Lugo
Emilia Romagna

Lugo (a volte impropriamente denominata Lugo di Romagna) è un comune in provincia di Ravenna. Lugo è situata nel settore nord occidentale dell'ampia e fertile pianura alluvionale che circonda Ravenna, fra i fiumi Santerno e Senio. Il territorio comunale è attraversato da una fitta rete di canali, fra i quali il Canale dei Molini di Castel Bolognese, che hanno modellato queste terre, un tempo allagate, attraverso la bonifica. Lugo è caratterizzata da una florida economia, di derivazione in gran parte agricola. La frutticoltura, che forniva materie prime alle molte aziende conserviere di importanza nazionale della zona, sta rapidamente lasciando il posto a colture cerealicole ed estensive in genere. Altro settore di primaria importanza economica è il commercio. Tutti i mercoledì si svolge nel Pavaglione e nelle piazze principali un mercato che, con gli oltre 600 operatori presenti, è fra i maggiori d'Italia.

ETIMOLOGIA
Deriva dal latino lucus, ossia bosco sacro.

DA VEDERE
Rocca – È il monumento più caratteristico della città. Esempio di architettura fortificata, fu costruita nel Basso Medioevo, probabilmente sopra un precedente fortilizio. Gli Estensi la modificarono e ristrutturarono più volte, dandole l'aspetto attuale nella seconda metà del '500. In modo più o meno marcato è stata comunque continuamente rimaneggiata fino ad oggi, in particolare ai primi dell'800 risalgono l'impianto dell'affascinante giardino pensile e la sostituzione del lato bastionato ad est con l'attuale porticato. Attualmente ospita gli uffici dell’amministrazione comunale.
Pavaglione – Quadriportico di circa 100 metri di lato (copre quindi l’area di un ettaro). Costruito in più fasi, è stato portato a termine nel 1781. Raro esempio di architettura settecentesca ad uso civile, anticipa concezioni urbanistiche moderne. I portici ospitano ancora oggi numerose attività commerciali. Dal 1895, sopra uno dei quattro lati (lato est) fa bella mostra di sé un orologio meccanico, ancora perfettamente funzionante, restaurato nel 2008.
Palazzo Trisi – Risalente al XVIII secolo, fu fatto costruire dall’omonima famiglia di possidenti locali. Oggi ospita i servizi culturali e i locali della biblioteca comunale.
Oratorio di Croce Coperta – Uno dei più antichi luoghi di culto lughesi.
In generale, il Centro Storico di Lugo spicca per il suo sincretismo architettonico. Nella centrale Piazza dei Martiri, si affacciano edifici (come Rocca, Pavaglione, Monumento a Francesco Baracca) totalmente diversi tra loro per epoca di costruzione, stile architettonico e finalita' dell'edificio stesso. Questa curiosa miscellanea, che trova comunque una sua ragion d'essere, fa del centro storico di Lugo un riconosciuto esempio di valore assoluto di sincretismo applicato all'architettura


PARCO DEL LOTO
Parco del Loto – In un terreno sfruttato precedentemente come cava di argilla è stato ricavato uno specchio d’acqua che ospita numerose specie di fiori di loto e ninfee.

LUGO NEL CINEMA
Oltre alle prime nazionali di film con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill ottenute per volere del loro produttore, il lughese Italo Zingarelli, a Lugo sono stati girati i seguenti film:

"Boccaccio '70" (1962), episodio "La Riffa", di Vittorio De Sica con Sophia Loren girato con molte comparse lughesi e utilizzando come scenario per alcune scene il luna park che si allestisce in occasione della Festa del patrono.
"L'Agnese va a morire" (1976) di Giuliano Montaldo con Ingrid Thulin, Michele Placido e Ninetto Davoli.
"il presidente del Borgorosso Football Club" (1970) di Luigi Filippo D'Amico con Alberto Sordi girato a Lugo e dintorni.
"E allora mambo" (1999) di Lucio Pellegrini con Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Luciana Littizzetto, ambientato nella vicina Bagnacavallo ma con alcune scene girate nel centro di Lugo.

MANIFESTAZIONI
Le manifestazioni culturali sono legate alla rievocazione storica della "Contesa Estense" (una sorta di palio medioevale, con sbandieratori in costume e squadre di tiro della fune); oppure alle stagioni operistiche tenute al teatro comunale intitolato a Gioachino Rossini. Da non dimenticare la scuola di musica comunale dedicata ai fratelli Malerbi (i primi insegnanti del sopracitato Rossini) che ogni anno accoglie nuovi musicisti in erba.

