Carbognano
è un comune in provincia di Viterbo e dista
dal Capoluogo circa 22 km. Centro agricolo dei Monti
Cimini, sulle pendici orientali del recinto craterico
del lago di Vico. Sorge alla confluenza di due vallecole
tributarie del rio Sorcello, affluente del Tevere.
ETIMOLOGIA
Lorigine del nome di Carbognano è incerta;
si possono tuttavia avanzare alcune ipotesi:
1) Sul colle di SantEutizio sorgeva un tempio
dedicato al dio Giano (Ara Jani: Altare di Giano)
denominato successivamente Castellaccio di Arignano.
Da cui Ara Jani - Arignano - Carbognano;
2) Un antico patrizio romano di nome Carbilio, attratto
dalla bellezza del luogo, vi costruì una villa,
storicamente documentata, per trascorrervi il proprio
tempo libero. Da cui Villa Caribilia - Carbiliano
- Carbognano;
3) Nel territorio di Carbognano, un tempo, cera
una villa della famiglia Romana Carbones,
ricordata anche da Tacito. Alla famiglia apparteneva
Luca Papino Carbone. Da cui Carbone - Carbognano;
4) La zona, inserita nel cuore della Selva Cimina,
è stata sempre ricca di tronchi di castagno
e di quercia che avrebbero potuto offrire giacimenti
di carbone.
In
passato il paese fu chiamato anche Corvignanum o Carmignano
come si ricava da una bolla di Eugenio IV del 1443.
Il suo nome compare per la prima volta in un documento
del Regesto farfense (817) dove è menzionato
un fundum Carbonianum di proprietà dellAbbazia
di Farfa. La sua storia è legata alle vicende
del castello che ancora oggi si erge maestoso nel
centro del paese e domina con la sua torre quadrata
visibile da ogni ingresso del paese.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini di Carbognano sono molto antiche e sembrano
risalire ad epoca Etrusca e Romana. La sua posizione
a ridosso dei monti Cimini, nella parte meridionale
dell'Etruria, lascia immaginare che il territorio
sia stato considerato fin dal IV secolo a.C., un presidio
strategico. Lo testimoniano alcuni rudimentali sepolcreti
in località "Costa dei galli" che
dovettero servire più a soldati e genti di
passaggio che a una comunità stabilmente insediata
nel luogo. Notizie certe si hanno soltanto a partire
dal X secolo quando il feudo risulta iscritto tra
i possedimenti dell'Abbazia di Farfa. Nel secolo XIV
appartenne alla potente famiglia dei Prefetti di Vico
e successivamente passò tra i possedimenti
della Camera Apostolica. Nel 1494 Papa Alessandro
VI Borgia decise di concedere Carbognano ad Orsino
Orsini, signore di Bassanello e a sua moglie Giulia
Farnese che vi soggiornò fino al 1522. Dopo
di lei sua figlia Laura lo lasciò in eredità
a Giulio della Rovere, nato dal suo matrimonio con
Nicolò della Rovere. Nel 1630, Papa Urbano
VIII Barberini elevò Carbognano a Principato
e, dopo una serie di unioni matrimoniali, esso finì
tra i possedimenti della famiglia Colonna di Sciarra,
a cui rimase fino al 1870.
DA
VEDERE
Il palazzo baronale è una robusta e massiccia
mole risalente al tardo Rinascimento, con resti di
costruzioni medievali. La parrocchiale si presenta
in veste neoclassica. Nei pressi del paese vi sono
le chiese di Sant'Eutizio e di San Donato, ambedue
di origine medievale. Molte altre chiese si possono
incontrare nel centro del paese, come la seicentesca
chiesa barocca di San Filippo Neri eretta nel 1636
da Orazio Giustiniani prete della congregazione divenuto
poi cardinale, essa è la prima chiesa al mondo
costruita in onore di San Filippo. Nella vallata che
si adagia sotto il Castello Farnese, si erge solitaria
la settecentesca Chiesa dedicata a Sant'Anna fatta
costruire per volontà e con gli sforzi del
popolo di Carbognano particolarmente devoto alla Santa.
La chiesa di Santa Maria della Concezione è
invece di epoca cinquecentesca, esse venne costruita
per volere di Giulia Farnese signora di Carbognano,
nel suo lungo periodo di residenza presso l'omonimo
castello baronale. Riveste particolare importanza
la Chiesa della Madonna della Valle che custodisce
il prezioso affresco di Antonio del Massaro da Viterbo
detto il Pastura, raffigurante la Madonna col Bambino.