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Cesena
è una città situata in provincia di
Forlì-Cesena (FC, già FO, quando la
provincia si chiamava provincia di Forlì),
sulla Via Emilia, a circa 20 km ad est da Forlì.
Ha un comprensorio di circa 195.000 abitanti. La
città è fondata probabilmente in epoca
umbro-etrusca ma è con l'arrivo dei Romani,
che scacciano i Galli, che Cesena inizia ad assumere
un certo rilievo politico, economico e militare. Con
ogni probabilità è nei pressi delle
attuali frazioni di Calisese e Casale, dove scorre
il Pisciatello (indicato da molti storici come il
vero Rubicone), che il 10 gennaio 49 a.C. Gaio Giulio
Cesare dà inizio alla Guerra civile romana
(49 a.C.). È
nota come Città dei TrePapi, anche se la definizione
è fuorviante, perché diede i natali
a due papi (Pio VI e Pio VII) mentre ospitò
ilvescovado di altri due (Pio VIII e Benedetto XIII).
L'etimologia
del lemma Cesena (dal latino Caesena) non è
ancora stata accertata. Tra le ipotesi più
accreditate vanno menzionate le seguenti: diversi
studiosi sostengono che l'origine del nome risalga
al Torrente Cesuola, che attraversa il cuore della
città. Altre fonti ipotizzano che il prefisso
caes- rimandi al termine desueto "cesina"
(cioè, "terra disboscata"), cui si
è aggiunto il suffisso -ena, di origine etrusca.
Altri ancora ritengono che Cesena derivi dall'etrusco
"Caizna", oppure dal latino "caedo".
Città
leader nell'ortofrutta europea, è un importante
snodo di comunicazione, grazie all'intersezione tra
la A14 Bologna-Taranto e la Strada Statale 3 bis Tiberina
(tratto della E45) Orte-Ravenna.
Geografia
Adagiata in un'ottima posizione fra le colline del
Preappennino Tosco-Romagnolo e la pianura padano-romagnola,
è situata sulla Via Emilia, circa a 20 km da
Forlì, dista una quindicina di chilometri dal
mare Adriatico. È bagnata dal fiume Savio.
Storia
Cesena è tra le Città decorate al Valor
Militare per la Guerra di Liberazione perché
è stato insignito della Medaglia d'Argento
alValor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni
e per la sua attività nella lotta partigiana
durante la seconda guerra mondiale. Cesena è
virtualmente una delle capitali culturali del mondo
grazie alla presenza della Biblioteca Malatestiana,
realizzata nel 1454, che può considerarsi in
assoluto la prima biblioteca civica del mondo. La
fama della città romagnola è dovuta
in parte alla presenza di tre vescovi della città
divenuti papi in successione l'un l'altro. Si tratta
di Pio VI, Pio VII e Pio VIII. In particolare, i primi
due, membri di nobili casate cesenati (i Braschi e
i Chiaramonti) "colonizzarono" Roma e consentirono
a Cesena di accrescere la propria ricchezza. A Cesena
è nato un importante movimento artistico, l'Antropologismo.
Economia
Importante centro europeo agricolo (produzione, trasformazione
e conservazione di frutta e verdura) e dell'industria
alimentare in generale, conta diverse sedi di allevamento
avicolo, bovino e suino ed industrie di produzione
di generi alimentari di portata internazionale. Nel
campo agricolo e alimentare si distinguono in particolar
modo le ditte Orogel (surgelati e prodotti conservati
in genere) e Amadori (allevamento e produzione di
prodotti alimentari). L'economia
cesenate, inoltre, può contare sull'apporto
d'importanti aziende operanti nel settore industriale,
fra le quali la ditta Olidata, produttrice di personal
computer ed altri prodotti di alta tecnologia, la
società edile Trevi, famosa in Italia e nel
mondo per la costruzione d'importanti opere di alta
ingegneria (come la biblioteca di Alessandria d'Egitto)
ed aggiudicataria del bando per la costruzione del
basamento del nuovo World Trade Center di New York,
mentre a breve è prevista l'apertura della
sede principale di Technogym, prevista per la fine
del 2008, ditta leader nel mondo nel campo delle macchine
da fitness, attualmente situata a Gambettola, piccolo
comune del cesenate.
Cultura
Cesena è sede distaccata dell'Università
degli studi di Bologna per le seguenti facoltà:
Architettura, Ingegneria (secondafacoltà dell'Ateneo),
Psicologia e per alcuni corsi di studio delle facoltà
(con sede a Bologna) di Agraria (lauree triennali
in Scienze e Tecnologie Alimentari, Viticoltura ed
Enologia, Scienze dei Consumi Alimentari e della Ristorazione,
lauree specialistiche in Scienze e Tecnologie Alimentari,
Scienze Enologiche), Ingegneria (laurea triennale
in Ingegneria Edile), Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali (laurea triennale e specialistica in Scienze
dell'Informazione), Medicina (laurea triennale in
Scienze Infermieristiche). Il
Santo Patrono di Cesena è San Giovanni Battista
la cui festa (più comunemente conosciuta come
"Fiera di San Giovanni") si svolge il 24
giugno, attraendo ogni anno migliaia di turisti.
