di villeggiatura che si affaccia sul Mar Tirreno facente parte del Comune di Ladispoli. È situata a 33 km dal centro di Roma, sulla strada Aurelia. Sin dall'epoca romana è usata come località balneare, ma l'attuale consorzio residenziale è nato agli inizi degli anni '60. In questa località sorge la villa romana chiamata Villa di Pompeo.

DA VEDERE
La cittadina è suddivisa nei quartieri del "Centro - Centro storico", "Miami - Cerreto - Campo Sportivo", di "Caerevetus", e di "San Nicola - Monteroni".

La piazza principale è Piazza Marescotti,ristrutturata nel 2005 e dedicata a Roberto Rossellini assiduo frequentatore di Ladispoli.

Vi è un monumento ai caduti di Ladispoli durante la Seconda Guerra Mondiale tra Via Vittorio Cantoni e Via Filippo Moretti.

Sono presenti inoltre l'oasi faunistica a Palo, nata nel 1980 su un'area di proprietà dei principi Odescalchi e gestita dal WWF, e l'oasi della palude di Torre Flavia, riconosciuta "monumento naturale regionale" e dichiarata "zona speciale protetta", in gestione alla Provincia.

Infine la più recente di queste opere è il cosiddetto "ponte di legno" (un ponte in legno strallato su due cavalletti in ferro) sul lungomare Regina Elena inaugurato nella primavera del 2007 sul quale gli innamorati, come nel romanzo-film "Ho voglia di te", mettono i propri lucchetti. L'inserimento del ponte ha sì permesso di unificare il lungomare pregiudicando tuttavia, anche se non in modo definitivo, la trasformazione del canale in un porto-canale.

Nel territorio si trovano le due necropoli etrusche di "Monteroni" (tombe a tumulo, riferibili probabilmente alla città di Alsium e databili tra il VII e il V secolo a.C., in maggioranza oggi scomparse) e di "Vaccina" (comprendente circa 60 tombe scavate nella roccia (VII-VI secolo a.C., probabilmente pertinenti ad un insediamento dipendente da Caere sorto sulla foce del fosso Vaccina, o Caeretanus amnis).
Sono state attualmente riscoperte molte ville romane utilizzate dalla seconda metà del III secolo a.C. fino al V secolo d.C. Di alcune di esse sono stati rinvenuti cospicui resti come nel caso della ("Villa di Pompeo" nella frazione di Marina di San Nicola,della "villa della Posta Vecchia" situata presso il bosco di Palo,della "villa di Marina di Palo", nei cui pressi si trovano anche le vestigia di una cisterna e di un monumento funerario, ma anche altre ville meno cospicue come la "villa della Grottaccia",e la villa di "Vaccina",
Un insediamento fortificato detto ("Castrum Statua") era sorto su un'antica stazione di posta romana sulla via Aurelia, presso i resti di un ponte sul fosso Cupino, ma a oggi non ne rimangono che sporadici resti.
Il Castellaccio dei Monteroni, un raro esempio di casale fortificato costruito nel XIV secolo sul percorso della via Aurelia, per lunghissimo periodo utilizzato per l'agricoltura e stato poi abandonato e occupato da abusivi. In esso si è anche girato la scena finale del film "La grande guerra" dove i due improbabili eroi vengono fucilati dalle truppe austriache. Attualmente giace abbandonato a causa della mancanza di accordi tra i due proprietari, il comune, e l'ente pubblico dell'agricoltura.
Del Cinquecento è la cosiddetta "torre Flavia" ristrutturata dal cardinale Flavio Orsini, una delle torri di avvistamento che facevano parte di un sistema difensivo contro i Saraceni comprendente 61 torri volute dal governo pontificio lungo tutta la costa laziale. Danneggiata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e immersa nel mare a causa dell'erosione della costa, fu protetta negli anni '70 da una diga di pietra.
Da anni i progetti per una sua ristrutturazione giaciono dimenticati nei cassetti comunali, anche se andando in comune si può vedere un bel quadro che ritrae la torre e il suo complesso a lavori finiti. La torre si è drasticamente "spaccata" in quattro tronconi che si vanno man mano disgregando. Solo per dare un esempio si veda la crepa del lato Sud che si affaccia verso il centro di Ladispoli, oggi un uomo adulto potrebbe passarci tranquillamente in mezzo, mentre sei anni fa sarebbe risultato impossibile.

