Ferentino
è un comune della provincia di Frosinone. Fa
parte della Comunità Montana "Monti Ernici".
Ferentino è medaglia d'oro al Merito Civile
con la seguente motivazione: «Centro strategicamente
importante per il collegamento tra la S.S. Casilina
con Cassino, durante l'ultimo conflitto mondiale fu
obiettivo di ripetuti e violentissimi bombardamenti
che procurarono quattrocento vittime civili e la quasi
totale distruzione dell'abitato. Le Comunità
religiose locali offrivano poi un'ammirevole prova
di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi
in aiuto di numerosi fuggiaschi e di quanti volevano
intraprendere, con gran coraggio e spirito di sacrificio,
la difficile opera di ricostruzione».
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino Ferentinum da -frent (forse da -brent,
ossia cervo) con accostamento al latino ferens, ferentis
(participio del verbo ferre, portare).
MANIFESTAZIONI
Festa di Sant'Ambrogio (30 aprile - primo maggio)
DA
VEDERE
Acropoli
L'acropoli di Ferentino risale al II-I secolo a.C.
ed è cinta da mura in opera poligonale e opera
quadrata; su di essa sorgono la Cattedrale dei Santi
Giovanni e Paolo, il Vescovado e il seminario.
Mercato
romano
Il mercato romano fu edificato agli inizi del I secolo
a.C. È costituito da una sala coperta che,
tramite archi a tutto sesto, si apre lateralmente
su cinque botteghe coperte con volte a botte.
Cinta
muraria
Il centro storico di Ferentino è racchiuso
entro mura che risalgono al IV secolo a.C. Erette
in opera poligonale, da cui il nome di mura poligonali
o ciclopiche, presentano rifacimenti in opera quadrata
del I secolo a.C. Nel medioevo le mura vennero riforzate
con torri realizzate con pietre irregolari.
Porta
Sanguinaria
Porta Maggiore o di Casamari
Porta Montana
Porta Sant'Agata
Porta Stupa
Porta Pentagonale
Porta di Santa Croce
Cattedrale
dei Santi Giovanni e Paolo
La Cattedrale è situata sull'acropoli. Venne
edificata nel 1108 sui resti di un più antico
luogo di culto. Nella facciata a capanna si aprono
tre porte architravate sormontate da lunette. L'interno
del duomo, a tre navate, ha una copertura a capriate
e conserva una pavimentazione a mosaico risalente
al XII secolo. La chiesa conserva le reliquie e la
statua d'argento di Sant'Ambrogio martire, patrono
della città. Notevole è l'altare maggiore
cosmatesco, protetto da un ciborio duecentesco di
Drudo Da Trivio.
Chiesa
di Santa Maria Maggiore
La chiesa abbaziale di Santa Maria Maggiore risale
al IX secolo, ma è stata rifatta nel XIII secolo,
per opera dei cistercensi di Casamari.
Chiesa
di San Valentino
La chiesa di San Valentino è una chiesa benedettina;
in buona parte ricostruita dopo l'ultima guerra, si
trova in piazza Giacomo Matteotti; vi si trovano affreschi
del Duecento, che raffigurano una Resurrezione, una
Madonna della Misericordia e tre Santi.
Monastero
di Sant'Antonio Abate
Il monastero, in stile romanico, fu fondato da papa
Celestino V, e ne accolse le spoglie fino al 1327
divenendo così meta di pellegrinaggi. Vi fu
sepolto anche l'umanista Martino Filetico.
Convento
delle Clarisse
Il convento delle Clarisse risale al Seicento. La
piccola chiesa convento delle Clarisse conserva il
cuore di papa Celestino V.
FRAZIONE
TOFE
Frazione del comune di Ferentino, confinante con il
comune di Anagni. Strutture presenti: Chiesa parrochiale
"Sacro Cuore" e parco "Molazzete"
CENNI
STORICI
La storia di Ferentino risale almeno agli inizi dell'VIII
secolo a.C. Città degli Ernici, conserva le
mura megalitiche poligonali che contrassegnano tutti
i centri abitati da quest'antico popolo. Città
di soggiorno ai tempi dei Romani, citata da Orazio,
nel Medioevo è frequentata dall'imperatore
Federico II. Uno dei personaggi più importanti
legati alla cittadina è Gregorio de Monte Longo,
legato pontificio presso i comuni della Lega Lombarda.
Dal 1198 e fino al trattato di Cave del 1557 è
sede del Rettorato della provincia pontificia di Campagna
e Marittima, istituita da papa Innocenzo III. Dopo
la Restaurazione ospita per breve tempo la Delegazione
apostolica. Durante la seconda guerra mondiale nasce
un significativo movimento di resistenza: due ferentinati
vengono uccisi alle Fosse Ardeatine; di Ferentino
era don Giuseppe Morosini, fucilato a Forte Bravetta
perché coinvolto nella resistenza romana. Il
dopoguerra vede un notevole sviluppo industriale con
importanti effetti sull'occupazione.