Ravenna
Emilia Romagna

Ravenna è una città dell'Emilia-Romagna, capoluogo della provincia omonima, città più grande e storicamente più importante della Romagna. Il suo territorio comunale è per estensione il secondo in Italia, superato solo da quello di Roma. La città è situata nell'entroterra ma è collegata al Mare Adriatico dal canale navigabile Candiano. I collegamenti sono garantiti, oltre che dal porto, dalla ferrovia e dall'autostrada. Lo scalo aereo commerciale più vicino alla città è l'aeroporto di Forlì, alla periferia della città di Ravenna si trova un piccolo aeroporto sede di un club di paracadusti, date le ridotte dimensioni della pista di atterraggio, la struttura è dedicata quasi esclusvamente a voli turistici. Ravenna è la città che fu capitale tre volte: prima dell'Impero Romano d'Occidente, successivamente del Regno degli Ostrogoti e dell'Esarcato bizantino. Attualmente è il capoluogo dell'omonima provincia. Insediamento di epoca remota,

Etimologia
Il toponimo si ritiene derivi da un prelatino "rava", che in origine designava un "dirupo prodotto da acqua che scorre" e successivamente "canale, palude, bassura, fanghiglia", unito ad un suffisso "-enna", di origine etrusca.

Monumenti
Otto monumenti presenti a Ravenna sono presenti all'interno della lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO:

- Battistero Neoniano (430 circa, decorato verso il 458)
- Mausoleo di Galla Placidia (prima metà del IV secolo, post 426)
- Battistero degli Ariani (prima metà del VI secolo)
- Cappella Arcivescovile (500 circa)
- Basilica di Sant'Apollinare Nuovo (inizio del VI secolo, con ridecorazione parziale nella seconda metà del VI secolo)
- Mausoleo di Teodorico (520 circa)
- Basilica di San Vitale (prima metà del VI secolo)
- Basilica di Sant'Apollinare in Classe (consacrata nel 547)

Musei
Museo Nazionale delle Attività Subacquee
Museo Ornitologico e di Scienze Naturali
Museo Nazionale
Museo d'Arte della Città
Museo Dantesco
Museo Arcivescovile

Edifici religiosi
Santuario Madonna Greca :: Monaci Paolini

Teatri
Teatro Rasi

Teatro Comunale Dante Alighieri

Origini e cenni storici
I brevi fiumi di andamento torrentizio che scendono dall'appennino ed il Po che in epoca preistorica sfociava più a sud rispetto al corso attuale portarono alla formazione di ampie zone lagunari che fino a pochi decenni fa hanno caratterizzato il tratto della pianura padana su cui sorse Ravenna. Le origini di Ravenna sono incerte. I primi insediamenti della zona erano insediamenti Tirreni, Tessali o Umbri. La città consisteva in case costruite su palafitte in una serie di piccole isole in una palude, una situazione simile alla Venezia di secoli dopo. La sua caratteristica fondamentale - quella di essere appunto circondata dalle acque - non passò inosservata ai Romani. L'imperatore Cesare Ottaviano Augusto dislocò la flotta militare dell'alto adriatico. Per questo fine l'imperatore fece eseguire importanti lavori di sistemazione idraulica: fece scavare la Fossa Augustea, un canale che collegava il Po con l'ampio specchio di acqua a sud di Ravenna e qui fondò il porto di Classe. Il porto fu realizzato con in criteri di una poderosa macchina militare. Secondo Plinio il Vecchio, poteva contenere fino a 250 triremi e 10.000 marinai o classari destinati al controllo di tutto il mediterraneo orientale (la base destinata al controllo del mediterraneo occidentale era invece il porto di Miseno sulla costa tirrenica). Ai tempi dell'Impero romano la città crebbe di importanza: il porto miltare divenne anche porto commerciale con traffici mercantili verso tutto il mediterraneo. Nel 402 l'imperatore dell'Impero Romano d'Occidente Onorio trasferì a Ravenna la residenza imperiale da Milano, per sfuggire alle minacce di Alarico. A Ravenna si giocarono le sorti dell'Impero d'Occidente allorché nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore, Romolo Augustolo, per mano di Odoacre, re degli Eruli. Il regno di Odoacre ebbe vita brevissima e il re dei Goti Teodorico, nel 493, rivendicò il controllo della città, dopo un lungo assedio. Il sovrano goto, che morì nel 526, si distinse per una politica di distensione soprattutto dal punto di vista religioso. Divenuto imperatore d'Oriente Giustiniano, egli avviò un programma politico mirato alla riconquista di quei territori dell'Impero Romano d'Occidente occupati da regni barbarici (Ostrogoti in Italia, Visigoti in Africa e Spagna). Per fare ciò diede l'avvio ad una offensiva militare nota come Guerra Greco-Gotica. Anche l'Italia rientrò ben presto sotto il controllo dell'impero d'Oriente. Giustiniano stabilì nella penisola un protettorato che ebbe sede a Ravenna, successivamente controllato da esarchi. Giustiniano, inoltre, si preoccupò di fare occupare il soglio vescovile ravennate da Massimiano, suo uomo di fiducia, che assunse, per volontà dell'imperatore e per la prima volta nella storia della chiesa, il ruolo di arcivescovo. Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offesiva dei Longobardi. Per volontà del re dei Franchi Pipino il Breve, la città nel 754 con il patto di Quierzy passò sotto il controllo del papa dando origine in tal modo al potere temporale della chiesa. Il patto di fatto non fu mai operativo in quanto i Longobardi rimasero in città fino al 756 e successivamente a tale data il potere fu esercitato dagli arcivescovi locali con l'appoggio dell'aristocrazia locale ed in forza di antichi privilegi che riconoscevano alla chiesa ravennate l'autocefalia e, quindi, l'indipendenza dal papato di Roma. I privilegi che gli arcivescovi godevano unitamente al potere e al prestigio portarono questi ultimi a posizioni di aperto scontro con i papi romani e appoggiarono gli imperatori, dagli Ottoni agli Svevi. Ravenna ebbe un ordinamento comunale, prima sotto il controllo degli arcivescovi e successivamente fra le famiglie nobiliari che ambivano alla signoria. La prima cronologicamente fu la famiglia dei Traversari che resse Ravenna fino al 1275 a cui subentrò la famiglia dei Da Polenta. Fu in questi anni che Dante Alighieri trovò ospitalità a Ravenna e quivi morì per la malaria contratta durante un'ambasceria a Venezia per conto proprio della famiglia Da Polenta. La signoria dei Da Polenta durò fino al 1441 anno in cui il controllo della città passò sotto il dominio veneziano. I veneziani governarono Ravenna fino al 1509. Nel 1512, in occasione della guerra della Lega Santa, Ravenna fu teatro di scempio e sangue per la prima grande guerra con armeria moderna mai subita prima. Successivamente passò sotto il controllo dello stato pontificio a cui rimarrà legata per i successivi 350 anni.
Dopo il momentaneo dominio napoleonico Ravenna torna nuovamente allo Stato Pontificio finché, nel 1859, in seguito a continue ribellioni, non verrà annessa al Piemonte e nel 1861 gode dell'Unità d'Italia. Ravenna è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione in quanto insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra Ravenna ha vissuto di un intenso sviluppo industriale con la creazione di una raffineria di petrolio, di uno stabilimento petrolchimico e dello sviluppo delle attività di estrazione del gas naturale scoperto nell'entroterra e nel vicino off-shore.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 134.631 (M 64.774, F 69.857)
Densità per Kmq: 206,2