MANIFESTAZIONI
Sagra del Carciofo Romanesco: nata nel 1950, a seguito di un crescente successo negli anni ha ospitato personaggi famosi del mondo dello spettacolo come Ron, Renzo Arbore, Gigi Sabani. Dal 2000 è riconosciuta come Fiera Regionale, nel 2006, ha visto partecipare circa 300.000 persone, e nel 2007 è diventata "Fiera Nazionale". Nella fiera sono presenti stand di tutte le regioni italiane per la promozione dei relativi prodotti tipici, oltre alle delegazioni dei paesi gemellati: Heusenstamm (Germania), Benicarlò (Spagna), Castroville (California-USA) ed altre.
Palio degli anelli - Festa S.Maria del Rosario
Benedizione degli animali - S.Antonio Abate
San Giuseppe - Festa del Patrono
Presepe Vivente
Il carnevale - Sfilata carri allegorici


ORIGINI E CENNI STORICI
Le prime testimonianze di attività umana nel territorio dell'odierna Ladispoli si datano nel tardo neolitico tra il 3000 e il 2000 a.C. I primi resti umani sono costituiti dalle punta di freccia tardo-neolitiche rinvenute nella palude di Torre Flavia. L'attuale Ladispoli sorge sul vecchio porto di Alsium,uno dei tre porti insieme a Caere (Santa Marinella) e Punicum (Santa Severa) della città etrusca di Cerveteri. La deduzione coloniale romana si ebbe nel 272 a.C. anno in cui fu confiscato la metà del territorio di Cerveteri per darlo alle nuove colonie. Da quel momento Alsium divenne località marittima di facoltosi romani vi si costruirono ville poste a pochi metri dal mare, tra i quali si dice vi fossero anche Pompeo e lo stesso Giulio Cesare secondo quanto racconta nei suoi testi Cicerone. L'ultimo scrittore classico che cita Alsium fu Rutilio Namaziano il quale partito da Ostia nel 416 d.C. andò a visitare le sue tenute in Gallia via mare, ciò a causa della pericolosità che un viaggio via terra avrebbe conportato. Nel De Reditu suo racconta delle lussuose ville affacciate al mare che ancora erano frequentate nonostante il malessere generale della società romana del V secolo d.C. Durante le guerre greco-gotiche Tottila sottomise e distrusse la città,come dimostrano le varie tombe di fattura gotica nelle vicinanze di Via Aurelia. Nel 1200 si ha la prima manzione in un documento genovese del Castrum Pali, un insediamento fortificato che sarebbe stato successivamente convertito in castello utilizzando tra l'altro anche i grandi blocchi in opera quadrata dell'antico porto di Alsium. Il nome forse deriva da palus (palude) le quali circondavano il castello. Nel castello appartenuto a vari uomini di spicco nell'aristocrazia romana hanno soggiornato personaggi come: Francesco Orsini, Papa Alessandro VI (Borgia), Felice Orsini della rovere ed i papi Paolo III e Sisto V, i cardinali Flavio e Virgilio Orsini. Il castello di Palo fu feudo degli Orsini e venne acquistato nel 1693 dagli Odescalchi; passò quindi per vendita al duca Grillo di Genova e al marchese Carlo Loffredo di Treviso, per tornare quindi ancora agli Odescalchi nel 1870. Nel 1884 Livio Odescalchi fece donazione del possedimento di Palo al figlio secondogenito, Ladislao, che prese residenza nel castello. Intorno a questo era cresciuto un piccolo borgo e per allontanarne gli abitanti e i villeggianti, il principe Odescalchi fondò nel 1888 la cittadina che da lui prese il nome, in una striscia di terreno tra i torrenti Vaccina e Sanguinara. Il tracciato fu opera dell'ingegnere Vittorio Cantoni e da allora è preda di costruttori di ogni tipo, che hanno costruito in tutto il territorio.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 29.968 (M 14.585, F 15.383)
Densità per Kmq: 1.152,6

CAP 00055
Prefisso Telefonico 06
Codice Istat 058116
Codice Catastale M212

Denominazione Abitanti ladispolani
Santo Patrono San Giuseppe
Festa Patronale 19 marzo

Numero Famiglie 12.226
Numero Abitazioni 19.963

Comuni Confinanti
A nord e est: Cerveteri; a sud: Fiumicino

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CENTRO STUDI G. MAMELI - BRACCIANO
TRATTORIA - RISTORANTE L'ANGOLETTO - CIVITAVECCHIA - RM
ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO PARITARIO SALVO D'ACQUISTO - BRACCIANO
ISTITUTO TECNICO per GEOMETRI PARITARIO SALVO D'ACQUISTO - BRACCIANO