Il
Conservatorio Bruno Maderna
Il
Conservatorio "Bruno Maderna" di Cesena
organizza in modo innovativo i propri percorsi di
apprendimento e di formazione, non trascurando alcun
elemento del percorso che porta all'inserimento della
professionalità musicale nella cultura e nella
società. L'offerta formativa si estende dalla
formazione di base (corsi tradizionali), la cui qualità
è condizione indispensabile ad intraprendere
ad alti livelli lo studio della musica, alla specializzazione,
interpretando pienamente il nuovo ruolo di Istituto
di Alta Cultura che la riforma ha assegnato ai Conservatori.
Ai corsi di studio tradizionali si è affiancato
a partire dall'anno accademico 2004/05 il Biennio
sperimentale per il conseguimento del Diploma Accademico
di II livello in Composizione, Musica corale e direzione
di coro, Maestro collaboratore di palcoscenico, Canto
e Interpretazione strumentale.
Infine numerosi masters e seminari tenuti da docenti
di altissimo livello artistico nazionale ed internazionale
arricchiscono annualmente l'offerta formativa, stimolano
il confronto e aggiornano le competenze didattiche.
Monumenti
Cesena è una città ricca di arte e storia:
fra i vari monumenti cittadini, si ricordano la Rocca
Malatestiana, il perimetro della cinta muraria che
ancora oggi racchiude il centro storico della città,
conservando gran parte dei torrioni e delle porte,
la suggestiva piazza del Popolo, con al centro la
Fontana di fine Cinquecento denominata "Fontana
Masini", l'importantissima Biblioteca Malatestiana
(dal 19 maggio 2006 inserita nel Registro Unesco della
Memoria del Mondo, primo bene italiano a farne parte),
primo edificio al mondo nato e concepito per svolgere
la funzione di biblioteca (1454), una biblioteca che
già il grande umanista Flavio Biondo riteneva
una delle migliori d'Italia, e la basilica benedettina
del Monte, che ospita opere pittoriche di notevole
valore storico-culturale. Di
valore storico-artistico anche il Duomo cittadino,
dedicato a San Giovanni Battista, in stile gotico
romano, risalente alla fine del 1300, con una cripta
che racchiude da secoli le spoglie di san Mauro. Il
tempio conserva senza dubbio la massima opera scultorea
conservata a Cesena, realizzata fra il 1494 e il 1505
dallo scultore lombardo Giovanni Battista Bregno da
Osteno. Entro la nicchia racchiusa fra due pilastri
decorati con candelabre "all'antica" lo
scultore ha raffigurato, al centro, Cristo che raccoglie
il proprio sangue in un calice fra i santi Giovanni
Battista e Giovanni Evangelista e, ai lati, Carlo
e Camillo Verardi inginocchiati. Nei tondi, la Vergine
Annunziata e l'Arcangelo Gabriele; il coronamento,
nel quale si ipotizza fosse originariamente la figura
del Padre Eterno, contiene oggi una conchiglia novecentesca.
La
chiesa di Sant'Agostino (edificata su disegno del
Vanvitelli) e la chiesta di San Domenico ospitano
tele di grande valore e rappresentano le due "vere
pinacoteche" di Cesena. Da
segnalare è anche il Teatro Bonci, ultimato
nel 1846 su progetto dell'architetto Vincenzo Ghinelli;
il Bonci si presenta con una facciata in stile neo-classico
tipica dei teatri italiani del periodo, pregevoli
interni con ampi saloni di ricevimento, cavea con
platea e cinque ordini di palchi compreso il loggione;
il teatro vanta un'ottima acustica. La
contrada Chiaramonti si segnala per la presenza di
eleganti ed imponenti palazzi, costruiti o abbelliti
nelperiodo dei Papi cesenati. Tra gli edifici più
rappresentativi di questo percorso si ricordano: Palazzo
Ghini, realizzato dall'architetto e pittore mantovano
Leandro Marconi; Palazzo Guerrini Bratti, anch'esso
decorato da Leandro Marconi; Palazzo Sirotti Gaudenzi,
caratterizzato da una facciata neoclassica ed i cui
interni sono stati interamente decorati da Felice
Giani e Giovan Battista Ballanti Graziani; Palazzo
Chiaramonti, acquistato dal papa cesenate Pio VII
(Barnaba Chiaramonti) e decorato da stucchi e da affreschi
realizzati da Giuseppe Milani. Oltre
ai palazzi monumentali presenti nella contrada Chiaramonti,
si segnalano: Palazzo Romagnoli (in via Uberti), maestoso
edificio seicentesco decorato dal Milani ed oggi sede
della biblioteca giuridica "Giovanni Ghirotti";
Palazzo Ghini (in corso Sozzi), progettato nel secolo
XVII dall'architetto Pier Mattia Angeloni , sul cui
cortile monumentale si affacciano le quattro statue
di Francesco Calligari raffiguranti quattro divinità
(Cerere, Gloria, Marte e Minerva); Palazzo Masini
(in corso Sozzi), ricco di decorazioni pittoriche
neoclassiche; Casa Sirotti, ora Biagini (in via Montalti)
di antichissima costruzione, nel quale, secondo la
tradizione visse anche San Carlo Borromeo. Recentemente,
durante dei lavori di scavo, sono stati scoperti nel
centro storico dei reperti di epoca romana, fra i
quali un mosaico pavimentale in tessere bianche e
nere con decorazioni vegetali e libere che, "staccato"
dalla sua originaria collocazione ed interamente ristrutturato
dagli esperti restauratori della scuola di Ravenna,
è attualmente esposto in una sala del palazzo
comunale. Altri
reperti di epoca romana e medievale, (fondamenta di
edifici e strade adiacenti) che si ritengono di notevolissimo
valore storico, sono stati rinvenuti nel 2005, durante
gli scavi per la costruzione di un parcheggio, nelle
immediate vicinanze del centro storico.
