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Canino
è un comune della provincia di Viterbo. Dista
dal capoluogo circa 44 km. Canino si trova nell'immediato
entroterra rispetto alla costa tirrenica e alla Maremma
laziale, nella Tuscia, a due passi da Vulci e dalla
distrutta città di Castro. Le dolci colline
intorno a Canino si spingono fino a lambire la Selva
del Lamone e le sue campagne sono molto frequentemente
coltivate a vite e olivo, oltre che famose per la
ricchezza di cacciagione. Il celebre olio Canino extra
vergine di oliva, ricavato dalla varietà d'olivo
"Canino", ha ricevuto la DOP con Reg. CE
n. 1263/96.
ETIMOLOGIA
Deriva e si riferisce al nome di persona latino Caninius.
MUSEI
Museo Nazionale Archeologico
EDIFICI
STORICI
Palazzo Miccinelli
Palazzo Bonaparte
FONTANE
Fontana dodecagonale, cinquecentesca, realizzata su
disegno di Jacopo Barozzi detto il Vignola
EDIFICI
RELIGIOSI
Collegiata dei Ss. Apostoli Giovanni e Andrea
Chiesa di Santa Maria della Neve
Chiesa di Santa Croce
Chiesa del Suffragio
Basilica della Madonna del Tufo
ORIGINI
E CENNI STORICI
Sulle origini di Canino non esistono testimonianze storiche.
Il suo nome deriverebbe dalla gens Caninia, una delle
più nobili famiglie di Vulci. Al tempo degli
etruschi la zona faceva parte della lucumonia di Vulci
e fu poi di pertinenza della gens Caninia, fra le più
ricche e nobili del circondario. Con molta probabilità,
in epoca romana, Canino era un pagus, un villaggio agricolo
circondato da fundi (fattorie). La presenza romana è
testimoniata dai resti di una villa imperiale in località
Doganella e dalle Centocamere nei pressi di Musignano.
Dopo la conquista romana (280 a.C.) e le scorribande
dei Saraceni (876 d.C.), Canino ha più volte
rappresentato un sicuro rifugio per le popolazioni dei
dintorni. La prima testimonianza scritta della presenza
di Canino risale alla Bolla Pontificia emessa da Papa
Leone IV nell847. Il documento conserva una lettera
del pontefice il quale, descrivendo i confini della
Diocesi tuscaniese, accenna ad un luogo fortificato
dal nome Mausoleum Canini. Ulteriori notizie risalgono,
invece, al 1180 e riguardano la donazione di Canino
e Cellere a Viterbo, effettuata dallantipapa Innocenzo
III. Secondo alcuni storici la donazione avvenne, invece,
ad opera del Papa Alessandro III per premiare i Viterbesi
della fedeltà dimostrata in occasione delle lotte
contro Federico Barbarossa. Il legame con Viterbo venne
in seguito rinsaldato il 5 ottobre 1214 con un atto
di vassallaggio e riconfermato nel 1254. Il dominio
di Viterbo ebbe termine nel 1259 grazie allaiuto
di Tuscania. Tale aiuto non fu, però, disinteressato.
Ben presto lalleanza si trasformò, infatti,
in un ulteriore rapporto di vassallaggio tanto che,
annualmente, i Caninesi furono costretti ad offrire
alla potente alleata un cero votivo di dieci libbre
come segno della propria sottomissione. Nel 1300 Tuscania
venne assoggettata dal Campidoglio. Per i Caninesi fu
loccasione per affrancarsi. Ma i Tuscaniesi si
accordarono, dietro pagamento di una cospicua somma
di denaro, con il capitano del senato Giovanni Pantaloni
per potersi riprendere la ribelle Canino. Così
negli anni successivi, oltre al solito cero, i Caninesi
furono costretti a fornire agli antichi alleati ben
cinquanta soldati, due palii in occasione del Carnevale
e lesenzione dal pagamento di qualsiasi tassa
e gabella.
Nel XIV secolo Canino si schierò con la fazione
guelfa degli Orvietani e dei Farnese e questi, con il
pretesto di difenderla da unaggressione ghibellina,
la occuparono. Circa dieci anni dopo fu la volta delle
truppe di Ludovico il Bavaro che si abbandonarono ad
un sanguinoso saccheggio. Al 1351 risale, invece, loccupazione
da parte dei Prefetti Di Vico.
Alla fine del Trecento, dopo essere stato liberato dalla
tirannia dei Di Vico, Canino venne annesso alla Chiesa
che, a sua volta, laffidò a Ranuccio III
Farnese sotto la cui signoria conobbe un periodo di
pace e prosperità: si abbellirono le abitazioni
e si favorirono opere di ogni genere. Qui
visse e fu sepolto insieme alla famiglia, presso la
chiesa Collegiata di Canino, Luciano Bonaparte fratello
di Napoleone, principe di Canino e Musignano; il ruolo
di Luciano fu determinante al fianco del fratello Napoleone
dopo che quest'ultimo era fuggito dal suo esilio sull'Isola
d'Elba. Inoltre Canino fu la residenza della famiglia
Farnese, e proprio qui nacque il 28 febbraio del 1468
Alessandro Farnese in seguito diventato Papa Paolo III.
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Popolazione
Residente 5.072 (M 2.531, F 2.541)
Densità per Kmq: 41,1
CAP
01011
Prefisso Telefonico 0761
Codice Istat 056012
Codice Catastale B604
Denominazione
Abitanti caninesi
Santo Patrono San Clemente
Festa Patronale seconda domenica di settembre
Numero
Famiglie 2.053
Numero Abitazioni 2.507
Il
Comune di Canino fa parte di:
Associazione Nazionale Città dell'Olio
Comuni Confinanti
Cellere, Ischia di Castro, Manciano (GR), Montalto
di Castro, Tessennano, Tuscania.
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