Il 15 maggio cadono i festeggiamenti di Sant'Illaro (detto anche Sant'Ellero), patrono della città. In questa occasione vengono organizzate, oltre ai festeggiamenti del Patrono con fuochi artificiali nella rocca estense, le feste medioevali che rievocano i festeggiamenti al Duca Borso D'Este di Ferrara di passaggio a Lugo nel viaggio di ritorno da Roma in visita la Papa (1471). Tali feste, organizzate dalla [Contesa Estense], vedono protagonisti i 4 rioni cittadini (Rione de' Brozzi, Rione Cento, Contrada del Ghetto, Rione Madonna delle Stuoie), hanno inizio il fine settimana antecedente il 15 maggio con le gare di Musici e Sbandieratori) e terminano la domenica successiva con la sfilata Storica (oltre 400 costumanti) e il Palio della Caveja, tiro alla fune incrociato a 4 squadre che si sfidano contemporaneamente.

La terza domenica dopo Pasqua si ricorda il compatrono "San Franceschino" (San Francesco di Paola, detto così per non confonderlo con San Francesco d'Assisi).

Ogni 2 anni, negli anni pari, durante il mese di settembre si svolge la "fiera biennale dell'artigianato, agricoltura e industria".

La seconda domenica di ogni mese (esclusi luglio ed agosto) all'interno del Pavaglione c'è il mercatino dell'antiquariato.

CALCIO
Nel calcio la squadra con i migliori risultati è il Baracca Lugo, nato nel 1919, che ha militato anche in serie C1 all'inizio degli anni '90. Ha avuto fra i suoi allenatori l'ex-calciatore Ezio Pascutti, Alberto Zaccheroni e Mario Somma. Fra i giocatori Stefano Bettarini, Antonio Buscè e Adriano Zancopè. Gioca nello stadio intitolato ad Ermes Muccinelli, campione di calcio lughese degli anni '50.

ORIGINI
In città sono stati rinvenuti i resti di un villaggio neolitico della Cultura di Sasso-Fiorano (V millennio a.C.) e tracce di colonizzazione romana.
La prima testimonianza diretta riguardante il territorio lughese è del 782 d.C. In questo documento papa Adriano I, in lotta con gli arcivescovi di Ravenna, rivolgendosi a Carlo Magno quale giudice della controversia, enumerava, tra moltissimi altri, anche un "fondo Cento" di proprietà della sede Apostolica. Tale fondo si identificherebbe con il terreno ove poi risultò tracciata l'attuale via Cento. Altri documenti parlano nel 981 di una "massa di sant'Ilaro" ove esistevano i fondi Cento e Biancanigo; nel 1071 di un fondo Stiliano che, assieme ai due già indicati, faceva parte di quella "massa" ove esisteva una chiesa, dedicata appunto a sant'Ilaro, con clero officiante. Un fondo "Lucus" viene nominato per la prima volta solo nel 1147 mentre occorre risalire al 1264 per trovare un documento nel quale si parla di "Villa Lugi".