Gastronomia
Cesena
è nota per la piadina, sorta di pane azzimo piuttosto
piatto e di forma circolare. La si può trovare
in tutto il territorio cittadino, venduta in particolari
chioschi. Può essere servita semplice per accompagnare
i pasti, ma è ottima se gustata insieme ad affettati
ed insaccati di vario tipo oppure insieme al formaggio
squacquerone, con l'aggiunta di rucola. Col medesimo
impasto di acqua, farina, sale, strutto e bicarbonato
usato per la piadina, vengono fatti anche i crescioni,
sorta di calzoni riempiti a piacere coi più vari
ingredienti: tipici i crescioni alle erbe, al pomodoro
e mozzarella, ai funghi, zucca e patate ecc. Diffusa
la cultura della pasta all'uovo fatta in casa, particolarmente
sotto forma di pappardelle in brodo, cappelletti (in
brodo o asciutti, in tal caso serviti al ragù,
oppure con panna, formaggio e prosciutto cotto), tagliatelle,
lasagne. Altri tipi di pasta tipici del cesenate sono
gli strozzapreti, serviti al ragù, ed i passatelli
in brodo. Per
quanto riguarda i secondi piatti, la parte del leone
nella cucina cesenate la svolge il maiale (e' baghèn,
in dialetto), del quale non si butta via nulla: grigliate
miste, carne ai ferri, arrosti, sono tipici della zona,
in particolare di quella collinare. Diffuso l'uso d'insaccati
e degli affettati derivati dal maiale, specialmente
prosciutto, salame, mortadella, coppa e culatello, accompagnati
dalla piadina e da un buon bicchiere di vino rosso.
In
misura minore è amato dai cesenati anche il coniglio
(e' cùnéij), cucinato arrosto, ai ferri,
in porchetta o alla cacciatora, ed il pollame in generale,
col pollo (e' pol) allo spiedo in primo luogo, oppure
al forno o arrosto. Per
quanto riguarda la cacciagione, vengono utilizzati nella
cucina cesenate, specialmente in collina, cinghiali,
lepri, quaglie. È ancora possibile assaggiare
in alcuni ristoranti ed osterie del cesenate il piccione,
cucinato e servito nei medesimi modi del pollo, mentre
diventa sempre più raro, per il mutare dei gusti
gastronomici, trovare osterie che servano ancora antichi
piatti tradizionali come le rane in umido o le chiocciole
(chiamate impropriamente lumache) impanate e fritte
o in umido, ma l'usanza rimane viva in molte famiglie
e durante alcune feste e sagre. Infine,
nonostante il mare Adriatico disti appena 14 km dalla
città, nel cesenate non si riscontra una particolare
cultura gastronomica marinara, più in voga sulla
costa e comunque legata più ad esigenze turistiche
che culturali/ambientali. Il
dolce tipico del cesenate è la ciambella, sia
quella caratteristica col buco, sia quella lunga e piatta
(entrambe di solito si gustano inzuppate nel vino),
mentre le frappe sono tipiche del periodo di carnevale.
Inoltre si produce, nel periodo della festa patronale
di S. Giovanni (fine giugno), il caratteristico fischietto
di S. Giovanni: un fischietto rosso di zucchero caramellato
a forma di oca. Nel
cesenate si producono vari tipi di vino, in particolare
il Sangiovese, il Trebbiano, la Cagnina, l'Albana ed
il Pagadebit.
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