CAP 48100
Prefisso Telefonico 0544
Codice Istat 039014
Codice Catastale H199

Denominazione Abitanti ravegnani o ravennati
Santo Patrono Sant'Apollinare di Ravenna
Festa Patronale 23 luglio

Numero Famiglie 56.986
Numero Abitazioni 78.745

Il Comune di Ravenna è:
Città Termale (Terme di Punta Marina Srl)
Bandiera Blu delle Spiagge 2007 (Lidi Ravennati)
Bandiera Blu Approdi Turistici 2007 (Yacht Club, Circolo Velico Ravennate))

Il Comune di Ravenna fa parte di:
Regione Agraria n. 3 - Pianura di Ravenna
Parco del Delta del Po
Associazione Unione di Prodotto Costa
Associazione Città Italiane Patrimonio Mondiale Unesco
Associazione Nazionale Città in Gioco (GioNa)
Associazione Italiana Città Ciclabili
Associazione delle Città d'Arte e Cultura (CIDAC)
Associazione Rete Italiana Città Sane - OMS
Associazione Nazionale Comuni Termali (ANCOT)

Località e Frazioni di Ravenna
Camerlona, Casalborsetti-Primaro, Fornace Zarattini, Lido di Magnavacca, Lido Adriano, Lido di Classe, Lido di Savio, Mandriole, Marina di Ravenna, Marina Romea, Mezzano, Pialassa Baiona, Pialassa Piombone, Piangipane, Pineta San Vitale, Porto Corsini, Punta Marina Terme, San Michele, San Romualdo, Sant'Alberto, Sant'Antonio, Santerno, Savio, Torri, Villanova di Ravenna

Comuni Confinanti
Alfonsine, Argenta (FE), Bagnacavallo, Bertinoro (FC), Cervia, Cesena (FC), Comacchio (FE), Forlì (FC), Russi

Stadi di Calcio
Stadio Comunale B. Benelli

Il comune è gemellato con
Chartres (dipartimento Eure et Loir, Francia)
Chichester (West Sussex, Gran Bretagna, Regno Unito), dal 1996
Speyer (regione della Renania-Palatinato, Germania)
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SCUOLA CATTOLICA PARITARIA  "SAN VINCENZO DE' PAOLI" - Via Negri 28 - RAVENNA
ISTITUTO MUSICALE PAREGGIATO GIUSEPPE VERDI - RAVENNA - RA
BUTOS HO.RE.CA. - Forlimpopoli (FC)
ISTITUTO TECNICO PARITARIO SACRO CUORE SETTORE ECONOMICO - LUGO - RA
ERIDANEO - TESSILE CHE ARREDA - CASALMAGGIORE - CR