CENNI STORICI
La città di Lugo viene menzionata nell'Orlando Furioso (canto 3, par. 41) di Ludovico Ariosto, nelle Istorie Fiorentine (cap. 22) di Niccolò Machiavelli e ne Il Trecentonovelle (novella CCXXIII) di Franco Sacchetti. Nel 1161 Lugo venne data in feudo ai Conti di Cunio da Federico Barbarossa, ma nel 1202 essi dovettero restituirla a Papa Innocenzo III e, per esso, all'Arcivescovo Alberto di Ravenna che vi fece costruire le prime fortificazioni, incorporate, poi, nell'attuale Rocca . Durante le guerre che coinvolsero la Chiesa e le Signorie per il possesso delle terre romagnole nel corso dei secoli XIV e XV, Lugo passò di volta in volta ai da Polenta di Ravenna, ai Pepoli di Bologna, ai Visconti di Milano, agli Estensi di Ferrara; finché nel 1437 rimase in possesso di questi ultimi, che la tennero ininterrottamente fino al 1597, quando, estintosi il ramo diretto di quei prìncipi, ritornò allo Stato della Chiesa.
Il secolo XVIII fu per la gran parte un periodo di pace in Romagna. La città di Lugo crebbe in prosperità e ricchezza. Sotto l'influenza del ceto mercantile nacque il Pavaglione, il quadriportico innestato sul loggiato eretto nel XVI secolo, e portato alla situazione attuale nella seconda metà del secolo: una struttura concepita a scopo commerciale, in particolare per favorire lo storico mercato del mercoledì e la fiera annuale coincidente con la stagione teatrale al Rossini (Lugo vanta uno dei primi teatri settecenteschi della regione, risalente al 1757-61). Fin dai primi decenni dell'età moderna i generi maggiormente trattati furono: grano e altri cereali, uve e vini, bovini e, soprattutto, la seta, i cui bozzoli venivano commerciati nel Pavaglione a migliaia di quintali ancora nel '900 inoltrato. Lugo si caratterizzava quindi come centro commerciale, centro agricolo, ma anche come centro finanziario importante, soprattutto per la presenza di una forte comunità ebraica. Ma il secolo terminò con un evento bellico che a Lugo lasciò tracce profonde: il sacco dei francesi. Nel 1796 l'esercito di Napoleone invase l'Italia. Alla caccia di bottino, le truppe francesi si spinsero fino alla Bassa Romagna. Tutte le città e i paesi incontrati alzarono bandiera bianca. Solo a Lugo i napoleonici incontrarono resistenza. La rivoltà cominciò il 30 giugno quando durante l'opera di requisizione, venne confiscato anche il veneratissimo busto del co-patrono Sant'Illaro. Il popolo, appoggiato in parte anche dai nobili e dal clero, mise in fuga i soldati e si impossessò del paese. Intervenne il vescovo di Imola, il card. Chiaromonti (futuro papa Pio VII) che, temendo il peggio, propose una mediazione. Ma i sollevati non accettarono. La vendetta francese fu dura: dopo un primo assalto, che fu respinto, il 7 luglio i napoleonici, guidati dal generale Augereau, abbatterono le resistenze a colpi di cannonate. Per un giorno intero Lugo fu teatro di un terribile saccheggio. Durante la dominazione francese, il 7 gennaio 1797 l'illustre cittadino lughese Giuseppe Compagnoni (Lugo 1754 - Milano 1833) propose al Parlamento della Repubblica Cispadana l'adozione del tricolore come bandiera italiana.La dominazione francese ebbe termine nel 1815. Con la Restaurazione Lugo tornò a far parte dello Stato Pontificio. Nel 1817 Papa Pio VII concesse a Lugo il titolo di Città, anche in riconoscimento della resistenza armata ai francesi di 21 anni prima. Il 13 giugno 1859 i lughesi, con il plebiscito che interessò le Romagne, chiesero di essere annessi al regno Sardo, che divenne nel 1861 Regno d'Italia. Alla fine dell'800 si affermarono tra i lughesi i movimenti socialista e repubblicano quale alternativa politica e amministrativa ai moderati e monarchici. Le giunte guidate dal repubblicano radicale Ercole Bedeschi dal 1885 al 1890 diedero vita ad importanti esperienze innovative in campo economico e sociale ( es. costruzione di case per gli operai e costituzione di cooperative). Seguirono amministrazioni moderate salvo una parentesi repubblicana nel primo decennio del '900, finché dopo la tragedia della prima guerra mondiale, nel 1920 fu eletto il primo sindaco socialista di Lugo, Giovanni Foschini, cacciato nel 1922 con prepotenza e violenza da parte dei fascisti. Durante la prima guerra mondiale, Lugo diede all'aviazione militare Francesco Baracca, medaglia d'oro al valore militare. Oltre 400 furono i militari lughesi morti in guerra o a causa della guerra.
Lugo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione. Inoltre è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Risorta rapidamente dalle rovine della seconda guerra mondiale (il torrente Senio fu fronte dal dicembre del 1944 al 10 aprile 1945), grazie all'operosità dei suoi abitanti ed alla stabilità amministrativa, oggi Lugo riveste un importante ruolo nell'economia romagnola come centro di scambi e di commercializzazione per i prodotti agricoli della Bassa Romagna, confermando le caratteristiche e le vocazioni consolidate nei secoli scorsi.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 32.756 (M 15.659, F 17.097)
Densità per Kmq: 280,2
Superficie: 116,92 Kmq

CAP 48022
Prefisso Telefonico 0545
Codice Istat 039012
Codice Catastale E730

Denominazione Abitanti lughesi
Santo Patrono Sant'Illaro
Festa Patronale 15 maggio

Il Comune di Lugo fa parte di:
Regione Agraria n. 2 - Pianura del Senio e del Lamone
Associazione Italiana Città Ciclabili

Località e Frazioni di Lugo
Cà di Lugo, Giovecca - Frascata - Passogatto, San Bernardino, San Lorenzo, Santa Maria in Fabriago - Viola - Bordocchio, Villa San Martino - Zagonara, Ascensione, Belricetto, San Potito, Voltana - Chiesanuova - Ciribella, Bizzuno.

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ISTITUTO TECNICO PARITARIO SACRO CUORE SETTORE ECONOMICO - LUGO - RA
SCUOLA CATTOLICA PARITARIA  "SAN VINCENZO DE' PAOLI" - Via Negri 28 - RAVENNA