Caprarola
Lazio

Caprarola è un comune della provincia di Viterbo in Lazio. Caprarola si trova nel versante sud dei Monti Cimini ad est rispetto il Lago di Vico, arroccata su uno sperone tufaceo è posta tra le vie consolari, ora strade statali, Cassia e Flaminia. Gran parte dell'economia comunale è retta dall'agricoltura, Caprarola è infatti il più grande produttore di nocciole d'Italia, grazie allo sviluppo tecnologico che ha acquisito attraverso tutte le fasi della produzione e della lavorazione, tecnologie che si è saputo coniugare magistralmente con il rispetto ambientale e paesaggistico. Oltre alla produzione di nocciole, il turismo, sorretto dal valore architettonico del paese, dalla gastronomia e dalla Riserva naturale del Lago di Vico, rappresenta una grossa fetta dell'economia interna. Caprarola rappresenta uno degli esempi urbanistici più significativi del '500. L'antico borgo medievale venne squarciato per far passare una spettacolare via dritta che dai piedi della collina sale scavalcando burroni, in parte riempiti e in parte superati con 2 ponti fino a raggiungere il piazzale antistante l'imponente Palazzo Farnese.

ETIMOLOGIA
Deriva da "capra" e in passato indicava gli alloggi e le stalle ove riposavano le capre ed i pastori.

MANIFESTAZIONI
Ogni anno nell'ultimo weekend di agosto e nel primo di settembre si tiene la Sagra della Nocciola.

PALAZZO FARNESE
Si tratta di uno dei più importanti palazzi dell'architettura rinascimentale-maniersita. Fu edificato nel XVI secolo su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola sulla basi di una precedente fortificazione a pianta pentagonale ideata da Antonio da Sangallo il Giovane, di cui il Vignola mantenne il perimetro esterno. Il primo incarico per la progettazione venne affidato dal card. Alessandro Farnese al Sangallo, ma appena realizzata la base pentagonale con 5 bastioni angolari, i lavori vennero sospesi poiché il cardinale venne eletto papa Paolo III. Fu il nipote Alessandro juniore a riprendere i lavori affidando la realizzazione al Vignola il quale convertì l'austero progetto di una fortezza in una meravigliosa villa pentagonale a cui lavorarono i nomi più illustri di quel periodo.

IL LAGO DI VICO
Di grande interesse naturalistico, posizionato ad ovest di Caprarola, il lago di Vico è probabilmente il meglio conservato tra i grandi laghi italiani di origine vulcanica. Incluso tra le aree di particolare valore naturalistico del Lazio, tra i biotopi di rilevante interesse vegetazionale in Italia e parte della Riserva naturale del lago di Vico, consente lo sviluppo della vita di numerose e rare specie animali. Formatosi dal riempimento di un cratere vulcanico si è vista dimezzata la superficie in epoca etrusca con la costruzione di un canale sotterraneo che, attraversando la montagna e gettando le acque del lago nel vallone formando il Rio Vicano, ha permesso di ricavare una grande di quantità terreno fertile.

ORIGINI E CENNI STORICI
Pur essendo immersa nell'antico territorio etrusco, Caprarola getta le sue radici in epoca molto più recente, in particolare, si hanno le prime notizie dell'esistenza di insediamenti stabili intorno al XI secolo, questo, come avvenne anche per Ronciglione, a causa dei Monti Cimini anticamenti chiamati selva Cimina e considerati territorio impervio e impenetrabile. Durante il medioevo fu contesa da diverse famiglie feudatarie, nel 1275 si hanno prove che fosse sotto gli Orsini, ma per poco tempo, il potere passò infatti in breve tempo ai Prefetti Di Vico. Dal 1370, iniziò una lotta per il controllo di queste zone tra i Prefetti di Vico e i Conti d'Anguillara. Nel 1435 cadde sotto la giurisdizione della Santa Sede. Cinque anni più tardi, nel 1440, il feudo venne acquistato dal conte Everso dell'Anguillara ed a tale famiglia rimase fino al 1465, anno in cui il Pontefice Paolo II confiscò tutti i loro beni. Verso la fine del XV secolo, Caprarola venne affidata in vicariato ai Riario-Della Rovere, sotto il cui governo il paese cominciò a rifiorire ed a popolarsi. Fu quindi nel XVI secolo che conobbe il massimo splendore, quando i Farnese, con la nomina a Papa Paolo III del card. Alessandro Farnese, e con la costituzione del Ducato di Castro, estesero notevolmente il proprio dominio costruendo fastose ville e castelli. A Caprarola fu costruita la residenza più rappresentativa del livello di ricchezza e di potenza che questa nobile famiglia raggiunse, il Palazzo Farnese di Caprarola. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo successivo all'8 settembre 1943 e all'occupazione tedesca, trovano rifugio nel paese i 24 componenti della famiglia ebrea romana dei Veneziano. Ospiti della famiglia Brunetti, i Veneziano poterono godere per otto mesi della solidarietà di numerosi abitanti e delle autorità locali fino alla Liberazione. Il 27 gennaio 2005 ai coniugi Roberto e Maria Brunetti è stata per questo conferita l'alta onorificenza di giusti tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme. Caprarola è famosa anche per la grande produzione di nocciole e per i dolci tradizionali a base di nocciole, tozzetti, amaretti, pampepati e la crema di nocciole eccezionale spalmata sul pane o per guarnire dolci.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.197 (M 2.472, F 2.725)
Densità per Kmq: 90,4

CAP 01032
Prefisso Telefonico 0761
Codice Istat 056015
Codice Catastale B691

Denominazione Abitanti caprolatti
Santo Patrono Sant'Egidio
Festa Patronale primo settembre

Numero Famiglie 2.157
Numero Abitazioni 2.716

Il Comune di Caprarola è:
Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Il Comune di Caprarola fa parte di:
Comunità Montana Zona II dei Cimini

Comuni Confinanti
A est: Carbognano; a nord: Canepina, Vallerano, Viterbo; a ovest: Vetralla, Viterbo; a sud: Nepi, Ronciglione.

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