Capranica,
in provincia di Viterbo, dista dal capoluogo circa
27 km. È uno dei comuni italiani attraversati
dalla via Francigena. Caratteristico il borgo antico,
formato prevalentemente da case e palazzetti del XVI
secolo, ma dove è possibile ammirare edifici
anche più antichi. Da sempre sotto il dominio
degli Anguillara, in perenne conflitto con altre famiglie
per contendersi il dominio sulle terre circostanti,
il paese fu guidato dopo la loro estinzione da varie
signorie, alle quali venne affidato dai diversi papi.
Sotto il papato di Urbano VIII, che deviò il
percorso della via Cassia spostandola su questo versante
dei Cimini, Capranica acquisì una buona posizione
strategica. Il periodo di massimo splendore si deve
però al cardinale Altemps che, verso la fine
del XVI secolo, mise a punto un piano di ristrutturazione
urbanistica ed architettonica, facendo costruire palazzi,
strade e chiese. Nel corso dei secoli l'antico borgo
di capranica si estese notevolmente senza subire gravi
sconvolgimenti e l'assetto urbano si divise in tre
zone; la più antica, con il vecchio castello
Anguillara - alla quale si accede dalla Porta del
Ponte, il quartiere rinascimentale - incastonato tra
le due porte - e la zona più recente, fuori
delle mura. Capranica è famosa anche per la
grande produzione di nocciole.
ETIMOLOGIA
Chiamata in passato Caprinica di Sutri, secondo la
tradizione si riferisce alle caprarecce (stalla per
capre) realizzate dagli abitanti del primissimo insediamento.
Secondo altri "Capranica" era il nome del
fondatore del paese nei tempi antichi.
DA
VEDERE
Tra gli edifici principali, si può citare la
chiesa di S.Maria, progettata nel 1866; dal Vespignani,
che conserva al suo interno la statua della Madonna
delle Grazie del 1808, una Tavola del XII-XIII sec.
del Salvatore Benedicente, un Trittico con S.Terenziano,
S. Rocco S. Sebastiano del XV-XVI sec. e un Tabernacolo
del '400. La chiesa romanica di S. Francesco restaurata
da Antonio Munoz nel 1927, contiene un sepolcro marmoreo
dove sono sepolti i gemelli Francesco e Nicola Anguillara,
morti 1406-1408. Di origine cinquecentesca, con un
campanile romanico, il Duomo di S.Giovani è
stato ricostruito nel 700; l'interno, ad una navata,
custodisce un tabernacolo rinascimentale, un crocifisso
ligneo del XVI sec. e un pregevole organo.
A circa 500 metri dal centro lungo la Cassia verso
Viterbo, troviamo la chiesa della donna del Piano
con facciata attribuita al Vignola.
RIEPILOGO
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di San Terenziano al Monte
Chiesa di San Rocco (costruita intorno all'anno 1495)
Chiesa di San Giovanni Evangelista (consacrata nel
1842)
Chiesa di San Francesco
Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa della Madonna del Piano
MANIFESTAZIONI
Festa di San Terenziano (primo fine settimana di settembre)
Festa del VII Luglio (fine settimana più vicino
al 7 luglio), con la rappresentazione della cacciata
degli anguillara
ORIGINI
E CENNI STORICI
I primi insediamenti sul territorio dell'attuale Capranica
risalgono all'epoca etrusca, ma le prime notizie certe
si collocano intorno al 1050. Fino al 1300 Capranica
è posta come i comuni limitrofi sotto la giurisdizione
del convento sutrino dei SS.Cosma e Damiano. Nel 1305
fa la sua apparizione nel borgo la famiglia Anguillara
che ne farà uno dei più importanti dell'epoca.
Nel 1337 sotto Orso degli Anguillara soggiornò
a Capranica Francesco Petrarca. Orso, uno dei personaggi
più notevoli della sua casata, fu l'unico conte
a risiedere stabilmente nel castello. In questo periodo
venne ampliata la rocca da dove i conti pianificavano
le loro scorribande. Infatti, in quel periodo e in
seguito, soprattutto sotto il conte Everso Capranica
espanderà la sua influenza sui territori circostanti
e sarà invischiata nella guerra che i conti
combatteranno contro i Prefetti di Vico per tutto
il XIV secolo. L'ultimo conte degno di nota è
appunto Everso che nel 1435 combatterà a fianco
di Papa Eugenio IV per cacciare l'ultimo prefetto
Giacomo di Vico e i suoi due figli Menelao e Securanza.
Nel 1465 i successori di Everso, Deifobo e Francesco,
venuti alle armi con Papa Paolo II provocheranno la
sollevazione di Capranica e dei borghi controllati
e in seguito la caduta degli Anguillara il 7 luglio
1465. Papa Paolo II, dopo aver scaricato il castello
facendo rimanere solo una torre, donerà a Capranica
un cardinale governatore che farà del borgo
il capoluogo del governatorato. Per un certo periodo
di tempo il governatorato avrà la stessa ampiezza
territoriale dei domini anguillareschi. Sotto
i cardinali-governatori il paese venne ampliato, e
soprattutto prima del 1700 vi furono costruiti i palazzi
più importanti. Nel 1831 Papa Leone XII tolse
a Capranica il titolo di capoluogo. Dopo l'Unità
d'Italia il paese seguì le vicende dell'intera
provincia. Durante la Seconda guerra mondiale fu più
volte colpita dalle bombe, e soprattutto lo scalo
principale fu vittima dei bombardamenti.